2024-06-14
«Io, socialista, apprezzo il governo Meloni»
Brunello Cucinelli (Ansa)
Lo stilista Brunello Cucinelli, a Pitti per presentare la nuova collezione uomo, loda il premier: «Ha ridato credibilità al nostro popolo, tra i più grandi manifatturieri al mondo». E la forza del Paese è confermata anche dai successi di Lubiam e Superga.Moda, ma non solo, al Pitti. Come vede la situazione attuale lo stilista Brunello Cucinelli? «Sotto il profilo politico sono particolarmente contento di queste elezioni: la mia è una cultura socialista ma questo governo significa stabilità, che significa credibilità nel mondo. Ho sempre amato questa idea di governare alternativamente: come diceva Solone, se tu governi costantemente potresti diventare tiranno. Che la mia bella nazione possa essere governata per un mandato o due da una parte e per un mandato o due dall’altra fazione dovrebbe essere una regola. Ho mandato i miei complimenti alla mia stimata presidente Giorgia Meloni perché sono italiano e lei mi piace molto, e la credibilità del nostro Paese si è alzata con lei. Mi piace che siamo considerati i più grandi manifatturieri al mondo in tutto ciò che è di alta qualità, dall’acciaio, all’arredamento, all’abbigliamento». E ancora: «La nostra è una nazione basata sul manufatto, che vuol dire grandissimo futuro, ma dobbiamo intervenire sempre sul grande tema: come possiamo convincere i nostri giovani e meno giovani a venire a lavorare nelle nostre fabbriche per produrre questi manufatti meravigliosi? Se noi abbiamo il coraggio di dare dignità economica e morale a certi lavori, penso che avremo un roseo domani. Lo stimatissimo amico Francesco Milleri di Luxottica ha aperto nella sua fabbrica due lati e la gente lavora guardando le montagne, in questo modo le condizioni di lavoro cambiano». C’è chi dice che 36.000 cervelli se ne sono andati dall’Italia. «Ma certo, non conosco un giovane che non voglia andare a fare una esperienza all’estero: vanno, studiano e ritornano. La nostra scuola è una delle migliori al mondo, innanzi tutto perché noi educhiamo, un essere umano educato è aperto al mondo. Quindi mi piacciono le nostre scuole, il nostro sistema sociale. Ieri al Pitti un americano si è sentito male, è andato all’ospedale, è stato accolto e lui ha dato la carta di credito. Gli hanno detto di no, che qui non serve la carta di credito per essere curati. Grandi cose che fanno grande il nostro Paese». E aggiunge: «Se dovessi chiedere una cosa al governo, chiederei di pagare un po’ di più i nostri operai: una parte lo può fare l’azienda, dall’altra si chiedono oneri un po’ più bassi perché non si può lavorare a 1.300 o 1.400 euro tutta la vita. Le nostre mani saranno speciali anche con l’arrivo dell’Intelligenza artificiale: la un lato la parte costruttiva e dall’altra mani sapienti che faranno manufatti sempre più straordinari. Non ho mai conosciuto una disoccupazione così bassa nella nostra Italia. Ringrazio la Meloni per questo nuovo momento. Siamo credibili». La moda uomo investe il Pitti per poi passare a Milano. «Sono un grande fautore di questi quattro giorni a Pitti e quattro giorni a Milano. A Pitti ci sarò sempre. Le fiere non ci sono più ovunque mentre qui siamo riusciti a farla vivere perché è un po’ moda, un po’ dopo la moda, eventi, un continuo défilé all’aperto, dentro Pitti, fuori Pitti, gli stand tutti aperti. Unendo i quattro giorni di Firenze e poi i quattro giorni di Milano si è creata la Fashion Week da uomo più importante al mondo», dice lo stilista. La collezione Cucinelli, intanto, impazza con uno stand, il più grande, stracolmo di gente. Di grande pregio lo smoking marrone. «Stiamo tornando a una eleganza chic e raffinata. Ci siamo ispirati a metà tra il Grande Gatsby del 1927 e Miami Vice. Un uomo vestito bene: un abito con una polo, un abito con la camicia e la cravatta, contemporaneo con nonchalance». Sicurezza sul lavoro, sostenibilità e welfare sono invece le colonne portanti di Lubiam, azienda storica di produzione confezioni maschili specializzata nel menswear d’alta gamma dal 1911, che l’anno scorso ha raggiunto risultati molto positivi, registrando un aumento del 20% rispetto al 2022. Al Pitti si presenta con una novità della linea Lbm 1911 (c’è pure la collezione Luigi Bianchi): parte infatti la collezione donna puntando a diventare un riferimento per il target femminile. «Si tratta di una esperienza nuova, un progetto importante e pensiamo ci possa portare grandi successi», spiega Edgardo Bianchi, ceo di Lubiam. «Diversi clienti ci chiedevano di lavorare sulla donna perché cercavano un prodotto di qualità che non trovavano sul mercato». Una vera sfida, insomma. «Senza dubbio», conferma Giovanni Bianchi, direttore creativo di Lbm 1911. «Una rivoluzione anzi, ma anche una grandissima opportunità, consentendoci una crescita ed espansione sia in termini di distribuzione che di fatturato». E dopo 4 anni, Superga ritorna a Pitti con una retrospettiva per celebrare l’heritage del brand, nato all’inizio del Novecento grazie al visionario imprenditore Walter Martiny, che ispirato dalle necessità del suo tempo, abbracciò la tecnica rivoluzionaria della vulcanizzazione perfezionata da Charles Goodyear. «Dalla sua azienda di gomma, dove si producevano giocattoli e pneumatici, nacquero stivali di gomma per la salute dei lavoratori delle risaie e delle fabbriche», racconta in conferenza stampa Lorenzo Boglione, vicepresidente di BasicNet e amministratore delegato di Sebago e K-Way. Successivamente nel 1925, ispirato dalla passione della moglie per il tennis, inventò la prima scarpa da tennis italiana, l’iconica 2750, che si appresta a spegnere le 100 candeline. Divenuta nel tempo un simbolo di lifestyle, l’iconica calzatura in candido cotone bianco traspirante a oggi rimane un elemento intramontabile nei guardaroba di molti italiani e non solo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.