
Gli anni della pandemia hanno lasciato ferite: in treno nessuno parla più, nel traffico c’è un nervosismo che sfocia in risse e vendette. E mutiamo il Creato in un inferno.
Forse in crisi di astinenza da kolossal di guerra, qualche collega sembrava augurarsi che i colloqui di pace a Istanbul tra russi e ucraini fallissero. La riflessione mi è venuta spontanea l’altra sera nel corso della trasmissione Dritto e rovescio, ascoltando Alan Friedman, giornalista americano con un passato da corrispondente del Financial Times. Secondo lui Vladimir Putin, non partecipando al negoziato in Turchia, ha mostrato il suo vero volto. «Il re è nudo», ha cominciato a dire con enfasi, spiegando che la mancata presenza al vertice bilaterale dimostra che il leader russo non vuole la pace.