2024-06-26
Borsa italiana, resta l’alta tensione
Domani ci sarà il primo sciopero nella storia. I sindacati denunciano lo svuotamento del gruppo mentre i vertici respingono le accuse ed elogiano la gestione francese.A poco più di 24 ore dallo sciopero dei dipendenti di Borsa italiana (la prima volta in più di due secoli di storia) rischiano di lasciare un lungo strascico di polemiche le dichiarazioni del presidente Claudia Parzani. L’avvocato di Linklaters, vicepresidente del Sole 24 Ore e persino consigliere di amministrazione di Stellantis, ha sostenuto lunedì scorso che l’operazione con Euronext non avrebbe danneggiato il nostro Paese, smentendo quindi gli allarmi lanciati da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil la scorsa settimana. «I numeri sono cresciuti sia in termini di occupazione che di ricchezza» ha detto Parzani. Anzi, secondo il presidente «sono stati fatti investimenti che hanno portato capitali in Italia e hanno portato nuove aziende a quotarsi nel nostro Paese. Il tema è stato strumentalizzato». I sindacati - che quando avevano annunciato lo sciopero avevano sottolineato «il costante, sistematico e complessivo disinvestimento dall’Italia del gruppo Euronext e lo svuotamento dall’interno delle strutture italiane» - al momento non hanno risposto. Ma nella sua ultima nota il segretario generale di Fabi Lando Maria Sileoni è stato chiaro. «Per le organizzazioni sindacali è necessario ottenere reali garanzie che dovranno essere cardine della difesa delle professionalità che contraddistinguono i lavoratori e le lavoratrici e, non ultimo, la tenuta occupazionale sul territorio italiano, così come normare l’utilizzo degli straordinari, del lavoro festivo e delle reperibilità sia nella parte economica e ancor più importante, nel rispetto della qualità della vita dei dipendenti coinvolti» ha detto. «Dovrà inoltre trovare composizione il ripristino completo degli aumenti salariali così come previsti dal nostro Ccnl. Per questo auspichiamo la ripresa di processi negoziali su basi diverse e di reale confronto, passo indispensabile per trovare soluzioni e chiudere le vertenze in atto», ha concluso Sileoni. Lo sciopero inizierà domani sera, con l’astensione dal lavoro nelle ultime due ore. Ma continuerà fino a sabato 13 luglio. Ogni giorno ci sarà una nuova iniziativa per protestare, dallo stop alla reperibilità fino all’astensione dal lavoro straordinario. Come noto le richieste dei lavoratori si sviluppano su tre punti principali, della tenuta occupazionale sul territorio nazionale fino al blocco degli aumenti salariali, ormai fermi al 2019, per finire poi sullo svuotamento delle strutture organizzative che comportano sempre più lavoro straordinario unito alla perdita di autonomia delle società italiane nel gruppo. È evidente che Parzani difenda la cessione di Borsa italiana a Euronext. Oltre che presidente, è nella giuria del premio Farnese D’Or che si pone l’obiettivo di mettere in risalto le relazioni Francia-Italia. Non solo. Parzani è tra i primi presidenti di Borsa a avere contemporaneamente un ruolo in società quotate. Gli ex Andrea Sironi e Massimo Tononi non ne hanno avuti in passato. Per di più Parzani è amministratore non esecutivo di Stellantis, dove gli interessi industriali dell’Italia si scontrano con i piani dell’amministratore delegato Carlos Tavares o delle case automobilistiche francesi Citroen e Peugeot. L’attuale presidente di Borsa italiana sarebbe dovuta diventare anche consigliere di amministrazione di Golden Goose, la marca di scarpe italiana che avrebbe dovuto quotarsi in Borsa nelle scorse settimane ma che ha dovuto rimandare il debutto per un eccesso di volatilità sui mercati dovuto alle elezioni europee dopo la sconfitta del partito del presidente francese Emmanuel Macron.
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