
Il ministero smentisce un'altra promozione generalizzata. Gli studenti, beffati per oltre un anno, non hanno bisogno del contentino, ma di recuperare il gusto di imparare.Siccome non sappiamo fare altro che chiudere tutto, chiudiamo. E vai di lockdown come se piovesse. Siccome non abbiamo saputo organizzare i trasporti per gli studenti, i tamponi a scuola, gli aiuti alle famiglie e abbiamo dovuto fare la Dad, cioè la scuola a casa, li promuoviamo tutti e così vissero felici e contenti. Sembrerebbe una barzelletta e invece qualcuno lo ha pensato ma, per fortuna, ci hanno anche ripensato e date le dimensioni della castroneria che stavano per mettere in piedi sembra che stiano tornando indietro. È un po' come quando sorge un qualsiasi problema di tipo economico che pensano - coloro che ci governano - di aumentare il prezzo della benzina e vai con le accise. È la cosa più facile: scaricare tutto sulle famiglie italiane e naturalmente - piove sul bagnato - sulle più deboli che ne risentono di più. Cosa volete che sia un'accisa per un milionario? Lo stesso stavano facendo per la Dad. Li promuoviamo tutti: così prima li abbiamo fracassati di bastonate, e poi gli diamo una bella carotona promuovendo tutti i figli che passeranno un'estate felice. Tra l'altro in questo caso la carota si addice perché il somaro la gradisce molto. Agli asini piacciono le carote e qui gli asini non sono gli studenti, sono quelli che hanno pensato questa follia. La Verità ha fatto da subito una battaglia contro questa ipotesi e chissà che non sia servita a qualcosa. Ma che principi educativi hanno in testa quelli che hanno pensato una roba del genere e soprattutto in momenti nei quali in Italia (che ha tenuto chiuse le scuole più di tutti gli altri Paesi europei) c'è la cosiddetta Dad. Infatti, questa che potrebbe sembrare una scusante in realtà è un'aggravante. Ma questi cervelloni non hanno pensato a questi poveri studenti che già hanno una difficoltà estrema a imparare a distanza - perché la didattica è presenza, vicinanza, rapporto umano, guardarsi negli occhi tra docente e discente - già è di per sé qualcosa di innaturale che quindi allontana il ragazzo o il giovane dal gusto di imparare e quindi di studiare? E sempre gli stessi cervelloni non hanno pensato a quella mostruosità psico-pedagogica che è rappresentata solo dal fatto di far ventilare l'idea che comunque vada saranno tutti promossi? Il grande filosofo tedesco Hegel parlava di «fatica del concetto». Detto in altre parole studiare e capire è fatica, ma rientra nei doveri di un cittadino che ha diritto a essere spronato a dare il meglio di sé. Questa è la scuola, questa è l'educazione. Questa è la grande tradizione educativa dell'Europa, dalla Grecia classica in poi, passando dalla grande riforma carolingia del trivio e del quadrivio fino ad arrivare nei nostri giorni. Ci scusiamo con i lettori per queste citazioni che potrebbero sembrare un'esibizione di erudizione, ma non è così. Lo facciamo per far capire cosa è in gioco, la formazione dei nostri giovani e dei nostri ragazzi e dei nostri bambini che, per moltissimi di essi, si ferma alle scuole dell'obbligo o alle scuole superiori e che dovrebbe giovargli per l'intero corso della vita. Chi non sa è servo di chi sa o è servo di chi pur non sapendo ha in mano il potere. Ci rendiamo conto che la stiamo prendendo dall'alto ma non possiamo fare altrimenti perché la posta in gioco è ben più alta dei nostri poveri ragionamenti. Non si sarebbe mai dovuto pensare a promuovere tutti come una forma di giustizia compensativa. È una follia pensare che poiché si sono messe le famiglie e gli studenti italiani in difficoltà, per attenuare la difficoltà stessa si offre lo zuccherino avvelenato di una promozione generalizzata. Ma che modo barbaro di ragionare è.Semmai ci si sarebbe dovuti occupare e preoccupare di dare una mano alle famiglie per gestire meglio la Dad, per facilitare le mamme lavoratrici - e le forme avrebbero potuto essere le più diverse - che in taluni casi hanno dovuto prendere le ferie e i permessi per poter seguire i figli a casa non avendo soldi per potersi permettere un'assistenza per i loro ragazzi. I dati ci dicono che molti ragazzi con la Dad hanno abbandonato la scuola. Purtroppo, in Italia il fenomeno dell'abbandono scolastico è tra i più alti d'Europa e questo modo di gestire la scuola lo ha certamente incrementato.Speriamo che il ripensamento sia effettivo altrimenti sarebbe un vero disastro.
Nel riquadro in alto l'immagine dei postumi dell’aggressione subìta da Stephanie A. Nel riquadro in basso un frame del video postato su X del gambiano di 26 anni che l'ha aggredita (iStock)
L’aggressore è un gambiano con una lunga fila di precedenti, però si era visto accordare la protezione speciale per restare in Italia. I clandestini sono 50 volte più pericolosi, ma sinistra e magistrati legano le mani agli agenti.
Vittime sacrificali di criminali senza pietà o effetti collaterali della «inevitabile» migrazione di massa? In questo caso il grande abbraccio che tanto intenerisce la Cei si concretizza con un pugno, una bottigliata, un tentativo di strangolamento, qualche calcione mentre era a terra, sputi, insulti. «Mi diceva che mi avrebbe ammazzata», scrive sui social Stephanie A., modella di origini brasiliane, aggredita lunedì sera nello scompartimento di un treno regionale Trenord della linea Ponte San Pietro-Milano Garibaldi, nella zona di Arcore. La giovane ha postato gli scatti dei colpi subìti ma anche alcune foto che ritraggono l’aggressore, fondamentali per identificarlo. Il suo appello non è caduto nel vuoto.
Per la sinistra, il crimine aumenta a causa dei tagli alle forze dell’ordine. Il governo ha assunto uomini, però polizia e carabinieri hanno le mani legate. Mentre le toghe usano i guanti di velluto con facinorosi e stranieri.
Ogni giorno ha la sua rapina e la sua aggressione. La maggior parte delle quali fatte da clandestini. L’ultima è quella compiuta da uno straniero su un treno lombardo ai danni di una modella. Ma nonostante l’evidenza dei fatti c’è ancora chi si arrampica sugli specchi per negare la realtà. Non sono bastati gli ultimi dati del ministero dell’Interno, che mostrano un aumento dei reati commessi da immigrati quasi sempre senza permesso di soggiorno o addirittura con in tasca un foglio di espulsione dal Paese.
Ansa
Utile oltre le stime a 1,37 miliardi nei primi nove mesi del 2025. Lovaglio: «Delisting per Piazzetta Cuccia? Presto per parlarne».
Massimo Doris (Imagoeconomica)
Secondo la sinistra, Tajani sarebbe contrario alla tassa sulle banche perché Fininvest detiene il 30% del capitale della società. Ma Doris attacca: «Le critiche? Ridicole». Intanto l’utile netto cresce dell’8% nei primi nove mesi, si va verso un 2025 da record.
Nessun cortocircuito tra Forza Italia e Banca Mediolanum a proposito della tassa sugli extraprofitti. Massimo Doris, amministratore delegato del gruppo, coglie l’occasione dei conti al 30 settembre per fare chiarezza. «Le critiche sono ridicole», dice, parlando più ai mercati che alla politica. Seguendo l’esempio del padre Ennio si tiene lontano dal teatrino romano. Spiega: «L’anno scorso abbiamo pagato circa 740 milioni di dividendi complessivi, e Fininvest ha portato a casa quasi 240 milioni. Forza Italia terrebbe in piedi la polemica solo per evitare che la famiglia Berlusconi incassi qualche milione in meno? Ho qualche dubbio».





