2023-10-19
Biden vola a Tel Aviv: «Evitate di ripetere i nostri stessi errori dopo l’11 settembre»
Gli Usa sostengono Benjamin Netanyahu mentre tentano di circoscrivere le ostilità. Salta l’incontro che era in programma in Giordania.Gli Usa ribadiscono il proprio sostegno a Israele. Joe Biden si è recato ieri in visita nello Stato ebraico, incontrandone il presidente Isaac Herzog e il premier Benjamin Netanyahu. È stata la prima volta che un inquilino della Casa Bianca ha visitato Israele in tempo di guerra. «Voglio ringraziarti per essere venuto qui oggi e per il sostegno inequivocabile che hai dato a Israele durante questi tempi difficili», ha detto Netanyahu a Biden, elogiando inoltre quest’ultimo per aver «giustamente tracciato una linea chiara tra le forze della civiltà e le forze della barbarie». «Proprio come il mondo civilizzato si è unito per sconfiggere i nazisti, e unito per sconfiggere l’Isis, il mondo civilizzato deve unirsi per sconfiggere Hamas», ha aggiunto, definendo anche «profondamente commovente» la visita di Biden. «Ho voluto essere qui oggi per una ragione semplice: voglio che il popolo di Israele e il mondo sappiano da che parte stanno gli Usa», ha affermato il presidente americano, aggiungendo che «Hamas non rappresenta tutto il popolo palestinese». Biden ha anche sottolineato che gli Usa sono «al fianco» di Israele in difesa di «libertà, giustizia e pace». Successivamente, l’inquilino della Casa Bianca, che ha anche preso parte al gabinetto di guerra israeliano insieme con Netanyahu, ha tenuto un discorso, criticando duramente Hamas. «Stupri, decapitazioni, corpi bruciati vivi: Hamas ha commesso atrocità che ricordano le peggiori devastazioni dell’Isis», ha detto, per poi aggiungere: «Per me, come presidente americano, non esiste priorità più alta del rilascio e del ritorno sicuro di tutti questi ostaggi». «Vi avverto. Mentre provate quella rabbia, non lasciatevi consumare. Dopo l’11 settembre, eravamo infuriati negli Stati Uniti. Mentre cercavamo giustizia e ottenevamo giustizia, abbiamo anche commesso degli errori», ha continuato, rivolgendosi agli israeliani. Biden ha inoltre reso noto che lo Stato ebraico ha acconsentito a far arrivare aiuti umanitari a Gaza dall’Egitto. Tutto questo, mentre il dipartimento del Tesoro americano ha annunciato sanzioni a dieci esponenti di Hamas. La Casa Bianca ha anche fatto sapere di voler fornire 100 milioni di dollari in assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza e della Cisgiordania tramite l’Onu. Nel corso della visita, Biden si è inoltre detto «profondamente rattristato» per l’esplosione riguardante l’ospedale di Gaza, sottolineando il proprio sostegno alla posizione israeliana sulla questione. Hamas aveva infatti accusato lo Stato ebraico di essere dietro l’esplosione: una versione tuttavia respinta dalle Idf, secondo cui la tragedia è stata frutto di un razzo difettoso della jihad islamica. A sostegno della propria tesi, le Idf hanno pubblicato una conversazione intercettata tra funzionari di Hamas, in cui si dice che l’esplosione è stata causata da un missile della jihad islamica. «Sulla base delle informazioni che abbiamo visto oggi, sembra essere il risultato di un razzo vagante lanciato da un gruppo terroristico a Gaza», ha affermato Biden, riferendosi all’esplosione. «Mentre continuiamo a raccogliere informazioni, la nostra valutazione attuale, basata sull’analisi di immagini dall’alto, intercettazioni e informazioni open source, è che Israele non è responsabile dell’esplosione avvenuta ieri all’ospedale di Gaza», ha ribadito la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano, Adrienne Watson. Proprio la questione dell’ospedale aveva portato all’annullamento del meeting originariamente previsto ad Amman tra lo stesso Biden, il re giordano Abd Allah II, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il presidente dell’Anp, Abu Mazen (che si è sentito comunque con il segretario di Stato americano Antony Blinken). Ricordiamo che Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Arabia Saudita e Qatar hanno accolto quasi immediatamente la versione di Hamas, incolpando Israele dell’attacco. Senza trascurare la reazione incendiaria di Teheran, secondo cui «il bombardamento dell’ospedale di Gaza da parte del regime sionista sicuramente non resterà senza risposta». La stessa Hamas, che è storicamente spalleggiata dall’Iran, sta facendo di tutto per far salire la tensione tra lo Stato ebraico e i Paesi arabi con l’intento di portare a un deragliamento gli accordi di Abramo. Basti pensare che ieri si è tenuto un bilaterale a Gedda tra il ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan, e l’omologo iraniano, Abdollahian. È chiaro che, nel suo viaggio di ieri, Biden ha dovuto muoversi su una linea sottile: ribadire il fermo sostegno americano a Israele, cercando al contempo di dissuadere Netanyahu dall’attuare una reazione sproporzionata. Inoltre, puntare sugli aiuti a Gaza è anche funzionale, nella strategia della Casa Bianca, a cercare di salvaguardare i rapporti tra Israele e i Paesi arabi, tentando di scongiurare un eccessivo avvicinamento di questi ultimi alle posizioni propugnate da Hamas (e dall’Iran). Biden sta cercando comprensibilmente di tutelare la sicurezza di Israele e di evitare un allargamento del conflitto. La situazione è tesa, mentre Teheran continua a gettare benzina sul fuoco.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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