2023-08-03
Biden declassato: «Debito Usa meno sicuro»
L’agenzia di rating Fitch toglie la tripla A al giudizio sulla capacità degli Stati Uniti di ripagare il rosso di bilancio. Brutta botta per il democratico in vista delle presidenziali. Affossate le Borse: si ferma il rally di Milano. Possibili conseguenze sui tassi Bce.Dire che è stata una doccia fredda è un eufemismo. «Sono fortemente in disaccordo con questa decisione arbitraria e obsoleta, in quanto basata su informazioni datate», ha chiosato il segretario al Tesoro Usa Janet Yellen, «Questo downgrade sfida la realtà, in un momento in cui il presidente Biden ha spinto la ripresa più veloce fra le maggiori economie», ha invece commentato stizzita la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. Basta vedere il tono delle reazioni istituzionali rispetto alla decisione dell’agenzia di rating Fitch di declassare la valutazione sulla capacità del Stati Uniti di onorare il proprio debito dalla «tripla A» ad «AA+» per capire quanto poco il governo americano se lo aspettasse e quanto l’ha presa male. Motivi? Innanzitutto due. Reputazionale ed elettorale in primis. A poco più di un anno dal voto del novembre 2024 e con la corsa alle sessantesime elezioni presidenziali che sta entrando nel vivo, passare come l’inquilino della Casa Bianca che ha fatto perdere un’altra tripla «A» all’America, dopo il downgrading di Standard and Poor’s (2011 amministrazione di Barack Obama, ora è rimasta solo quella di Moody’s), non è proprio un viatico ideale. Poi c’è la questione finanziaria. «Il downgrade», si legge nelle motivazioni dell’agenzia di rating, «riflette l’atteso deterioramento di bilancio nei prossimi tre anni, in quanto i ripetuti scontri sul tetto del debito e le soluzioni dell’ultimo minuto raggiunte hanno eroso nel corso degli anni la fiducia nella gestione di bilancio». Quindi il giudizio passa sul medio-termine: «Inoltre al governo manca una strategia fiscale di medio termine», evidenzia Fitch, «che potrebbe portare a una recessione nel quarto trimestre del 2023 e nel primo trimestre del 2024». «Il Pil», continua, «crescerà quest’anno dell’1,2%, in deciso rallentamento rispetto al +2,1% del 2022, per poi fermarsi al +0,5% nel 2024». L’agenzia, infatti, prevede un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed in settembre e un debito al 112,9% del Pil nel 2023, al di sopra dei livelli pre-pandemia e della media del 39,3% dei Paesi con rating «AAA». Morale della favola: «Nel prossimo decennio gli elevati tassi di interesse e l’aumento del debito peseranno e a questo bisognerà aggiungere l’atteso aumento della spesa in seguito l’invecchiamento della popolazione e in mancanza di una riforme che vadano in direzione opposta». Insomma, una bocciatura della politica economica di Biden su quasi tutta la linea proprio mentre lo staff del presidente scommetteva forte sui successi della «Bidenomics» da mettere in contrapposizione con la terza incriminazione di Donald Trump, accusato di aver cospirato per frodare gli Stati Uniti. Conseguenze? «La decisione di Fitch», spiega a La Verità Antonio Tognoli, responsabile macro-analisi Cfo Sim, «puo ingenerare un circolo vizioso. In un contesto di aumento del costo del denaro, infatti, le imprese americane per mantenere i margini potrebbero aumentare i prezzi, anche perché sono abbastanza sicure che i consumi terranno vista la mole di nuova liquidità che il governo è costretto a immettere sul mercato (1,3 trilioni di dollari solo per rispettare l’accordo sul debito)». Conseguenze sull’Europa? «Il rischio», continua Tognoli, «è che questa inflazione possa essere esportata in Europa e quindi in Italia. Costringendo la Bce a rinviare la decisione di sospendere la politica monetaria restrittiva (aumento dei tassi ndr) che in qualche modo la Lagarde aveva lasciato intendere. Parliamo sempre in linea teorica, ma è evidente che eventuali nuovi aumenti dei tassi accrescono il rischio recessione». Uscendo dai confini americani, infatti, balza all’occhio la reazione di quasi tutte le Borse mondiali al downgrading. Giù Tokyo del 2,3%, Hong Kong perde il 2,5%, male i listini europei (Francoforte segna -1,36%, Londra - 1,36% e Parigi -1,26%), ma anche e soprattutto Piazza Affari che arriva da una prima parte del 2023 sfavillante.Milano perde l’1,3% con lo spread tra Btp e Bund tedeschi in rialzo a 165 punti e il rendimento del decennale italiano al 4,17%. L’eccezione è Iveco che vola (+8,7%) dopo i conti del trimestre e le prospettive per l’anno riviste a rialzo. Ma nel listino principale è un’ecatombe. Scivola Nexi (-2,9%), ma sono soprattutto le banche a risentire delle possibili conseguenze della decisione di Fitch. Bper lascia il 2,6%, Intesa l’1,7%, Banco Bpm l’1,6%, nonostante gli ottimi conti, e Unicredit l’1,5%. Il rialzo del prezzo del gas poi appesantisce le utility con A2a che cede il 2,3%, Enel il 2,1%, Erg il 2% ed Hera il 2,2%. In rosso anche l’energia con Saipem (-1,9%), Eni (-1,8%) e Tenaris (-0,9%). Insomma, ci voleva Biden per riportare la Borsa italiana sulla terra.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.