2021-11-13
C'è un filo rosso che lega Bibbiano al vaccino forzato ai figli degli altri
Gli ultrà sanitari incitano i genitori a fidarsi degli «esperti» sull'iniezione ai bimbi. Chi ha dubbi è demonizzato. Retorica simile a quella degli affidi illeciti: madri e padri definiti inadatti in nome dell'ideologia dominante.Da settimane su tutti i principali quotidiani e in tutti gli studi televisivi sentiamo ripetere la stessa, logorante lezioncina: bisogna fidarsi de La Scienza e non credere a «guru e sciamani». Tutto bellissimo, senza dubbio, evviva la ragione che illumina le nostre sorti magnifiche e progressive. Tanta insistenza, in ogni caso, suscita qualche dubbio. O, meglio, sorge qualche perplessità quando si pensa al pulpito da cui parlano i missionari del nuovo illuminismo che dovrebbe spazzare via le tenebre della superstizione. A fare la moralina, infatti, è un universo politico che fino a ieri (e in larga parte anche oggi) è davvero pronto a credere a ogni guru, anche il più improbabile. Le prediche arrivano, per lo più, da gente che si è abbeverata e continua ad abbeverarsi alle fonti più ideologicamente inquinate che esistano, pronta a trascurare la realtà e i fatti in nome dell'interesse politico. Un esempio? Fin troppo facile. Prendiamo il Pd, che ovviamente sostiene in blocco lo stop alle manifestazioni no pass voluto da Luciana Lamorgese. Enrico Letta aveva invocato con decisione misure restrittive nelle scorse settimane: «Non si può bloccare un Paese per una piccola minoranza», disse. Benissimo: sia bandita ogni forma di illegalità, sgombriamo il campo da ogni tentazione antagonista. Ma non è un filino contraddittorio che a proporlo sia un partito che ha sempre sostenuto, tra gli altri, le Ong che traghettano clandestini a raffica sul suolo italiano? Letta non è il signore che si mostrava allegro con la felpa della Open Arms? Si potrebbe dire lo stesso di Davide Faraone, che giovedì sera, ospite di Paolo Del Debbio, insisteva a difendere la nota liberticida del Viminale. L'esponente di Italia viva non è quello che saliva sulle navi dei taxisti del mare? A quanto pare, quando la sinistra sceglieva come maestra di pensiero «la capitana» Carola Rackete non c'erano così tanti problemi di rispetto della legge. E del lavoro dei cittadini italiani non importava poi molto al Pd e agli progressisti: prima l'ingresso degli immigrati. Non a caso tra gli altri guru degli italici compagni tocca annoverare anche Mimmo Lucano, recentemente condannato (in primo grado, ma condannato), per la dissennata gestione del sistema Riace. Se dal versante «legalitario» passiamo a quello della salute, le cose non vanno poi tanto meglio. Ci risulta, infatti, che tra gli altri guru a cui i sinceri democratici di casa nostra hanno steso il tappeto rosso ci sia pure un signore che di nome fa Claudio Foti, il quale giovedì si è beccato una condanna a quattro anni. In realtà, le sue vicende giudiziarie importano relativamente: ciò su cui conviene riflettere sono le scelte politiche compiute dagli amministratori e dai rappresentanti del Pd riguardo la salute e il benessere dei bambini con cui Foti e i suoi fedelissimi hanno avuto a che fare. Il sistema Bibbiano che è finito sotto processo, infatti, è stato portato avanti per anni grazie al sostegno di amministratori locali e parlamentari dem, i quali partecipavano a convegni e a iniziative di vario genere assieme al terapeuta condannato e ai suoi adepti. Ebbene, dai fieri sostenitori de La Scienza, dai nemici giurati dei «ciarlatani» e degli «sciamani» no vax, ci saremmo aspettati qualche parola di scuse, qualche presa di distanza, o per lo meno una piccola riflessione. In Val d'Enza e altrove, dopo tutto, sono stati utilizzati metodi non proprio ortodossi per trattare i bambini provenienti da famiglie fragili, ma sembra che nessuno si sia preoccupato - in questo caso - di ribadire la superiorità de La Scienza e La Ragione sulle strampalate teorie di qualche guru. Non è tutto, purtroppo. Tocca notare che il «metodo Bibbiano», cioè il sistema di pensiero che ha permesso l'inquietante gestione degli affidi che abbiamo imparato a conoscere, è ancora vivo e vegeto. E continua a operare. Andando all'osso, potremmo dire che l'idea bibbianese sia la seguente: la famiglia non è in grado di provvedere a sé stessa. È una convinzione antica, che già ritroviamo nei testi di Friedrich Engels, e che è stata ripetuta in varie salse nel corso dei decenni. I genitori, si dice, non sono sufficientemente competenti, non possono educare da soli i propri figli. Bisogna che intervenga lo Stato (possibilmente guidato dal partito) a indicare loro la strada. A ben vedere, questa visione del mondo opera anche adesso. Quando si parla di vaccinare i piccoli fra i 5 e gli 11 anni, il messaggio che arriva è sempre il medesimo: non siete in grado di decidere da soli, lasciatevi guidare dagli «esperti», dai «comitati» dalle istituzioni. I giornali demonizzano da settimane i «genitori no vax» che - così vuole la narrazione dominante - mandano i figli a scuola e li lasciano contagiare impunemente i poveri compagnucci che poi tornano a casa e fanno ammalare le nonne fragili (un tweet di Gianni Riotta di qualche giorno fa raccontava esattamente questa storia). Qual è lo scopo di tali discorsi? Ovvio: spingere la popolazione a sottomettersi docilmente alle indicazioni che arrivano dall'alto. Vale nel caso dei bambini, ma con gli adulti il sistema non è poi molto diverso: se non seguite le indicazioni dei Grandi Timonieri, siete irresponsabili, ignoranti, malati di mente (più o meno le stesse cose che si dicevano in Unione Sovietica ai dissidenti).A Bibbiano, su un piano ovviamente diverso, si utilizzava una retorica analoga. Madri e padri venivano considerati inadatti. In alcuni casi i piccoli sono stati tolti ai genitori naturali e affidati a coppie Lgbt, le quali erano ritenute sicuramente più in linea con l'orientamento politico prevalente. L'ideologia prevaleva sulla realtà, sulla salute dei bambini, sul benessere delle famiglie e pure sui diritti individuali. La superiorità morale progressista dominava ogni cosa, allora come adesso. Basta con gli sciamani, i ciarlatani e i guru, come no. A meno che costoro non siano vicini al partito. In quel caso li si può seguire, foraggiare, persino celebrare. Talvolta, pensate, li si presenta addirittura come scienziati.