2023-01-02
Bergoglio celebrerà un funerale mai visto
Papa Bergoglio e il Papa Emerito Joseph Ratzinger (Ansa)
Le esequie di un Pontefice officiate da un altro: la cerimonia di giovedì sarà un passaggio nodale per il Vaticano. Da oggi i credenti possono rendere omaggio a Benedetto XVI, poi riposerà nella tomba che fu di Wojtyla. Le sue ultime parole: «Signore ti amo».Se n’è andato secondo il suo stile, in silenzio e in preghiera. Così il papa emerito Benedetto XVI è morto l’ultimo giorno dell’anno 2022, a 95 anni, alle 9.34 del mattino nella sua residenza del monastero Mater ecclesiae in cui si trovava da 10 anni, dopo la storica rinuncia al pontificato del febbraio 2013. «Signore ti amo», le sue ultime parole, pronunciate in italiano, nella notte prima di morire, raccolte dalla persona che gli vegliava accanto.Giovedì, alle 9.30, si terranno i funerali in piazza San Pietro presieduti dal Santo Padre Francesco, il Papa «venuto quasi dalla fine del mondo» che i cardinali hanno eletto un po’ a sorpresa nel conclave del 2013, convocato proprio dopo le dimissioni di papa Ratzinger. Due papi, una chiesa in bilico si è detto, ma in realtà un solo Papa, Francesco, e un vescovo di Roma emerito a pregare per la Chiesa, a servire la Chiesa in contemplazione. Una situazione inedita e da chiarire in taluni aspetti canonici, ma di certo non nata per chissà quali pressioni che avrebbero costretto alle dimissioni Benedetto XVI. E tuttavia, il protocollo inedito per le esequie di un papa «emerito» sono in assoluto una novità: un papa fa il funerale al suo predecessore dimissionario, sulla cerimonia aleggia un alone di mistero. Sarà un precedente applicabile ancora? Francesco ha da poco ricordato in un’intervista che le sue dimissioni sono già state consegnate, appena dopo la sua elezione, pronte nel caso di malattia o altro impedimento. Insomma, qualcuno vocifera che ora anche Francesco sarebbe libero di dimettersi, evitando adesso la possibile compresenza di addirittura tre papi, sebbene due «emeriti». Le dimissioni di un papa hanno già aperto una stagione inedita e a suo modo turbolenta all’interno della chiesa, per qualcuno le dimissioni di Ratzinger hanno, infatti, favorito nell’immaginario comune una riduzione dell’ufficio petrino a quello di un capo di stato qualsiasi. La rinuncia di un papa, possibile canonicamente, non può, si dice, essere una specie di prassi che tenda appunto a favorire una comprensione secolare-politica del papato, perciò questa «lacuna legis» per ora esistente dovrebbe essere colmata per evitare ulteriori confusioni. Francesco, ad esempio, in caso di dimissioni magari tornerebbe in tonaca nera e volerebbe a Buenos Aires, a differenza di un Benedetto XVI che ha conservato il bianco ed è rimasto all’interno delle mura vaticane, tutto questo intorno a un ufficio che per i credenti rimanda nientedimeno che al Vicario di Cristo in terra. Fino ad oggi, giorno dell’esposizione nella Basilica vaticana, le spoglie di Benedetto XVI hanno riposato presso il Mater Ecclesiae. La Basilica di San Pietro resterà aperta stamani dalle 9 alle 19, martedì e mercoledì dalle 7 alle 19. Sono previste oltre 35.000 persone per la visita alla salma, che sarà possibile appunto fino al giorno 4, poi i funerali di giovedì per cui si attendono, ha detto il prefetto di Roma Bruno Frattasi, oltre 60.000 persone. Le delegazioni ufficiali presenti saranno quelle della Germania e dell’Italia, al termine il feretro del pontefice emerito sarà portato nella Basilica di San Pietro e quindi nelle Grotte Vaticane per la tumulazione nella tomba appartenuta a Giovanni Paolo II prima della canonizzazione.Svelato anche il testamento spirituale di Joseph Ratzinger. Ringrazia innanzitutto Dio, poi i suoi genitori, quindi la sorella e l’amato fratello, don Georg Ratzinger, morto nel 2020.Rivolto alla sua Germania c’è un invito che rimanda immediatamente alle contraddizioni che la chiesa cattolica tedesca sta vivendo con il cammino sinodale. «Prego affinché la nostra terra resti una terra di fede e vi prego, cari compatrioti: non lasciatevi distogliere dalla fede». Stesso invito rivolto «a tutti quelli che nella Chiesa sono stati affidati al mio servizio: rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere!». Quindi il passaggio finale del testamento che è un concentrato del messaggio profondo di tutta la vita di Joseph Ratzinger. «Ho vissuto», ha lasciato scritto papa Ratzinger, «le trasformazioni delle scienze naturali sin da tempi lontani e ho potuto constatare come […] siano svanite apparenti certezze contro la fede, dimostrandosi essere non scienza, ma interpretazioni filosofiche solo apparentemente spettanti alla scienza; così come, d’altronde, è nel dialogo con le scienze naturali che anche la fede ha imparato a comprendere meglio il limite della portata delle sue affermazioni, e dunque la sua specificità». Fede e ragione in dialogo. Vale anche per la teologia, dice Ratzinger, perché «ho visto e vedo come dal groviglio delle ipotesi sia emersa ed emerga nuovamente la ragionevolezza della fede. Gesù Cristo è veramente la via, la verità e la vita - e la Chiesa, con tutte le sue insufficienze, è veramente il Suo corpo».Comunione e liberazione ha espresso, attraverso il presidente Davide Prosperi, «profonda tristezza, pur carica di speranza, e il commosso cordoglio per la salita al Cielo del Papa emerito Benedetto XVI, un vero gigante della fede e padre affettuoso per noi di Cl».
Julio Velasco e Alessia Orro (Ansa)
Rod Dreher (Getty Images)