2025-01-12
La clemenza di Sala coi palazzinari potrebbe essere costata 1 miliardo
Il buco monstre al Comune tra mancato aumento degli oneri e «sconti» ai costruttori.Mentre in Senato latita il decreto Salva Milano, che dovrebbe sanare le indagini della magistratura su svariati progetti immobiliari, il sindaco Beppe Sala si lamenta del fatto che il blocco dell’urbanistica sarebbe costato (nel solo 2024) 165 milioni di euro di mancati oneri di urbanizzazione alle casse di Palazzo Marino. Eppure, il primo cittadino sembra dimenticare che la responsabilità di questi mancati incassi è soprattutto sua, anche perché per 13 anni il Comune di Milano non ha aggiornato gli oneri di urbanizzazione, cioè i costi che l’amministrazione impone ai privati quando costruiscono immobili. E questi oneri significano nuove strade, parchi, asili, come altre opere che possono essere molto utili alla cittadinanza milanese.Secondo un calcolo matematico, le giunte di centrosinistra avrebbero fatto perdere in questi anni alle casse del Comune almeno 130 milioni di euro, solo per questo mancato aggiornamento. A questi introiti mancanti andrebbero aggiunti anche quelli che non sarebbero arrivati - secondo la magistratura - per il via libera da parte del Comune a progetti con la semplice Scia (Segnalazione di inizio attività). C’è chi arriva a sostenere che il buco potrebbe essere di almeno 1 miliardo di euro, ma la cifra non è certa. «L’ultima giunta che ha aggiornato gli oneri è stata quella di Letizia Moratti», ricorda alla Verità Gabriele Mariani, ex candidato sindaco ma soprattutto ingegnere e architetto, tra i cittadini milanesi che hanno presentato lo scorso anno un esposto alla Corte dei conti su queste gravi carenze delle ultime giunte di centrosinistra. «Nonostante ci sia una legge regionale che lo imponesse, né la giunta Pisapia né le due di Sala lo hanno fatto. Alla fine del 2023 hanno in parte ovviato alla cosa, con un incremento importante in centro, ma di appena il 20% nelle altre zone di Milano. E dove si possono costruire i grattacieli se non in periferia?». Mariani ha svolto un calcolo puramente matematico. «Mi sono fatto fornire i dati dal Comune e ho calcolato che Palazzo Marino ha incassato almeno 130 milioni in meno per non aver aggiornato questi oneri di urbanizzazione. Ma è possibile che gli assessori Ada Lucia De Cesaris e Pierfrancesco Maran non si siano resi conto di nulla in questi anni?». Se infatti negli ultimi anni la giunta Sala ha deciso di vessare i cittadini milanesi con l’aumento delle tasse sulla mobilità, da Area C schizzata a 7 euro e mezzo fino all’introduzione di Area B, sul fronte urbanistico invece si è quasi assistito al contrario. La Corte dei conti, dopo un anno e mezzo, non si è ancora espressa in merito, ma è evidente che potrebbe configurarsi un grosso anno erariale. Ma i problemi sugli oneri di urbanizzazione non finiscono qui.Oltre ai mancati aggiornamenti delle tabelle, anche la magistratura ha evidenziato in questi mesi come sia stato il Comune stesso, con il via libera a determinati interventi edilizi tramite le semplici ristrutturazioni edilizie, a far perdere oneri di urbanizzazione alla casse comunali. Non a caso, nella richiesta di sequestro dei cantieri di via Cancano, si evidenzia un dato: «Se nel Comune di Gorgonzola, un piccolo Comune di poco più di 21.000 abitanti, il valore di mercato di un’area nel 2008 era di 537,5 euro al metro quadro (valore riconosciuto immune da vizi dal Tar e dal Consiglio di Stato), non è minimamente credibile che nel 2019 nel Comune di Milano il valore mercato di un’area potesse essere di 193, 45 al metro quadro». Per esempio, sul progetto delle residenze Lac ai bordi del parco delle Cave, la Procura fa un calcolo preciso sulla qualificazione «indebitamente attribuita» come ristrutturazione edilizia, che ha permesso al costruttore di avere una «consistente riduzione del contributo di costruzione dovuto», con uno «sconto» di 618.698 euro. Ma a ottobre 2014 è stata la stessa Corte dei conti a evidenziare, dopo le indagini della Procura sulle Park Towers di via Crescenzago, un danno erariale di oltre 300.000 euro.
Jose Mourinho (Getty Images)