Dal 2021, circa 6.000 dispositivi TASER© sono in dotazione alle forze dell'ordine di 30 città italiane e alle forze di Polizia, Carabinieri e Finanza sul territorio nazionale. Fino a oggi, la Polizia di Stato ha utilizzato lo strumento in 770 azioni, comprese le sole estrazioni e l’uso del warning, il segnale acustico di avvertimento. Si tratta, in sintesi, dei dati presentati ieri nel corso dell’Axon Tech Summit 2024, che si è svolto presso il Palazzo Brancaccio di Roma. L'evento ha offerto una panoramica sulle sfide globali legate all'instabilità geopolitica e sulla crescita dei conflitti, mettendo in luce come le nuove tecnologie possano offrire soluzioni concrete per la sicurezza pubblica, la difesa e la gestione delle emergenze.
Durante il summit - a cui ha partecipato, tra gli altri, il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto - è stato evidenziato come l'introduzione del TASER©, utilizzato in città come Roma, Milano, Torino e Napoli, abbia contribuito a migliorare la gestione delle situazioni di rischio, riducendo significativamente le lesioni agli agenti e ai cittadini. Questi dispositivi non letali permettono di intervenire con maggiore controllo in situazioni critiche, contribuendo a una gestione più sicura e responsabile della forza. «Le tecnologie di Axon, come il TASER© e i nostri sistemi avanzati di intelligenza artificiale, stanno dimostrando un impatto positivo concreto, aiutando le forze dell'ordine a operare in modo più sicuro ed efficace» - ha dichiarato Luca Mascelloni, ad di Axon Italia -«Questo evento dimostra come, soprattutto in un contesto mondiale sempre più complesso come quello di oggi, l'innovazione tecnologica possa fare la differenza per supportare le nostre forze dell’ordine, mettere in sicurezza cittadini e operatori e garantire sicurezza e rispetto della legalità nelle nostre città».
Nel suo intervento, Francesco Paolo Sisto ha chiarito: «Il rapporto fra diritto e tecnologie è un rapporto sempre complesso. Non si possono evitare le nuove tecnologie, anzi bisogna fare in modo che siano rispettose dei principi del giusto processo. In questo, l'intelligenza artificiale non potrà mai sostituire l'uomo, l'articolo 102 della Costituzione ma anche l'articolo 14 del disegno di legge governativo che ha anticipato tanti Paesi europei nel descrivere il fenomeno». Il viceministro della Giustizia ha poi aggiunto: «Il governo è sul pezzo. È chiaro che l'intelligenza artificiale possa servire per l'organizzazione, la semplificazione, le ricerche giurisprudenziali ma non prescrive le sentenze. Deve essere un compito affidato necessariamente all'imperfezione del giudice, perché a differenza dell'intelligenza artificiale, il giudice deve e può cambiare idea. Credo che questo debba essere l'asse cartesiano su cui ci si deve muovere anche nel campo delle prove, per essere sicuri che le tecnologie siano di ausilio alla giustizia e non sostituiscano l'uomo nel governo dei fenomeni giudiziari che, non va mai dimenticato, sono sempre profondamente, solidamente umani».
L'evento, che ha offerto una panoramica sulle sfide globali legate all'instabilità geopolitica e sulla crescita dei conflitti, mettendo in luce come le nuove tecnologie possano offrire soluzioni concrete per la sicurezza pubblica, la difesa e la gestione delle emergenze, è stato un'occasione per presentare altre tecnologie, come per esempio Dedrone, l’innovativa tecnologia pensata da Axon per proteggere lo spazio aereo dall’uso di droni non autorizzati, Draft One un software basato su intelligenza artificiale che automatizza la stesura di rapporti di polizia, ottimizzando l'efficienza operativa e la trasparenza e Sky-Hero, il sistema di droni tattici progettato per operazioni di ricognizione in ambienti ad alto rischio.
Axon Tech Summit ha fornito una piattaforma per discutere il ruolo crescente delle tecnologie emergenti in ambito di sicurezza globale e difesa, con un focus su come queste innovazioni possono migliorare la protezione delle comunità e accelerare la giustizia.