2019-03-15
Benedizioni del Papa? Basta pagare. Le inviano a casa anche agli islamici
Si chiede sul sito dell'Elemosineria apostolica: bisogna solo autocertificare di essere idonei a riceverla. Ma così si rischia che la santa pergamena venga svilita e finisca nelle mani di chi ne fa un uso improprio.Il Papa che benedice divorziati risposati, matrimoni gay, ma anche mafiosi e islamici. Non lo fa cambiando la dottrina della Chiesa, ma accettando di entrare nella casa di chiunque richieda la sua consacrazione. Certo, l'affermazione è provocatoria, ma purtroppo potrà accadere (se già non è successo) che la pergamena con il viso sorridente del Pontefice e il tuo nome in bella mostra sotto la dicitura «Sua Santità Francesco imparte di cuore la benedizione apostolica a:», finisca appesa in bella mostra nel salotto di qualche abitazione che il pontefice nemmeno penserebbe di coprire di grazie. Già, perché da quando è diventata un servizio online, disponibile sul sito dell'Elemosineria apostolica (elemosineria.va), la benedizione del Santo padre su foglio pregiato ti arriva con corriere espresso Dhl senza problemi e senza filtri. Semplicemente autocertificando di essere idoneo a riceverla. Puoi ordinarla in occasione di un battesimo, di un matrimonio, di un anniversario religioso o di nozze, ma anche per un semplice compleanno. Scegli il formato che più ti piace, orizzontale o verticale, da 25 per 35 a 41 per 34 centimetri, inserisci nome, cognome, sesso (solo maschio o femmina, per fortuna), data del compleanno, specificando se vuoi il testo in italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, polacco o portoghese. Prima di passare al carrello della spesa virtuale e pagare circa 20 euro più le spese, devi sottoscrivere la dichiarazione di idoneità del beneficiario o dei beneficiari della benedizione apostolica. Ed è questa la paradossale pensata dell'Ufficio della Santa Sede chiamato Elemosineria apostolica, «che ha il compito di esercitare la carità verso i poveri» ai quali finiranno i ricavati dalle vendite delle pergamene, come si afferma sul sito. Un'istituzione che risale almeno al pontificato di Innocenzo III (1198-1216), anche se fu papa Leone XIII che delegò all'Elemosiniere la facoltà di concedere la Benedizione apostolica «a mezzo di diplomi su carta pergamena», con tanto di firma e timbro del Santo Ufficio. L'acquirente, perché a tutti gli effetti si sta comprando un bene, seppur benedetto, deve dichiarare: «Sotto la mia responsabilità e con retta coscienza, che il destinatario o i destinatari della Benedizione apostolica da me richiesta su pergamena è o sono cattolico/i; vive/vivono una vita cristiana conforme alla fede e alla morale cattolica; non appartiene/appartengono a gruppi religiosi non cattolici o ad associazioni e organizzazioni apertamente contrarie alla Chiesa cattolica; non è/sono convivente/i, sposato/i solo civilmente, o divorziato/i risposato/i solo civilmente; non è/sono sottoposto/i a nessuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata; non ha/hanno incarichi o cariche pubbliche». Basta un clic sulla casella «in fede dichiaro» ed è fatta. Dopo circa 20 giorni la preziosa pergamena ti arriva a casa, per la tua felicità ma anche per vantartene con amici e conoscenti. A parte il non capire perché un consigliere comunale o il presidente di una comunità montana non possano appendersi in casa la benedizione personale del Pontefice, trovo davvero ingenuo e pericoloso questo spedire a chicchessia un documento benedetto. Il Vaticano è così certo che non finisca in mani sbagliate? È giusto che quelle frasi che seguono la benedizione del Papa: «In occasione del compleanno, e mentre la estende (la benedizione, ndr) ai familiari e a tutte le persone a lei unite nel rendimento di grazie al Signore per il fausto evento e per i doni che hanno allietato la sua lunga vita, le augura buona salute, serenità di spirito e ogni altro bene», siano ordinate su Internet come un paio di sneakers? Magari sei appena uscito di galera o sei il bullo del rione che vuole mostrare agli amici gli auguri di compleanno del Papa. Non è serio, anzi è pericoloso. Come si fa a chiedere al Pontefice che ti accompagni con il segno della croce, se non sei cattolico ma ti fa comodo darlo a credere? Mica si tratta di un autografo di Fedez da spacciare per buono, anche se il rapper non ti ha mai filato. Stessa procedura se vuoi la benedizione per il tuo anniversario di matrimonio. E chi mai contesterà la validità di un'unione che fai passare per religiosa, mentre ti sei sposato in Comune e adesso vuoi far vedere agli conoscenti invidiosi che pure il Papa si congratula con te? Vogliamo pensarla ancora peggio? Certi dell'amore che papa Bergoglio nutre per gli Lgbt, non è che qualche coppia gay deciderà di incorniciare la benedizione del loro stare insieme? Pensa che colpo mostrare sul comò come «Sua santità Francesco imparte di cuore la benedizione apostolica a Fausto e Lucia in occasione del terzo anniversario di matrimonio ed invoca sulla loro famiglia continua effusione di grazie celesti e la materna protezione della Beata Vergine Maria». Là dove Lucia prima dell'intervento si chiamava Mario.