2023-05-29
Beffa sugli aiuti climatici all’Africa
Mentre la sua terra veniva sconvolta dall’alluvione, Stefano Bonaccini spediva 1,5 milioni di fondi, anche per la lotta al meteo impazzito. Il Carroccio: «Siamo rimasti basiti».Una decina di giorni dopo la tempesta alluvionale che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna, è il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a finire nell’occhio del ciclone. Il governatore infatti è sotto accusa non soltanto per i soldi destinati al dissesto idrogeologico in una regione dal territorio notoriamente fragile, che non sono stati spesi per la prevenzione, ma anche perché, mentre riceve soldi dal governo Meloni per fronteggiare l’emergenza, invia 1,5 milioni di euro ad alcuni Paesi dell’Africa per contrastare i cambiamenti climatici. Se non ci fosse da piangere si potrebbe anche ridere della strana coincidenza. Si dirà che quello è un impegno che la regione a guida Pd ha preso precedentemente, che è un’altra partita economica che nulla toglie ai cittadini, che è il grande cuore del governo regionale… Ma certo che inviare fondi agli africani, peraltro per la lotta al meteo impazzito, mentre gli alluvionati fanno la conta dei danni lascia un po’ sorpresi. «Quando l’ho scoperto sono rimasto basito», ha raccontato ad Affari italiani Matteo Rancan, capogruppo regionale della Lega. «In Emilia Romagna c’è chi ha perso tutto e protesta davanti ai Comuni. Il governo Meloni stanzia i primi miliardi e la Regione contemporaneamente manda milioni agli africani per contrastare i cambiamenti climatici? Mancanza di gestione del territorio, confusione e nanismo politico si mescolano. Non abbiamo nulla contro la beneficenza e il sostegno di Paesi in difficoltà, ma sottrarre ora risorse dal territorio emiliano-romagnolo non ha alcun senso», incalza l’esponente leghista. La Regione, aderendo ad un programma di cooperazione internazionale, ha stanziato 1,5 milioni per progetti che servono per aiutare le piccole comunità rurali in Burundi, Costa D’Avorio, Camerun, campi profughi Saharawi, Etiopia, Kenya, Marocco, Tunisia, Palestina, Mozambico e Senegal. Tra le priorità individuate dal bando regionale, oltre ad assistenza sanitaria, sicurezza alimentare e scuole, ci sono interventi per rafforzare la rete dei servizi sanitari e l’adattamento al cambiamento climatico. «Le priorità sono il frutto del confronto con i protagonisti della cooperazione internazionale regionale», ha spiegato l’assessore alla Cooperazione internazionale, Barbara Lori. «Parliamo di Comuni, associazioni, Ong, università che fanno parte dei tavoli Paese istituiti sulla base della programmazione triennale. Un percorso partecipato che riteniamo contribuisca al buon esito dei bandi già presentati negli anni passati». Destinatari dei contributi regionali, che possono arrivare fino al 70% del costo del progetto, enti locali, Ong, Onlus, organizzazioni di volontariato. Il termine per presentare le domande scade il 16 giugno ma, come spiega Rancan, «la delibera per mandare i soldi in Africa è del 15 maggio 2023. Sono fondi propri della Regione, non vincolati e anche se sono stati approvati prima di conoscere l’entità del danno è bene sapere che ora si possono revocare con un’altra delibera e utilizzarli per il proprio territorio».
Jose Mourinho (Getty Images)