2024-07-23
«Attentato a Trump, abbiamo fallito»
La direttrice del Secret Service, Kimberly Cheatle (Ansa)
Il direttore del Secret service ammette gli errori durante l’audizione al Congresso. Da tempo il tycoon aveva chiesto di rafforzare le misure di sicurezza anti cecchini.A un giorno di distanza dall’annuncio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden a proposito del suo ritiro dalla corsa per le elezioni presidenziali del novembre prossimo, ieri Kimberly Cheatle, direttrice del Secret service americano, nel corso dell’audizione tenuta davanti alla commissione di vigilanza della Camera si è assunta ogni responsabilità relativa a falle ed errori nel sistema di sicurezza che hanno portato, il 13 giugno scorso, al tentato omicidio ai danni di Donald Trump durante un comizio elettorale nella cittadina di Butler (Pennsylvania occidentale). L’attentatore, un ventenne di nome Thomas Matthew Crooks, ha sparato diversi colpi da una posizione elevata, ferendo l’ex presidente all’orecchio destro e colpendo altre persone tra la folla.Scampato omicidio in mondovisione, un miracolo. Eppure erano due anni che il Secret service respingeva costantemente le richieste di ulteriori risorse e personale avanzate dagli agenti schierati a difesa di The Donald. A segnalarlo è stato il Washington Post, citando fonti secondo le quali la scorta dell’ex presidente aveva sollecitato l’assegnazione di cecchini, magnetometri (strumenti impiegati per rilevare dispositivi metallici nascosti) e un maggior numero di agenti per gli eventi del tycoon. Immediatamente dopo il tentativo di assassinio l’agenzia di sicurezza, preposta alla tutela di presidenti, ex presidenti e relative famiglie e cariche di alto profilo nel sistema politico e amministrativo statunitense, è stata oggetto di pesanti accuse da parte del Partito repubblicano. Dopo una prima smentita, l’ente ha ammesso di aver negato le risorse federali aggiuntive richieste per la difesa di Trump. Durante l’interrogazione parlamentare, da sola e sotto mandato di comparizione, nella sua prima apparizione pubblica dal giorno della sparatoria, la Cheatle, ha affermato che «la missione solenne dei servizi segreti è proteggere i leader della nostra nazione. Il 13 luglio abbiamo fallito», aggiungendo che l’agenzia «deve sapere cosa è successo e muoverò cielo e terra per garantire che un incidente come quello del 13 luglio non si ripeta. Pensare a cosa avremmo dovuto fare diversamente non è mai lontano dai miei pensieri». Giacca blu scura, spilla della bandiera americana, ripresa in livestreaming dalle telecamere di Fox News, la direttrice è apparsa visibilmente irrequieta, col volto teso, la voce non sempre decisa, mentre sistemava compulsivamente sul tavolo le bottigliette d’acqua e i fogli davanti a lei, toccandosi costantemente le maniche della giacca, mentre incalzavano le domande dei deputati membri della commissione di vigilanza, presieduta dal membro repubblicano del Congresso James Comer. Lo stesso Comer, nel corso della dichiarazione preliminare, ha sollecitato le immediate dimissioni di Kimberly Cheatle, asserendo che «i servizi segreti hanno una missione a rischio zero, ma è fallita il 13 luglio e nei giorni precedenti il comizio di Trump. La conclusione è che sotto la guida del direttore Cheatle, ci chiediamo se qualcuno sia al sicuro. Non lo sono né il presidente Biden né la First lady, né la Casa Bianca né i candidati presidenziali».
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