2023-04-23
Asse tra Enrico Letta e il Quirinale sulle risorse del Pnrr per lo spazio
Sergio Mattarella e Enrico Letta (Ansa)
A 7 mesi dall’insediamento della Meloni, è ancora il centrosinistra a gestire gli affari in un settore nel quale la collaborazione con Parigi è forte. Ma gli 8 miliardi stanziati negli ultimi 4 anni hanno dato scarsi risultati.A distanza di ormai 7 mesi dall’insediamento del governo di Giorgia Meloni, il settore aerospaziale resta ancora saldamente nelle mani del Partito democratico. In questi mesi, infatti, nonostante l’arrivo di Adolfo Urso al ministero delle imprese e del made in Italy (competente sul settore), chi ha mano la gestione dei fondi del Pnrr come dei rapporti con l’Esa (agenzia spaziale europea) è sempre il centrosinistra. In questo momento chi comanda in Italia nel comparto aerospaziale è così Elena Grifoni, ex funzionaria dell’Esa (era la segretaria del direttore generale Joseph Aschbacher) che fu scelta nel 2022 dall’ex ministro Vittorio Colao dopo la scelta di affidare alla stessa agenzia spaziale europea ben 2 miliardi di fondi europei. Grifoni è considerata molto vicina a Roberto Battiston, il “Nipoton” di Romano Prodi (è sposato con una delle nipoti dell’ex premier), ma vanta soprattutto l’appoggio di Simone Guerrini, capo della segreteria politica del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nonché grande amico dell’ex segretario dem Enrico Letta. Il Quirinale, quindi, continua a far sentire il suo peso in un settore dove l’Italia si ritrova spesso a collaborare con la Francia. Proprio Mattarella ha spesso insistito anche di recente, nella collaborazione tra Stati in ambito aerospaziale. Peccato che l’Italia resti sempre un passo indietro agli altri. In ogni caso, Grifoni costa ai contribuenti italiani 240.000 euro a cui va aggiunta la pensione che riceve da Esa. Tra gli ultimi atti del governo Draghi, ci fu appunto quello di costruire un ufficio apposito per lei, con l’obiettivo non dichiarato di controllare l’industria spaziale italiana nei prossimi anni, a prescindere dal colore del governo in carica. La missione sembra riuscita, anche perché il Dpcm che istituì il nuovo ufficio non ha mai chiarito fino in fondo il suo ruolo di gestione, che dovrebbe essere suddiviso insieme con Asi (agenzia spaziale italiana) e il Comint. In pratica, Grifoni può muoversi in totale libertà, anche se la legge non glielo consentirebbe. L’Italia è il 3° paese europeo e 7° nel mondo per manifattura e servizi, con 200 aziende di cui 80% Pmi, 2 miliardi fatturato annuo, 7000 addetti (+15% negli ultimi 5 anni). E così a fine novembre 2022, alla ministeriale di Esa, il ministero delle imprese e del Made in Italy ha deciso di assecondare le richieste di Grifoni e del presidente di Asi Giorgio Saccoccia a investire in Esa, 3.3 miliardi, una delle cifre più alte mai stanziate. Basti pensare che dal 2019 a oggi, l’Italia, tra Asi, Esa e Pnrr ha investito più di 8 miliardi nello spazio senza vederne alla fine i frutti. Basti pensare alle difficoltà del programma Platino, come al terzo fallimento del razzo italiano Vega. Come noto Esa e Arianespace hanno istituito una commissione d’inchiesta che ha individuato il problema in un componente di carbonio acquistato a basso prezzo in Ucraina, prima del conflitto con la Russia. I rilievi delle commissioni non sono piaciuti a Kiev, tanto che a metà marzo sono arrivate le lamentele ufficiali dell’agenzia spaziale ucraina, mettendo così anche in difficoltà le relazioni diplomatiche tra l’Italia e Volodymir Zelensky durante una guerra in corso. Nel frattempo, in Esa l’Italia continua a non contare nulla. Daniel Neuenschwander, ex direttore dei lanciatori, ha attaccato Avio addossando le colpe dei fallimenti degli ultimi mesi al nostro Paese. In questo modo ha avuto salvo il posto, tanto che Aschbacher lo ha spostato alla direzione Human Exploration. Per l’Italia, invece, non c’è modo di trovare un incarico, neppure alle telecomunicazioni dove è appena stata allontanata la francese Elodie Veau con un milione di buonuscita dopo una denuncia di mobbing dalla sua segretaria. Insomma, nonostante l’ultimo investimento da 3.3 miliardi, l’Italia non ha peso politico. Nella prossima riorganizzazione decisa dal direttore generale non riuscirà a ottenere neppure un incarico. Per di più, si fa notare, nel settore, è irrituale che sia stato affidato a Grifoni il compito di fare ufficio di segreteria per la commissione che sta selezionando il prossimo presidente Asi. La prossima settimana, infatti, si apriranno finalmente le buste per trovare il successore di Saccoccia. Anche qui si fa sentire il peso del centrosinistra.Uno dei più stretti collaboratori di Grifoni è Mauro Piermaria, funzionario di Asi molto vicino al’ex presidente Asi Roberto Battiston, giù nella fondazione Amaldi, un ente creato dallo stesso Battiston e finito nel mirino della Corte dei Conti per gestione poco trasparente. Mentre Grifoni fa da segretaria alla commissione che dovrà scegliere il prossimo presidente di Asi, è uscito un avviso pubblico per assumere a contratto triennale (90000 euro annui) 5 esperti in space economy, space programs, space law e space strategy. Il ministero ha avallato l’operazione firmando il decreto 20 marzo 2023 con cui affida alla Grifoni il compito di selezionare gli esperti che andranno a affiancare lei e Piermaria per costituire una squadra che governerà lo spazio italiano in barba al Comint (Comitato interministeriale per le politiche relative allo Spazio e alla ricerca aerospaziale), alla stessa Asi e alla presidenza del consiglio.È una situazione che irrita gli ambienti militari. Lo spazio è un settore strategico, ma l’Italia mostra una governance inadeguata e eterodiretta dal Pd quando al governo c’è il centrodestra. Potrebbe essere un tema di grande rilevanza anche per il piano Mattei in Africa (in Kenya l’Asi ha una base spaziale dagli anni 60), ma se rimarrà nelle mani del Pd, sarà come avere la sabbia nel motore.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.