2019-10-07
Daniela Santanchè: «Aspettano il voto in Umbria per svelare la nuova stangata»
La senatrice di Fratelli d'Italia: «Fioramonti mi insultò, non voglio scuse ma dimissioni Questo è un governo di cattivi maestri. Renzi, Conte e Di Maio sono incollati dal potere».Senatrice Daniela Santanché, le sono bastate le scuse del ministro Fioramonti?«No, assolutamente non mi interessano. Non conta quando le ha scritte: lo ha fatto perché le pensa, questa è la gravità. Esternazioni deliranti e ripugnanti, insulti sessisti perché ho l'unica colpa di non pensarla come lui. Per questo non voglio scuse ma le sue dimissioni».Il responsabile grillino dell'Istruzione ha così definito l'esponente di Fratelli d'Italia: «Demente, bugiarda, venduta, personaggio raccapricciante e disgustoso con gli zigomi rifatti». Attaccata per la sua fedeltà di allora a Silvio Berlusconi e per il suo aspetto fisico, con il solito cliché tacchi a spillo niente cervello, nonostante fosse parlamentare e imprenditrice con 3 società quotate in Borsa.Altro che sessista…«Le rispondo da madre su questo ministro dell'Istruzione della Repubblica italiana che si occupa della formazione e dell'istruzione dei nostri figli. Un cattivo maestro, che dà un cattivo esempio a insegnanti, professori, studenti e che non può stare un minuto in più al ministero. Si deve dimettere perché la nostra nazione non può avere un rappresentante del genere. Ha usato parole indecenti non solo su di me, ma su un giornalista di valore come Giuliano Ferrara e sui nostri carabinieri inneggiando alla loro morte, ha ironizzato sul terremoto dell'Aquila. Non basta la solidarietà».Ne ha parlato con il premier Conte?«L'avvocato del popolo, quello della fine della stagione dell'odio, non ha trovato 3 minuti per una telefonata con una parlamentare offesa da un suo ministro. L'ho cercato due volte, e il capo di gabinetto, gentilissimo, mi ha rassicurata che mi avrebbe chiamato». Solidarietà dalle colleghe?«Me l'aspettavo da tutta la maggioranza, non solo dalle donne, che pure in certi casi, sono sempre pronte… Come sempre, sembra che le donne di destra siano meno donne delle altre. L'unica di sinistra è stata la senatrice Valeria Fedeli».Lei è tra quanti hanno difeso il vestito della ministra Teresa Bellanova per il giuramento al Quirinale: spirito femminista?«Io difendo la libertà delle donne, tutte, non sono ideologica, non mi interessa se si tratta di un'avversaria politica. Rivendico che ogni donna, nel rispetto del proprio ruolo e del proprio essere, si possa vestire come crede. Peraltro l'abito della Bellanova era classico, consono alla cerimonia e alla istituzionalità del luogo».Se Stefano Fassina fosse rimasto ferito durante una manifestazione per una carica della polizia con Matteo Salvini ministro dell'Interno, che cosa sarebbe accaduto?«La guerra atomica mediatica. Si sarebbe scatenato l'inferno, ora invece c'è stato un silenzio assordante. E mi dispiace molto anche per Fassina…».Avete raccolto firme contro lo «ius culturae»: perché?«Raccolte a Roma e in 100 gazebi in tutta la Lombardia: la cittadinanza non si regala, è un percorso, è un punto di arrivo. Questo è il pensiero fondamentale di Fratelli d'Italia che ha una visione ben chiara sulla cittadinanza: deve essere la condivisione di un insieme tra valori tradizioni, identità e sistema sociale basato sulle leggi. Per noi va sempre richiesta, meritata e celebrata». No dunque alla proposta Boldrini?«La legge Boldrini è una sanatoria mascherata per chi è già in Italia. Dà la possibilità di avere la cittadinanza dopo un generico corso di formazione anziché dopo 10 anni, ma non solo per cittadini Ue ma anche per i rifugiati e per chi ha la protezione sussidiaria. Ci vuole il coraggio di chiamare le cose con il proprio nome anziché nascondersi dietro una pelosa umanità».Di Maio ha presentato il decreto migranti sui rimpatri veloci.«Una pagliacciata, le spara grosse come tutti. Siamo consapevoli che è impossibile realizzare quello che ha detto. Però mi chiedo: Di Maio c'era anche nel precedente governo, perché non l'ha fatto prima un decreto così illuminato e capace di una soluzione rapida del problema? Perché ha perso 14 mesi?».Che ne pensa del voto ai sedicenni?«Non sarei contraria come fatto politico, ma in di certo non è una priorità del nostro Paese in questo momento». E del reddito di cittadinanza all'ex brigatista Saraceni?«Bastava accogliere i nostri emendamenti, lo dico soprattutto alla Lega, e non saremmo qui a parlarne. Noi lo avevamo previsto, ma votarono tutti contro e oggi ci ritroviamo una legge sbagliata, come altre. Di Maio che vuole correggerla ora è vergognoso. Spero che gli italiani si rendano conto della pericolosità di questa gente al governo. La vedova di un uomo ucciso dai brigatisti prende 800 euro e la terrorista quasi 700. È uno schifo che mi indigna profondamente».La manovra appena presentata: dal cuneo fiscale al «green deal», tanto rumore per nulla?«Tutto quello che leggeremo fino al 27 ottobre sono balle. Basti vedere come cambiano il linguaggio: da sterilizzazione a rimodulazione… Tutte supercazzole, non credo a nulla di quanto dicono. Dopo il voto in Umbria capiremo davvero la manovra, adesso non possono dire la verità, cioè che magari non toccheranno l'Iva al 22%, ma alzeranno le aliquote del 4% e 10% che incidono su beni di prima necessità ma anche sul turismo. E così una nostra eccellenza sarà ancora penalizzata». Conte è esploso contro Renzi: non abbiamo bisogno di fenomeni. Sarà lui a far cadere questo governo?«Sono scaramucce che non interessano agli italiani, non appassionano né me né FdI. Conte è incollato alla poltrona e neanche nei migliori dei suoi sogni poteva fare il presidente del Consiglio… Renzi vuole tutto, non solo intestarsi l'Iva, e tutti i giorni se ne inventa una per apparire. Ma nessuno li scolla da lì, il collante del potere e delle poltrone è forte e nessuno vuole tornare a casa. Anche perché sarebbero disoccupati».Quanto fa male Renzi al Pd?«Io non capisco il ruolo di Nicola Zingaretti, il grande sostenitore delle elezioni dovrebbe spiegare perché ha cambiato idea. Come fa a non capire che Renzi ha fatto il suo partito non per l'Iva e gli italiani, ma per sopravvivenza, e li sta prendendo tutti per il naso? Se Zingaretti fosse un segretario con le palle capirebbe che sta per essere mangiato da Renzi e invece accetta una dolce morte lenta…».Roma e la sindaca Virginia Raggi.«È un'incompetente. Lei e il M5s hanno abbandonato Roma. Da 18 anni faccio la pendolare con Milano e mi spiace vedere il degrado della Capitale, una delle più belle città del mondo… Da italiana mi piange il cuore e i romani non lo meritano».Il voto in Umbria sarà un passaggio importante?«Dopo lo scandalo in sanità del Pd e il M5s sempre giustizialista, ci vuole una bella faccia di tolla a fare il primo esperimento regionale Pd-M5s. Questa è un'elezioni di grandissima valenza politica, si dimostrerà che questo governo nato nei palazzi è lontano dalla volontà del popolo. I Padri costituenti, che non potevano immaginare tale situazione, avevano stabilito che si possono sciogliere le Camere quando c'è differenza tra il sentimento popolare e il governo che si forma. E in questo governo giallorosso di certo non si rispecchia il popolo, visto che è fatto anche da due partiti che gli italiani hanno punito non nei sondaggi ma nel voto. È un governo contro la sovranità popolare, e il voto in Umbria lo dimostrerà. La coerenza sarà premiata».In un'intervista con La Verità Fabrizio Cicchitto ha detto che lei in Forza Italia contava molto, ma la sua idea di manifestare davanti al tribunale di Milano fu folle.«Io sono per la libertà e ognuno ha le sue idee, ma Cicchitto evidentemente ha dimenticato la storia giudiziaria della nostra nazione».Lei è passata da An a FdI: che ne pensa del vincolo di mandato che vuole imporre Di Maio?«Io nasco in An, poi si è deciso che An non c'era più e si è fatto il Pdl, dopodiché nella nostra nazione non c'era più la destra. Io ringrazio Giorgia Meloni che con volontà, caparbietà e coerenza ha ricostruito la destra e grazie a lei sono tornata a casa. Io non ho tradito nessuno. Il vincolo? Posso trovarlo anche giusto, però è incostituzionale».A proposito della Meloni, come si lavora con un capo politico donna?«Mi ritengo molto fortunata. La sinistra si è riempita sempre la bocca a favore delle donne al centro delle loro azioni e dei loro pensieri, e poi niente di concreto. La mia leader parla meno, ma è l'unica donna a capo di un partito e non ha paura delle donne. Giorgia Meloni è grande anche per questo: crede nelle donne, le fa crescere e fa squadra e questo è un valore pazzesco, perché viviamo dove le donne sono le peggiori nemiche delle donne». Meloni capo del governo?«Il centrodestra avrebbe grande possibilità di dare concretezza a quello che abbiamo sempre detto nei confronti delle donne. Lei davvero merita di essere il nostro presidente del Consiglio». Crede sia tempo anche di una presidente della Repubblica donna?«Non ne faccio questione di donne e uomini, ma di capacità. Parlo della Meloni perché ha dimostrato di averle. E lo dimostrano i sondaggi: Fratelli d'Italia cresce e la Meloni aumenta nel consenso, seconda dopo Conte».