2023-11-21
Art Icons: a Fidenza va in scena l'arte contemporanea
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Grande successo di pubblico per la mostra evento (prorogata sino a fine gennaio 2024) che in due diverse locations - Chiesa San Michele e Palazzo OF - raduna a Fidenza il meglio dell’arte contemporanea. Da David LaChapelle a Jeff Koons, passando per Yayoi Kusama e Damien Hirst, esposte oltre 60 opere, fra cui una rarissima serigrafia di Banksy realizzata in sostegno dell’Ucraina e mai esposta prima d’ora.Va detto subito: Art Icons è mostra che va oltre le aspettative. Ad «annunciarlo», già la prima, monumentale opera, quella che accoglie i visitatori all’ingresso della chiesa – sconsacrata – di San Michele, dove le sagome snelle di tre cavalli rampanti, coloratissimi e molto (ma molto) pop, si stagliano con vigore verso il cielo. Un’installazione di una vivacità sorprendente (nonostante si intitoli I cavalli dormono in piedi…), che porta la firma di Marco Lodola, l’artista delle «sculture di luce », creazioni in plexiglas illuminate internamente da tubi luminosi: la mitica Vespa, le pin-up, la danza e le ballerine – e in generale tutto ciò che è vintage – i suoi soggetti preferiti. E se Lodola, in un certo senso, è i promettente «antipasto», ciò che viene dopo non può che essere un pranzo luculliano….Si, perché la curatela attenta e sapiente di Luca Bravo (art consultant esperto, un passato da gallerista e un presente a tutto tondo nel mondo dell’arte), ha portato a Fidenza i nomi leggendari dell’arte contemporanea e oltre 60 delle loro opere, da quelle iconiche a quelle meno note al grande pubblico. E proprio per questo da scoprire. Opere di grande impatto visivo, in un percorso espositivo (e immersivo) reso unico dal contrasto tra la tradizione antica dei luoghi (la già citata, rinascimentale Chiesa di San Michele e l’ex Palazzo delle Orsoline) e l’attualità delle nuove avanguardie esposte, contrasto che regala al visitatore un’emozione unica e forte, perché l’arte - come ha dichiarato Luca Bravo - «deve essere un’esperienza emozionale », che va oltre la conoscenza e il significato dell’opera stessa. E di emozioni, Art Icons ne regala davvero tante: da due famosissime foto di La Chapelle (Di Caprio che mangia una banana e una versione tutta lachapelliana della Sacra Famiglia) ai palloncini di Jeff Koons, passando per le zucche a pois di Yayoi Kusama (l’ultranovantenne artista giapponese, diventata l’ossessione di Louis Vuitton, che per scelta vive in un manicomio), le farfalle di Damien Hirst, i fiori superpop di Murakami, le provocazioni spray di TVBoy o la coloratissima toy art da collezione di Bearbrick e Kaws. E poi, lui, Banksy , l’icona delle icone, il writer dall’identità sconosciuta fra gli artisti più influenti al mondo, presente in mostra con alcune delle sue opere più famose (anche se l’aggettivo famoso, quando si parla di Banksy, è sempre riduttivo…) e, soprattutto, con una rarissima serigrafia (ne esitono solo 50, messe in vendita sul sito web della Fondazione Legacy of War, il cui ricavato è destinato all’Ucraina) rappresentante un topolino bianco che tenta di arrampicarsi su una scatola di cartone, graffiando con le sue unghie la scritta FRAGILE, trasformandola in AGILE. Le lettere sono rosso scarlatto e ogni stampa è unica, perché i graffi sono stai realizzati a mano da da Banksy con l’aiuto di una rotella taglia-pizza affilata.Art Icons, Fidenza e il territorioUna grande mostra Art Icons , come ho già più volte sottolineato, ma anche l’occasione per scoprire (o ri-scoprire) una cittadina, Fidenza (antica porta della via Francigena, con la splendida cattedrale romanica candidata a patrimonio UNESCO) e il suo territorio, che attraverso l’arte può sognare e pensare in grande «Fidenza è il luogo ideale per far crescere nuove idee - ha dichiarato il Sindaco di Fidenza e Presidente della Provincia Andrea Massari - È nella nostra storia, siamo da sempre un luogo di passaggio, aperto al mondo…Oggi come ieri raccogliamo questi stimoli e diamo loro vita. Solo qui riescono a convivere perfettamente aziende creative di ultima generazione e storiche botteghe artigiane, fashion brand e luxury destination di portata internazionale e turismo slow e sostenibile». Il viaggio artistico di Ar Icons prosegue infatti anche al Fidenza Village (uno degli 11 Villaggi di The Bicester Collection nel mondo), diventato un vero e proprio museo a cielo aperto grazie alle innumerevoli installazioni artistiche ed i murales realizzati dai più noti esponenti della street art internazionale. Dal portale d’ingresso decorato in stile tribal pop dall’artista francese Camille Walala, ai murales anamorfici di Peeta, che sembrano muovere le due torri del Villaggio, ai due Moai del duo artistico Urbansolid, ispirati ai giganti dell’isola di Pasqua, alla scultura di Fidia Falaschetti la cui opera Egoji accoglie i visitatori all’ingresso del Villaggio, stimolando ad un dialogo continuo (anche grazie ai QR Code, che permettono di visionare e ascoltare la storia di ogni singola opera...) tra individuo e opera. Un'idea geniale, per un'arte davvero sempre più accessibile a tutti...
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.