2023-09-20
Arrestato il manager amico di Priolo
L’israeliano Beny Steinmetz, vicino a Michael Bobrov, proprietario della raffineria Isab, in manette a Cipro per frode. E nel board spunta il figlio di Franco Nicolazzi, già al lavoro per Gazprom.Un miliardario condannato per frode e corruzione in due diversi Paesi, un manager italiano legato ai colossi russi dell’energia, il colosso del trading di petrolio e materie prime. E, sullo sfondo, la più importante raffineria italiana, «asset strategico» nazionale, la Isab di Priolo. Il miliardario si chiama Beny Steinmetz, è israeliano ed è stato arrestato a Cipro lo scorso 3 settembre su un mandato emesso della Romania, dove è stato condannato in via definitiva per una frode ai danni dello Stato romeno da 120 milioni di euro. Steinmetz, che contesta il procedimento romeno, è stato rilasciato su cauzione tre giorni dopo. Lo stesso mandato è stato ignorato dall’Italia a più riprese fin dal 2021. Perché Steinmetz, secondo quanto ricostruito, è stato spesso nel nostro Paese nel 2022, per partecipare ai negoziati che hanno portato al passaggio della raffineria Isab di Priolo dal gruppo russo Lukoil alla società cipriota Goi Energy. Un affare ancora non del tutto chiaro: il fondo cipriota Argus, che sta dietro a Goi Energy, non ha mai fatto grandi operazioni prima della Isab. Così come Michael Bobrov, ex manager del colosso del trading di materie prime Trafigura, non mai chiarito chi fossero i finanziatori dell’operazione. Secondo due diverse fonti, proprio Steinmetz è stato più volte tanto a Roma che in Sicilia durante il negoziato per la cessione.Non solo. Dal 20 gennaio scorso nel board di Goi Energy è entrata Alexia Bakogianni (o Bakoyannis). Nipote del premier greco Kyriakos Mitsotakis, nonché sorella del sindaco di Atene Kostas Bakoyannis, Alexia è stata in prima fila nella trattativa per Priolo e ha accompagnato Bobrov nei vari incontri istituzionali, dal presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, al ministro delle Imprese, Adolfo Urso. Dopo la chiusura della cessione da Lukoil a Goi Energy, la Bakogianni - così traslitterato dal greco nei documenti italiani e ciprioti - è diventata presidente e amministratore delegato di Goi Energy srl e di Goi Energy Italia srl, due veicoli controllata dalla Goi Energy cipriota e che a loro volta controllano adesso la Isab di Priolo. I portavoce di Goi Energy spiegano che Steinmetz non ha ruoli nell’operazione Isab, così come smentiscono che la Bakogianni lavori per l’uomo d’affari israeliano. Nell’agosto del 2022, una delle rare interviste di Steinmetz (su Le Monde) è stata effettuata proprio nella casa di Atene della Bakogianni, all’epoca consulente per la comunicazione. L’occasione dell’intervista era un altro processo a carico di Steinmetz, questa volta in Svizzera. Accusato di corruzione per una concessione diamantifera in Guinea, Steinmetz è stato condannato a Ginevra nel 2021 a 50 milioni di franchi di ammenda e cinque anni di carcere. Lo scorso 28 marzo, la Corte d’Appello ha confermato la colpevolezza di Steinmetz, riducendo la pena a tre anni, di cui la metà da scontare in carcere. L’uomo d’affari ha reagito definendo la condanna in Svizzera, così come quella in Romania, «ingiusta e politicamente motivata».Nella Goi Energy sono entrati, accanto ad Argus - che essendo un fondo non è dato sapere da chi è alimentato - altri tre soci. Bobrov con il 20%, una fiduciaria cipriota e un uomo d’affari austriaco, Iztik Gur, entrambi con il 2%.Nei documenti consultati dalla Verità si scopre però che per il 100% della Isab, Goi Energy ha pagato «appena» 264 milioni di euro. Una cifra ben lontana dagli 1,2 miliardi circolati al momento della chiusura dell’affare. va detto però che quello pagato da Goi sarebbe però solo il valore degli asset. La differenza, secondo quanto ricostruito, sarebbe il valore del «magazzino» della Isab. Ovvero petrolio e prodotti lavorati per poco meno di un miliardo. Così i conti tornerebbero. A pagare, in questo caso, è stata Trafigura, che si è anche impegnata con il governo italiano a non fornire alla Isab petrolio sotto embargo nell’ambito della procedura sul Golden power. Una volta completato il passaggio di proprietà, a Priolo si è installato un nuovo board. Ed è qui che compare Massimo Nicolazzi, figlio dello storico segretario del Psdi e più volte ministro, Franco Nicolazzi. Nel suo passato, una lunga serie di incarichi per il gruppo Gazprom, compresa la presidenza della Centrex Europe ag.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.