2024-01-17
L'Arabia Saudita «buca» il mercato invernale
True
Dal caso Benzema, che non si è presentato al raduno dell'Al-Ittihad e ha chiesto al suo agente di trovargli una squadra in Europa, all'ex capitano del Liverpool Jordan Henderson che vuole lasciare l'Al-Ettifaq dopo appena sei mesi. Il trend visto la scorsa estate si sta invertendo tra chi ci sta ripensando e chi decide di restare nel calcio che conta.Non è tutto oro quel che luccica nelle ville di emiri e arabi del golfo. Dopo anni di investimenti nel mondo del calcio, alla vigilia della Supercoppa Italiana che si svolgerà a Riyad in Arabia Saudita, il pallone arabeggiante inizia a mostrare le prime crepe. Ne sa qualcosa il Newcastle, squadra di Premier League di proprietà del fondo sovrano saudita Pif da due stagioni, già in crisi economica e di risultati. A metà classifica in campionato, già fuori dalla Champions League e dalle coppe europee, la squadra bianconera si ritrova anche con un buco di bilancio importante, perché nonostante negli ultimi anni i ricavi siano quasi raddoppiati rispetto agli anni passati, allo stesso tempo ha dovuto spendere molto per gli stipendi dei giocatori, azzerando di fatto tutti i guadagni. Accade così che ci sia bisogno di vendere. E che diversi giocatori potrebbero lasciare a fine stagione, persino Sandro Tonali, l’ex giocatore del Milan pagato 85 milioni di euro ma inutilizzabile perché squalificato per le scommesse online. Per di più i Magpies rischiano di infrangere i paletti del Fair Play Finanziario inglese: per questo devono vendere.Ma se a Newcastle non sorridono (ci sono problemi anche per allargare lo stadio in centro), neppure a Manchester, i pluricampioni del Man City (di proprietà del fondo degli Emirati Arabi Uniti Mubadala) possono stare tranquilli. La squadra di Josep Guardiola macina trofei in Europa e nel mondo, ma sotto la coperta cova una polvere molto spessa. La squadra è infatti accusata di 115 violazioni del Fair Play Finanziario nel giro di 14 stagioni. L’Everton ha pagato una penalizzazione di 10 punti per violazioni molto diverse, ma la vicenda sta facendo discutere nel campionato britannico. Lo scorso mese, durante Manchester City-Liverpool, sopra l’Etihad Stadium, è passato un aereo con scritto «Premier League=Corrupt». La giustizia però potrebbe prima o poi arrivare. A quanto pare il processo contro il Man City entrerà nel vivo in autunno. Poi nel 2025 dovrebbe arrivare la sentenza. È probabile che per quella data Guardiola non ci sia già più.Anche i calciatori che hanno scelto di trasferirsi nei campionati arabi non se la passano molto bene. Il pubblico sugli spalti è poco. La cultura è diversa. Nonostante gli stipendi faraonici, gli stimoli sono molto bassi. Se Cristiano Ronaldo sembra nel suo habitat naturale al Al Nassr di Ryad, altri hanno criticato pesantemente la vita nei paesi del Golfo. James Rodriguez, gioiellino colombiano ex Real Madrid, ora al San Paolo in Brasile, ha raccontato in un’intervista di come è stato difficile adattarsi alla vita in Qatar, quando nel 2021 si è trasferito all'Al-Rayyan. «La vita e la cultura in Qatar sono molto difficili, era un paese al quale ho avuto difficoltà ad adattarmi. Tutti sanno che nel calcio, sotto le docce, tutti i giocatori sono nudi, ma io non potevo fare nemmeno quello. I miei colleghi mi hanno detto che era proibito» ha spiegato. «Ai pasti tutti mangiano con le mani, ho chiesto le posate e mi hanno detto di no. A quel punto ho detto che non lo avrei fatto». Nell’ultimo mese si è registrata poi la fuga di Karim Benzema dell'Al-Ittihad, dopo appena 6 mesi. Il giocatore francese non è ancora rientrato ma a quanto pare vorrebbe tornare in Europa. Come lui anche Jordan Henderson, ora sotto contratto con l’Al-Ettifaq, che ha chiesto ai suoi agenti di trovargli una squadra in Europa. Allo stesso tempo anche Seko Fofana e Merih Demiral, impegnati rispettivamente con Al Nassr e Al-Ahli, offerti al Napoli e anche al Milan. E proprio in questa finestra invernale di calciomercato, chi si aspettava un nuovo assalto arabo ai calciatori che militano in Europa, dopo il «saccheggio» messo a segno la scorsa estate, è rimasto deluso. A circa due settimane dal gong della sessione di mercato di gennaio, si è registrato un unico movimento, con il terzino brasiliano Renan Lodi che è passato dall'Olympique Marsiglia allenato da Gennaro Gattuso all'Al-Hilal per 23 milioni di euro. E proprio nei giorni in cui il Napoli si trova in Arabia Saudita per partecipare alla Supercoppa italiana, il club di Aurelio De Laurentiis ha annunciato il rinnovo del contratto di Matteo Politano, chiudendo di fatto le porte all'Al Shabab che lo voleva. Anche Angel Correa, trequartista in forza all'Atletico Madrid di Diego Simeone avrebbe dovuto trasferirsi in Arabia Saudita, all'Al-Ittihad, ma l'affare è sfumato.Forse è ancora prematuro affermare che la bolla del calcio arabo si stia sgonfiando, ma sicuramente il clamoroso impatto avuto pochi mesi fa non ha avuto l'effetto desiderato.
Charlie Kirk (Getty Images)