2025-01-25
Una nuova app per semplificare il rimborso Iva ai turisti extraeuropei
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Stefano Saracchi, direttore della Direzione Organizzazione e Trasformazione digitale dell'Adm (Imagoeconomica)
Sviluppato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in collaborazione con Sogei, il progetto sarà sperimentato a Fiumicino e Ponte Chiasso tra le opportunità e i rischi della transizione digitale.L'Italia potrà rafforzare la propria immagine di Paese all'avanguardia, snellire la propria amministrazione pubblica e aumentare l'appetibilità dei propri prodotti. Nel frattempo, i turisti extraeuropei potranno sorridere vedendo tornare nelle proprie tasche l'importo dell'Iva sostenuto durante la permanenza nel Belpaese.Tenendo a mente questi scenari idilliaci, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm), in collaborazione con Sogei, ha lanciato «Tax Refund», il progetto di un'app per smartphone, tablet e pc che consentirà ai viaggiatori residenti al di fuori dell'Unione Europea di richiedere facilmente il rimborso dell'Iva sui prodotti acquistati in Italia.«L’obiettivo è semplificare l’esperienza di viaggio e di acquisto nel nostro Paese, offrendo un servizio efficiente e ben organizzato, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e migliorando costantemente l’operatività del nostro personale e dei nostri uffici» ha spiegato Stefano Saracchi, direttore della Direzione Organizzazione e Trasformazione digitale dell'Adm, alla presentazione del progetto nella mattinata di venerdì scorso, presso la sede di Piazza Mastai a Roma. Qui erano presenti, oltre agli operatori del settore, anche Claudio Oliviero, Direttore della Direzione Dogane, e Rosanna Lanuzza, Direttrice della Direzione Territoriale Lazio e Abruzzo.In una fase sperimentale, infatti, l'app di tax refund sarà disponibile in lingua inglese presso l'Aeroporto di Fiumicino e il Valico stradale di Ponte Chiasso: due hub strategici, con un elevato volume di traffico internazionale, ideali per un'attività di monitoraggio e di perfezionamento dell'app.Entro il 2026, l'app potrà essere estesa, con i correttivi del caso, a tutti gli aeroporti e valichi doganali italiani.L'Italia segue, così, l'esempio di Spagna, Francia e Germania, Paesi nei quali sistemi simili sono già operativi e contribuiscono a ridurre le lungaggini burocratiche.In effetti, la digitalizzazione e il turismo sono i due terreni di coltura nei quali il nuovo progetto affonda le proprie radici. Da una parte, infatti, l'Italia continua a allinearsi ai diktat della transizione digitale dell'Unione Europea. Dall'altra, invece, prova a incrementare la propria appetibilità per le tasche dei turisti internazionali rispetto agli altri Paesi.L'innovazione tecnologica, l'aumento del volume degli investimenti, lo snellimento delle procedure per l'utenza e per i quadri burocratici sono i frutti promessi dell'adozione dell'app di tax refund, similmente alle altre iniziative sviluppate in questa direzione.Permangono, però, sullo sfondo le criticità legate all'overtourism, oltre al pericolo di svendere la propria sovranità digitale a soggetti privati o sovranazionali a discapito della sicurezza, della privacy e dell'autonomia degli utenti.