2024-03-02
Antagonisti galvanizzati dall’opposizione. Oggi altri cortei a rischio
Dimostrazioni pro Palestina e contro il governo a Roma e in Toscana. Oltre 2.800 in due mesi. Pericolo violenze da parte di centri sociali e simpatizzanti di Hamas.Sarà il solito sabato all’italiana. Studenti, autonomi, anarchici. Tutti in piazza. Si replica anche oggi, a Roma, Pisa e Firenze. Con evidente malanimo aggiuntivo. Ovverosia: gli scontri della scorsa settimana proprio nelle due città toscane, dove sono state aperte due inchieste sulle manganellate degli agenti. Conseguente diluvio di polemiche. Un mefitico clima aggravato dalle sparate verbali dei sodali politici, vedi la grillina che benedice gli sputi ai poliziotti. E purtroppo, pure da disordini e spari veri: gli oltre cento morti a Gaza, durante la consegna del cibo ai civili palestinesi da un convoglio di aiuti umanitari. Le manifestazioni odierne promettono nuove e incommensurabili grane, insomma. Soprattutto a Pisa. Sono attesi migliaia di partecipanti, per ribadire la richiesta di «dimissioni del questore dopo i fatti di venerdì scorso». Ma non solo, ovviamente. Collettivi studenteschi e antagonisti, bontà loro, stavolta hanno inviato il percorso del corteo. Vogliono raggiungere piazza dei Cavalieri, lo slargo negato lo scorso 23 febbraio dalle cariche degli agenti. A Firenze, invece, gli studenti partono dal consolato americano. Altro luogo simbolico, che la polizia ha precluso ai battaglieri giovanotti. Lo scopo della protesta non saranno solo gli scontri in Medio Oriente. Ma la supposta deriva autoritaria contro il dissenso. Un pretesto che ha scatenato la caccia al poliziotto. Vedi l’aggressione alla volante torinese da parte di una cinquantina di gentiluomini anarchici. Comunque sia: oggi si rischiano le ennesime prove generali di un’alleanza antagonista sempre più temibile. Quella denunciata dal Dis, il Dipartimento per le informazioni e la sicurezza, nell’ultima relazione annuale: una pericolosa saldatura tra anarco insurrezionalisti, centri sociali e sostenitori della Palestina, tra cui alcuni simpatizzanti di Hamas. Con la benedizione dei sindacati, magari. A Firenze, dunque, oggi scendono in piazza: Collettivo K1, Studenti Medi, Si Cobas e antagonisti. Si prevedono almeno 700 persone. Ma potrebbero essere molte di più. Stefano Paoloni, segretario generale del sindacato di polizia Sap, ammette: «C’è molta preoccupazione, anche perché le manifestazioni non riguarderanno solo la questione Gaza ma pure la gestione dell’ordine pubblico». La pervicacia dei manifestanti viene confermata dagli ultimi dati che ha diffuso il Viminale. Nei primi due mesi del 2024 ci sono state 2.822 manifestazioni di spiccato interesse per l’ordine pubblico: il 40% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Da mesi, dopo l’inizio della guerra tra Israele e Palestina, studenti, collettivi e autonomi sono scatenati. Con un conseguente allarme continuo sulla sicurezza pubblica. E non solo, purtroppo. Nel 2023, tra le forze dell’ordine ci sono stati 120 feriti. Amara conta destinata ad aggravarsi: 31 gli agenti colpiti nei primi due mesi di quest’anno.Non è però estemporanea, sebbene coriacea, solidarietà alla causa palestinese. È precisa strategia, ormai. Cortei non autorizzati, provocazioni continue, caccia allo scontro. «Crescente aggressività proiettata nei confronti delle forze dell’ordine» denuncia il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Finalizzata anche a «provocare reazioni da parte di chi è deputato alla gestione dell’ordine pubblico, al fine di aumentare il livello di contrapposizione fra la piazza e le istituzioni». La linea rossa unisce anarchici e autonomi. Sperano di ampliare il dissenso e fare proseliti, cavalcando teorie anti militariste e anti sioniste. «Un’ampia e variegata mobilitazione filopalestinese» spiega Piantedosi «in molti casi promossa da sodalizi riconducibili all’area antagonista». Proteste a cui poi si uniscono studenti ed estremisti di sinistra. Il momento non sarebbe causale. La guerra diventa solo una miccia. Quest’anno l’Italia ospita il G7 a Borgo Egnazia: dal 13 al 15 giugno. E diversi appuntamenti precedono il summit. Il prossimo è già a marzo. A Trento e Verona si incontreranno i ministri dell’Industria. Ad aprile replicheranno i colleghi di Trasporti, Energia ed Esteri. A maggio sarà la volta dei colleghi che guidano l’Economia. Agitatori e professionisti del caos potrebbero allora tentare di far scoppiare la rivolta. Come accadde al G8 di Genova nel 2001, mentre governava il centrodestra. Insomma, i disordini di queste settimane sarebbero una prova generale, in vista del vertice pugliese. Del resto, il momento sembra quantomai propizio. Dopo anni di tecnici e centrosinistra, al governo adesso ci sono i cattivoni. Un’occasione storica per violenti ed estremisti.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.