2024-01-05
Andrea Agnelli dimentica la Juve e fa i soldi con i profumi di lusso
Ha investito nel fondo che ha ceduto il marchio Dr. Vranjes a 3 volte il prezzo d’acquisto.Il calcio resta sempre al centro dei pensieri di Andrea Agnelli, basta guardare il suo ultimo tweet, quello del 21 dicembre che commenta con il celebre motto juventino “Fino alla Fine” la sentenza della Corte di Giustizia Ue che limita il monopolio dell’Uefa («non può vietare nuove competizioni») e fornisce un assist alla amata Superlega. Ma forse per il benessere suo e del suo portafoglio, l’ex presidente bianconero farebbe bene a pensare ad altri business che gli stanno regalando ben altre soddisfazioni. È il caso dell’investimento nel fondo di private equity Bluegem che ha una ricca storia di operazioni nel settore dei consumi a partire dal 2007. Agnelli ha prima fatto parte dell’advisory board (i membri sono nominati dai fondatori della società per dare consigli sulle operazioni) ed oggi è semplicemente investitore del fondo 2 della stessa Bluegem, che ha annunciato ieri la chiusura di un deal assai redditizio che ha portato, secondo quanto risulta alla Verità, a triplicare il valore di un asset acquistato nel 2017 e rivenduto, appunto, poche ore fa.Parliamo dei profumi di lusso Dr. Vranjes Firenze che sono passati al colosso francese della cosmesi L’Occitane. In questi 6 anni Dr. Vranjes ha più che triplicato le vendite, superando i 42 milioni di euro nel 2023. L’obiettivo del fondo era quello di «accompagnare» l’evoluzione del marchio che aveva un’attività prevalentemente domestica e distribuita al dettaglio fino a raggiungere un leadership di mercato riconosciuta a livello globale. Oggi, la casa di lusso che racchiude l’essenza dell’artigianato fiorentino è all'avanguardia nel settore dei profumi per la casa di lusso, con una presenza in oltre 75 Paesi e una rete di 28 negozi monomarca e 650 punti vendita, al punto da consolidare la sua presenza internazionale. In questi anni, non a caso, la diversificazione strategica dei canali ha portato a un aumento delle vendite digitali, che rappresentano oltre un quarto del fatturato totale. Così si è arrivati all’operazione annunciata ieri. Il fondo di private equity che aveva acquisito il 70% di Dr. Vranjes Firenze per circa 40 milioni di euro (compreso il debito) l’ha rivenduto, secondo quanto risulta alla Verità, per un valore complessivo intorno ai 150 milioni. Un bell’affare per Agnelli. E non è il primo. Se è vero, per esempio, che un’operazione simile, sempre lo stesso fondo dove ha investito il figlio di Umberto Agnelli e di Allegra Caracciolo, l’aveva portata a termine qualche anno fa con i grandi magazzini Liberty’s a Londra, noti soprattutto per i tessuti con stampe audaci e floreali. Negozio e palazzo a Great Marlborough Street erano stati acquistati nel 2010 per poco meno di 40 milioni e rivenditi quasi 10 anni dopo per una cifra intorno ai 300 milioni. Certo, la gestione dei manager individuati da Bluegem ha saputo coniugare l’innovazione con la necessità di salvaguardare il rispetto della tradizione, così che ricavi e margini negli anni sono continuamente aumentati (nel 2010 le perdite superavano i 3 milioni di euro) fino a giustificare un incremento della valutazione di queste dimensioni. La storia del fondo parte dall’intraprendenza di Marco Capello, che dopo una laurea in Ingegneria al Politecnico di Torino è diventato giovanissimo il country manager di Merrill Lynch Italia, e di un collega della stessa banca d’affari sempre italiano, Emilio Di Spiezio Sardo. Insomma, se le performance sono queste, una parte consistente del merito è la loro. Magari, però, l’ex presidente della Juve potrebbe trarne spunto e meditare sul suo futuro: altro che Superlega e battaglie con l’Uefa, assai meglio cercare soddisfazioni e plusvalenze con la finanza.
La nave Mediterranea nel porto di Trapani (Ansa)