2020-09-29
Ancora in tilt il sito di Palazzo Chigi. Le carte di Arcuri sono sparite
Mancano gli arredi da Prato alla Campania. E il gel non virucida spunta pure in Sicilia.Non ha fatto in tempo a pubblicarli, che i documenti sulla gara per i banchi sono già spariti. Il destino rema contro Domenico Arcuri, il manager che esige sia lodata «l'efficacia di uno sforzo che nessun altro Paese sta ponendo in essere»: ditegli che la qualifica di commissario «straordinario» non significa che lui sia un fuoriclasse... Dall'altro ieri, le sudate carte sul bando per i monoposto sono sparite dalla sezione del sito di Palazzo Chigi dedicata al commissario anti Covid. Cliccando sulle voci «Elenco partecipanti ed esclusi», «Avviso di affidamento procedura semplificata» e «Avviso di affidamento procedura negoziata e trattativa diretta», ci si trovava dinanzi la schermata «404 Pagina non trovata» (almeno fino a quando il giornale è andato in stampa). Per carità: il webmaster non è il povero Arcuri. La colpa è della sorte beffarda, che congiura per oscurare l'efficacia dei suoi sforzi. Basteranno, queste fatiche di Sisifo, a far arrivare nelle scuole tutti i banchi entro il termine (l'ennesimo da lui fissato) del 31 ottobre? Ad oggi, si registrano molti intoppi. Al liceo di Socrate di Roma, che ha aperto da due settimane, gli studenti sono ancora senza monoposto. Così, il preside, Carlo Firmani, ha diffuso una circolare per autorizzarli a portare da casa un «piano d'appoggio individuale». Ma non potranno lasciarlo in aula: a fine giornata, dovranno riportarlo indietro. Ieri, poi, sono finalmente tornati in classe gli alunni campani. Ma anche nella regione dello sceriffo Vincenzo De Luca, la situazione, nonostante la riapertura posticipata, rimane precaria. Il Mattino di Napoli, ad esempio, ha pubblicato le foto di giovani costretti a usare le sedie per poggiare libri e quaderni. E il sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra, ha indirizzato una missiva proprio ad Arcuri: «Siamo costretti a prendere atto del grave disagio che stanno vivendo tantissimi studenti, conseguente alla mancata consegna dei banchi singoli, che costringe, nel prioritario rispetto delle normative anti Covid, i dirigenti scolastici ad adottare soluzioni che inevitabilmente incidono sulla qualità della permanenza in classe degli alunni». Il primo cittadino, pertanto, ha chiesto lumi «in merito ai tempi di consegna» degli arredi. Non si dica, però, che al Sud aspettano con le mani in mano mamma Stato: un istituto partenopeo, il Casanova, non essendo stata ultimata la fornitura di monoposto, ha messo i ragazzi all'opera. Alla fine, i banchi se li sono costruiti da soli. Ecco quello che si definisce uno «sforzo efficace».Altrove, gli studenti hanno scelto la via della protesta. È il caso del liceo Copernico di Prato, da due settimane sguarnito dei nuovi arredi. Così, ieri, è iniziato lo sciopero. Gli scolari, d'altronde, descrivono una quotidianità insostenibile: «Possiamo scegliere di stare seduti sulle sedie, e allora non prendiamo appunti, oppure di stare seduti per terra e di usare la sedia come appoggio, perché i professori stanno comunque andando avanti con il programma e spiegano».Infine, la notizia giunta da Fiumicello (Udine), per cui il Dipartimento di prevenzione avrebbe certificato a una preside che i gel spediti alla primaria non sono virucidi, rischia di avere ulteriori strascichi. Tra i colleghi, infatti, si è sparsa la voce che il flacone pervenuto in Friuli sia lo stesso distribuito anche in altre zone d'Italia. A Messina, sono già sul chi va là tre scuole: l'istituto comprensivo Boer-Verona Trento, il nautico Caio Duilio e il Cuppari, dove il preside, Pietro La Tona, ha chiesto al produttore la scheda tecnica. La struttura commissariale ha garantito che l'igienizzante è conforme ai requisiti ministeriali, annunciando l'invio di una lettera, firmata da Arcuri e dal capo dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, per tranquillizzare i dirigenti. È strano che, con un commissario così, non si sentano già in una botte di ferro.