2023-02-01
Anche Zan e Nobili han dato l’assalto al treno
«Fuori dal Coro» ha raccontato il pieno di biglietti gratis prima della fine mandato. Il paladino Lgbt forse temeva di non essere rieletto. Fra i 38 ex parlamentari dei viaggi a sbafo pure la dimaiana Carla Ruocco. Il mal di binario ha colpito il renziano dopo il voto.Onorevoli con il mal di binario. Capaci di fare spendere alla Camera dei deputati anche 4.000 euro in un mese, l’equivalente di 28 viaggi tra Roma e Milano con l’alta velocità, approfittando del privilegio di viaggiare gratis poco prima di scadere dalla carica. Gli onorevoli ciuff ciuff, come sono stati ribattezzati, sono 38 e ieri sera la trasmissione Fuori dal Coro di Mario Giordano, su Rete 4, ha svelato la lista di coloro che si sono accaparrati i preziosi carnet. Tra questi, in massima parte eletti nel 2018 con il Movimento 5 stelle, spuntano il paladino dei diritti della comunità Lgbt Alessandro Zan, del Pd, e il super renziano Luciano Nobili.Il documento ottenuto dalla trasmissione Mediaset è una lista di 38 ex deputati che riporta gli acquisti di carnet da cinque, dieci e quindici corse (validi per una sola tratta) tra i mesi di luglio e ottobre. Il totale della spesa è di 82.520 euro, per un costo medio di 2.171 euro a parlamentare. Il fenomeno più sospetto è che ottobre è di gran lunga il mese in cui sono stati comprati più biglietti, per un totale di 50.740 euro. Se si tiene a mente che le elezioni generali si erano svolte il 24 settembre, significa che molti deputati in scadenza, non ricandidati o non eletti, sono andati all’agenzia di viaggio della Camera a fare incetta di biglietti ferroviari a spese nostre. In discussione non è qui il diritto dei parlamentari a viaggiare gratis per motivi di lavoro, ovviamente, ma quello di fare le scorte per la vita futura. Il fenomeno è stato reso possibile anche da una piccola sottigliezza tecnica. Come raccontava la scorsa settimana Il Foglio, che ha svelato l’imbarazzante fenomeno, quando hanno visto il boom di spesa sospetto, gli uffici della Camera hanno chiamato i deputati e hanno ricordato loro che il privilegio del viaggio gratis scade con la fine della legislatura. Alcuni di loro hanno restituito i biglietti, mentre altri se li sono tenuti e li hanno usati, grazie al fatto che possono durare da tre a sei mesi e i controllori chiedono il numero, senza controllare il tesserino da parlamentare.Chi in questo periodo non dovrebbe avere tanto bisogno di spostarsi in treno è il romanissimo Luciano Nobili, classe 1977, solitamente dotato di battuta pronta. Non lo è stato ieri sera con i cronisti di Fuori dal Coro che gli hanno garbatamente chiesto conto dei suoi biglietti ferroviari, che per la cronaca sono stati del valore di 1.354,50 euro, tutti acquistati a ottobre. Ci si va in business a Milano una decina di volte, tanto per capire. Nobili si è sottratto alle domande saltando in sella al suo motorino e urlando: «Sono in ritardissimo… per appuntamenti di campagna elettorale». In ritardo, ma previdente. Per la cronaca, è coordinatore di Italia viva nel Lazio e candidato alle prossime elezioni regionali. E chissà se ha mai preso un treno regionale, lui che nell’estate del 2020 finì su tutti i giornali, fotografato in barca al largo di Ischia con l’amica Maria Elena Boschi e con Gennaro Migliore. Il mal di binario deve aver colpito anche il democratico Zan, che si è mosso ad agosto con acquisti di carnet per 1.176 euro per poi fermarsi completamente. Insomma, è tra i pochi che almeno ha evitato l’assalto ai treni di ottobre e potrebbe anche aver effettuato tutti i viaggi prima della fine della legislatura. In realtà, il profeta padovano dei diritti degli omosessuali è stato rieletto come capolista del Pd nel collegio plurinominale del Veneto 2. In sostanza, è possibile che ad agosto Zan fosse solo pessimista sulla rielezione e che dopo si sia rasserenato. Nel dubbio, però, ha fatto acquisti.Altro volto noto della lista è la grillina Carla Ruocco, battagliera ex presidente della commissione d’inchiesta sulle banche, paladina della lotta alle caste e finita con gli scissionisti di Luigi Di Maio. La napoletana Ruocco ha speso 1.365 euro a settembre e altri 1.354,50 a ottobre, per un totale di 2.719,50 euro. Insomma, è come se avesse comprato la bellezza di 38 viaggi tra Roma e Napoli, che spalmati su due mesi equivalgono a saltare sul Frecciarossa un giorno sì e uno no. Complimenti per l’energia.Se si scorre l’elenco di questi grandi viaggiatori a spese della collettività si contano nove ex deputati dei 5 stelle, 12 di Insieme per il futuro (Di Maio) e nove del gruppo misto, anch’essi di provenienza grillina. Insomma, ben 30 su 38 sono entrati in Parlamento con la promessa di «aprirlo come una scatoletta di tonno» (copyright di Beppe Grillo) e se ne sono usciti facendo incetta di biglietti in classe business. Irraggiungibile il dimaiano Davide Serritella, torinese, 41 anni: ha comprato carnet per 11.226 euro, con un exploit nel mese di luglio (dimissioni di Mario Draghi) da 7.267 euro. In pratica, si è accaparrato l’equivalente di 79 viaggi tra Roma e Torino. Faceva parte della commissione Trasporti di Montecitorio e magari ispezionava la rete ferroviaria. Oppure era l’entusiasmo di uno che era stato lungamente su posizioni No Tav.
Il valico di Rafah (Getty Images)
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