2018-11-09
La rivincita di Ciucci in Anas: scende Armani, sale Dibennardo
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Nella stazione appaltante più importante in Italia si cerca un nuovo amministratore delegato dopo le dimissioni in blocco del cda. Bisogna fare in fretta e il govenro pensa a un interno, come per Cassa depositi e prestiti (Fabrizio Palermo) o in Ferrovie dello stato (Gianfranco Battisti). L'attuale direttore di Operation e coordinamento territoriale vanta buoni rapporti con la Lega: nel 2003 è stato nominato capo compartimento del Nord-Est, di Veneto e Friuli Venezia Giulia e ha seguito la Venezia-Mestre. Nei corridoi di via Monzambano, sede di Anas, c'è chi si è già dimenticato delle recenti dimissioni di Gianni Armani e già guarda al futuro, ovvero al prossimo amministratore delegato che prenderà in mano le redini della stazione appaltante più importante d'Italia. Da due giorni sull'asse che varia tra il ministero dei Trasporti e palazzo Chigi non si fa che ripetere una parolina magica: «bisogna scegliere un interno». Del resto la situazione tra 5 Stelle e Lega non è delle migliori. I due partiti continuano a scontrarsi sulla nomina dell'Asi (Agenzia spaziale italiana) e ormai, dopo l'uscita del vicepresidente Luigi Di Maio a Porta a porta contro il condono fiscale, anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini sembra averne avuto abbastanza. Ma il sistema autostradale italiano ha bisogno di una regia, di una guida che possa da subito mettersi al lavoro, dopo il crollo del ponte Morandi di Genova e il maltempo che in questi giorni sta mettendo a dura prova il nostro territorio. Tra i possibili sostituti di Armani circola in queste ore il nome di Ugo Dibennardo, il direttore di Operation e coordinamento territoriale di Anas, rimasto incolume dall'azzeramento dei vertici dell'era di Piero Ciucci all'inizio del 2015. Del resto il metodo gialloblu sembra prediligere appunto quello della scelta interna, come nel caso di Cassa depositi e prestiti con Fabrizio Palermo, in via Goito sin dal 2014 con il ruolo di direttore finanziario nella controllante. Stessa cosa è avvenuta per Ferrovie dello stato, con Gianfranco Battisti, prima numero uno di Fs sistemi urbani. Il nome di Dibennardo, in sostanza, sarebbe perfetto, anche perché conosce molto bene la macchina di Anas. Ingegnere siciliano per cinque anni responsabile dell'Anas in Sicilia, direttore centrale della progettazione e già amministratore delegato di Autostrade Lazio, (Società mista Anas e Regione) che gestisce il megappalto della Roma-Latina (2,2 miliardi di euro). Non solo. Dibennardo vanta sponsorizzazioni a sud ma anche a Nord, perché 2003 è stato nominato dirigente tecnico del Compartimento del Veneto e l`anno seguente, all'età di 36 anni, è stato nominato capo compartimento Anas del Nord-Est Italia (Veneto e Friuli Venezia Giulia), uno tra i più giovani della storia dell`Anas», come si legge nel suo curriculum. Quindi conosce bene anche il mondo della Lega e ha sempre vantato un ottimo rapporto con l'ex ministro dei Trasposti Maurizio Lupi, ciellino di ferro. Ma il punto vero è che Dibennardo è sempre stato un fidatissimo di Ciucci, il faraone dell'Anas, classe 1950, vero e proprio barone italiano, per quasi 50 anni nelle aziende di Stato, dal momento che entrò in Autostrade che aveva 19 anni. L'ex numero uno di Anas è consigliere della Banca Commerciale Italiana, del Credito Italiano, della Stet, di Aeroporti di Roma, di Autostrade, di Finmeccanica e della Sme. Negli anni di Anas, poi finiti tra le polemiche per i doppi stipendi, le inchieste della magistratura e i privilegi, ha sempre ritenuto Dibennardo uno dei suoi delfini. E ora potrebbe prendersi una rivincita contro chi lo aveva cacciato nel 2015. E i 5 Stelle che ne pensano?
Jose Mourinho (Getty Images)