2019-12-11
Amicizie pericolose del Bullo a Malta e l’affaire gasdotto
Matteo Renzi aveva un'importante rete di relazioni con il sistema di potere del premier Joseph Muscat. Che si occupava molto di energia.Il 29 maggio 2017, cinque mesi prima di venire uccisa, la giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia postava sul suo blog, spina nel fianco del malaffare politico a Malta, una foto simbolica. L'ex premier Matteo Renzi assieme al primo ministro maltese Joseph Muscat e a Chris Cardona, numero due del partito laburista nell'isola, alla sua destra. A sinistra la moglie di Muscat, Michelle, e Sandro Gozi, fedelissimo di Renzi, che fino al 2018 era sottosegretario di Palazzo Chigi con delega agli Affari europei. […] Muscat e Cardona, ministro di lungo corso, sono oggi nella bufera per le rivelazioni delle ultime settimane e l'arresto dell'imprenditore Yorgen Fenech che ha pagato circa 350.000 euro per l'omicidio della giornalista fatta saltare in aria il 16 ottobre 2017. Il premier ha promesso di dimettersi il 12 gennaio 2020. Cardona, autosospeso dalla carica di ministro dell'Economia, è stato poi riconfermato. Lo stesso giorno del 2017, il 29 maggio, Daphne postava un titolo sorprendente sul suo blog: «Il fattore comune fra Blair, Renzi e Muscat: il gasdotto dell'Azerbaigian». L'ex premier Tony Blair ha lavorato come consulente di Baku sul grande progetto delle pipeline che stanno per portare il gas azero in Puglia. Non solo: a Renzi e Muscat sta a cuore un altro gasdotto fra la Sicilia e Malta, che dovrebbe pompare gas azero. […] Le amicizie imbarazzanti di Renzi a Malta sono ancora più evidenti nel video di Palazzo Chigi sulla visita a Palazzo Vecchio a Firenze del 6 maggio 2016. […] L'allora premier italiano fa da cicerone a Muscat nei saloni del palazzo storico accompagnato da un codazzo di maltesi. Fra i presenti, un po' defilato, c'è Keith Schembri, il capo di gabinetto dal 2013 di Muscat e sodale dell'imprenditore che ha pagato i killer di Daphne. […] «Daphne Caruana Galizia è stata uccisa per impedirle di rivelare la corruzione che coinvolge l'ufficio di Joseph Muscat. Ora si scopre che il suo ufficio è implicato nell'omicidio e negli sforzi intrinsecamente collegati per insabbiare il caso e ostacolare la giustizia» denuncia senza mezzi termini a Panorama David Casa, veterano maltese dell'Europarlamento, che conosce bene i rapporti con l'Italia. Sulle relazioni molto strette con Renzi non ha dubbi […]. Corinne Vella, sorella della giornalista uccisa, spiega a Panorama che sui rapporti con il nostro Paese «c'è qualcosa che ancora non conosciamo. Perché l'Italia ha accettato più volte l'arrivo dei migranti anche quando si trovavano nella zona di ricerca e soccorso maltesi? Chiaramente esisteva un accordo fra Muscat e Renzi, ma era segreto […]». Renzi e Muscat hanno smentito ripetutamente qualsiasi patto sui migranti, ma il rapporto fra i due è sempre stato d'acciaio […]. Antonio Tajani, numero due di Forza Italia, […] presidente del Parlamento europeo: «[…] Renzi ha sempre spinto Muscat verso la presidenza del Consiglio europeo» […].Renzi risulta l'alleato internazionale che più si è speso per Muscat. […] In un tweet del 10 gennaio cinguettava: «L'uomo che ha risolto la vicenda dei migranti è un premier, ma non è Conte. Tifa Milan, ma non è Salvini. Parla italiano, infatti non è Di Maio. Si chiama @JosephMuscat_JM ed è il premier di Malta. Non a caso Salvini lo attacca: perché sa che Muscat è un leader, non come lui». Visto come si stanno mettendo le cose per i vertici dell'isola, l'ex presidente del Consiglio avrebbe dovuto avere maggior prudenza. […] L'uomo di Renzi che ha continuato a lavorare per Muscat fino a oggi è Sandro Gozi, […] assunto come consulente, non meglio specificato, nell'ufficio del premier maltese […]. Ma che cosa faceva a Malta e a quali condizioni economiche? […] Il 9 aprile 2015, poco più di un anno dopo l'insediamento a Palazzo Chigi, Renzi volava a Malta a inaugurare l'elettrodotto che collega l'isola alla Sicilia. «È costato 200 milioni di euro e 100 milioni erano a carico del bilancio europeo. Dal punto di vista energetico un chiaro favore ai maltesi» spiega una fonte che lavora nel settore. All'inaugurazione Muscat e Mizzi, ministro dell'Energia, […] annunciavano che la cooperazione con l'Italia […] prevedeva […] un progetto di 159 chilometri di tubi sottomarini da 400 milioni di euro, in parte finanziati dall'Unione europea, da Delimara, l'hub energetico maltese, a Gela in Sicilia. Nel luglio di quest'anno è stato siglato l'accordo per il gasdotto che verrà completato nel 2024 […]. «L'intera operazione non nasce sul mercato, ma è stata organizzata a livello politico e vale 1 miliardo e 200 milioni di euro» spiega la fonte di Panorama. […]
Jose Mourinho (Getty Images)