
Entro la seconda metà dell’anno Amazon dovrebbe aprire a Milano la sua prima parafarmacia in mattoni e vetrine ed entrare così nel mercato dei farmaci senza ricetta (Otc). La notizia, passata in sordina e riportata dalla testata di settore Pharmacyscanner.it è rilevante per vari aspetti, non solo di business, ma anche di normativa. Innanzitutto, colpisce che il colosso americano dell’e-commerce scelga una piazza italiana e non tedesca o britannica - dove l’online dei medicinali è più avanzato che da noi - per sbarcare in Europa ed entrare nel retail farmaceutico. L’altra cosa che balza all’occhio è che quello italiano è il primo negozio fisico di Amazon nel settore dato che, in Europa e America, distribuisce farmaci solo sul canale online attraverso Amazon Pharmacy e Pillpack. Di certo, il gruppo fondato da Jeff Bezos non ha scelto una piazza qualsiasi per la sede «testa di ponte» per l’Europa. Come spiega Pharamcyscanner, la parafarmacia milanese, che avrà l’insegna Amazon, è la ex Pulker di piazzale Cadorna, centralissima e a due passi dall’omonima stazione, snodo cruciale per pendolari, ma anche per i turisti, data la vicinanza al Castello Sforzesco. La catena Pulker Farma starebbe lasciando la piazza milanese tanto che la parafarmacia in questione sarebbe stata ceduta a fine gennaio a una srl (Pellicano Italy) rilevata poi, all’inizio di marzo, da Amazon. In via informale, dal colosso americano fanno sapere che questa operazione non avrebbe nulla a che fare con il farmaceutico ma sarebbe incentrato nel retail del beauty e della cura della persona, quindi, i farmaci senza ricetta, sarebbero disponibili solo nel punto vendita fisico. Certo, inizialmente, magari. Dato il Dna di Amazon, pare che sia solo una questione di tempo l’avvio dell’e-commerce del farmaco visto che - come ha già fatto Douglas in Germania, acquistando una farmacia online olandese - potrebbe intanto portare sul suo marketplace le marche del beauty che hanno esclusiva nel canale farmacia e parafarmacia per poi vendere anche farmaci otc, previa autorizzazione ministeriale. La parafarmacia milanese diventerebbe così la piattaforma dalla quale Amazon potrebbe vendere farmaci senza ricetta anche negli altri Paesi Ue, come Promofarma fa in Italia con il suo sito autorizzato dal Portogallo. La cosa è tutt’altro che remota. Proprio domani è fissata la prima riunione del tavolo tecnico del ministero della Salute per la consegna dei farmaci a domicilio e la vendita online. Sulla calendarizzazione potrebbe aver avuto un ruolo la sentenza della Corte di giustizia Ue di fine gennaio sui marketplace, come Amazon, attraverso i quali i siti di e-commerce di farmacie e parafarmacie vendono al pubblico medicinali senza ricetta. Secondo i giudici europei, poichè questi siti non diventano a loro volta farmacie, non sono soggetti alle normative nazionali sul commercio elettronico dei medicinali. Una cosa è certa. I farmaci viaggiano sempre di più online e il colosso di Bezos spinge sull’acceleratore. Nei giorni scorsi, la farmaceutica americana Eli Lilly ha annunciato un accordo in base al quale Amazon Pharmacy contribuirà alla distribuzione di alcuni suoi medicinali da prescrizione. I farmaci verranno spediti direttamente a casa dei pazienti attraverso il programma Lilly Direct, una nuova piattaforma lanciata a gennaio dalla farmaceutica per la vendita diretta online. La consegna è affidata ad Amazon Pharmacy e Truepill, a seconda della copertura assicurativa del paziente e di altri fattori. La notizia riguarda il mercato americano, per ora.





