
Il giudice ha disposto accertamenti sui rapporti tra il faccendiere e alcuni magistrati.Processare Piero Amara per le calunnie della Loggia Ungheria. Allo stesso tempo indagare su quanto dichiarato dall’ex legale esterno di Eni ai pm di Milano fra il 2019 e il 2020 e cercare «l’elenco degli aderenti» per capire se la fantomatica loggia «prosecuzione della P2» fosse frutto della sua fantasia, fosse «figlia« illegittima dell’associazione segreta fondata da Licio Gelli oppure se rappresentasse un «centro relazione» che è stato «espressione-estensione del sistema Palamara» all’interno del Csm. Il gup di Milano Guido Salvini sembra ritenere credibile, o comunque meritevole di approfondimento, l’ex faccendiere e avvocato di Augusta al centro di mille scandali quando parla di magistrati e nomine. Amara andrà a processo il 2 febbraio davanti alla settima sezione penale di Milano con l’accusa di aver calunniato 67 fra i vertici di Csm, politica e forze armate di cui 40 le parti civili e altre 27 le persone offese durante gli interrogatori resi ai pm Paolo Storari e Laura Pedio. Fra queste in particolare l’ex ministro della Giustizia Paola Severino e l’ex vice presidente del Csm Michele Vietti, calunniati su fatti specifici, si legge nel capo d’imputazione dei pm Stefano Civardi e Roberta Amadeo, e cioè accusati di false pressioni sul Csm per trasferire un magistrato da Siracusa inviso alle aziende di Emma Marcegaglia e di «reti» di favori per far ottenere incarichi ad alcuni avvocati, fra cui l’allora sconosciuto Giuseppe Conte, poi presidente del consiglio. Amara ne risponderà davanti a un giudice ma il gup ha disposto anche la «trasmissione degli atti» ai pubblici ministeri per indagare invece su asseriti favori resi all’ex Procuratore di Perugia, Luigi De Ficchy (che ha indagato su Amara), e sulla presunta influenza sulle nomine dei magistrati Lucia Lotti alla Procura di Gela e di Francesco Saluzzo a Procuratore generale di Torino. Indagare su quei tre nomi in «particolare», scrive Salvini e cercare «l’eventuale elenco degli aderenti» a Loggia Ungheria «che si troverebbe a Dubai» e che nessuno ha mai trovato. Completamente prosciolto invece l’ex assistente di studio di Amara, Giuseppe Calafiore, per il quale il giudice ha emesso sentenza di non luogo a procedere per non aver commesso il fatto in relazione al reato di autocalunnia. Per lui un solo verbale era oggetto di contestazione (4 febbraio 2020) nel quale disse ai pm Storari e Pedio di «conoscere» l’associazione Ungheria e di averne fatto parte. Troppo poco secondo il gup per processarlo nonostante quelle affermazioni rappresentassero di fatto il riscontro di Amara.
Emanuele Orsini (Ansa)
Dopo aver proposto di ridurre le sovvenzioni da 6,3 a 2,5 miliardi per Transizione 5.0., Viale dell’Astronomia lamenta la fine dei finanziamenti. Assolombarda: «Segnale deludente la comunicazione improvvisa».
Confindustria piange sui fondi che aveva chiesto lei di tagliare? La domanda sorge spontanea dopo l’ennesimo ribaltamento di fronte sul piano Transizione 5.0, la misura con dote iniziale da 6,3 miliardi di euro pensata per accompagnare le imprese nella doppia rivoluzione digitale ed energetica. Dopo mesi di lamentele sulla difficoltà di accesso allo strumento e sul rischio di scarse adesioni, lo strumento è riuscito nel più classico dei colpi di scena: i fondi sono finiti. E subito gli industriali, che fino a ieri lo giudicavano un fallimento, oggi denunciano «forte preoccupazione» e chiedono di «tutelare chi è rimasto in lista d’attesa».
Emmanuel Macron (Ansa)
L’intesa risponderebbe al bisogno europeo di terre rare sottraendoci dal giogo cinese.
Il tema è come rendere l’Ue un moltiplicatore di vantaggi per le nazioni partecipanti. Mettendo a lato la priorità della sicurezza, la seconda urgenza è spingere l’Ue a siglare accordi commerciali nel mondo come leva per l’export delle sue nazioni, in particolare per quelle che non riescono a ridurre la dipendenza dall’export stesso aumentando i consumi interni e con il problema di ridurre i costi di importazione di minerali critici, in particolare Italia e Germania. Tra i tanti negoziati in corso tra Ue e diverse nazioni del globo, quello con il Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay ed Uruguay) è tra i più maturi (dopo 20 anni circa di trattative) e ha raggiunto una bozza abbastanza strutturata.
Automobili Byd (Ansa)
La società cinese ha selezionato 85 ditte dell’indotto automobilistico mollate dall’ex Fiat. Rendere profittevole l’elettrico anche qui, quindi, è possibile... per chi sa e vuole farlo.
Byd si sta prendendo tutti i fornitori italiani che Stellantis ha lasciato a piedi. Verrebbe da pensare, allora, che il modo per rendere profittevole l’auto elettrica in Italia esiste e forse il gruppo guidato dall’ad Antonio Filosa non ha saputo coglierne le opportunità.






