
Ciò che può fare davvero danno al magistero è l'assenza di una cultura che scavalchi i problemi terreni. Se l'impegno sociale prendesse il posto del «per sempre», che differenza ci sarebbe con la Croce rossa?Qual è il punto debole del messaggio di papa Francesco al mondo, qual è il motivo principale per cui suscita grande dissenso? Ieri Corrado Augias sulla Repubblica, rispondendo a un lettore che aveva visto il suo dialogo televisivo con me, notava che nel mio ultimo libr avrei eretto «un coerente edificio di pensiero reazionario» in cui critico il Papa perché riduce la fede a sociologia. Giusta l'osservazione sul Papa (anche se nel libro mi occupo d'altro) ma non la collocherei nell'alveo del pensiero reazionario. La definizione di reazionario in sé non mi spaventa, ma non rispecchia il senso di quella critica. A dir la verità non critico il Papa solo perché rompe con il passato, con la tradizione e la civiltà cristiana, con la storia e la dottrina della Chiesa dei secoli passati. Ma per una cosa a mio parere più radicale e più devastante. Non c'è più nella Chiesa di papa Bergoglio l'orizzonte d'attesa, l'aspettativa del futuro e la trascendenza. Tutto è ripiegato e risolto nel frangente storico, in questo oggi e nell'urgenza di soccorrere.L'impareggiabile risorsa della religione cristiana rispetto a ogni visione laica è di prospettare l'eterno oltre il tempo, l'avvenire oltre la vita terrena, la resurrezione oltre la morte. Il messaggio cristiano che apre i cuori e convoglia le menti è tutto rivolto al futuro, e la fede come la speranza sono virtù teologali interamente rivolte al futuro, a quel che accadrà. La forza suprema della fede è addomesticare la morte, dare uno spiraglio alla vita oltre la parabola terrena, far capire che non finisce tutto qui, che la vita è oltre e fuori il sepolcro, Veni foras; e oltre l'umano c'è il divino, oltre la storia c'è la luce eterna. E su questa scommessa, su questa apertura all'eterno, fonda la morale e le relazioni tra gli uomini e con il mondo. Illusione o menzogna per gli atei e gli scettici, speranza o promessa di redenzione per i devoti e i credenti, ma la ragione ultima del credere, del pregare e della morale che ne deriva, è lì, in quell'aspettativa. La Chiesa di papa Bergoglio è interamente piegata sul presente, affronta i temi del presente, prende a cuore la condizione contemporanea: i migranti, la fame, la pace, i corrotti, le ingiustizie sociali. Compito prioritario, se non esclusivo, della Chiesa è per lui affrontare questi problemi, esortare all'accoglienza, denunciare le disparità e produrre politiche umanitarie.E se le chiese sono vuote di sacerdoti e fedeli si tratta per lui di mutarne la ragione sociale, e renderle luoghi di accoglienza per i poveri e gli affamati, più assistenza meno preghiera, più solidarietà meno liturgia, sacro e devozione.È vero che la carità è la terza virtù teologale con la fede e la speranza. Ma se compito della Chiesa fosse quello di rendere migliore la vita alle persone viventi oggi, il suo ruolo non sarebbe diverso di quello di un'organizzazione umanitaria, di Amnesty international, di un'associazione di pronto soccorso. La Croce sarebbe solo Croce rossa. La scommessa decisiva di una fede è Dio e non migliorare le condizioni di vita dei presenti.Che nel nome della fede il cristiano si carichi anche di questo fardello è cosa buona e giusta, ma che la fede in Dio sia surrogata dalla motivazione sociale segna la fine della fede, e trasforma la fede in impegno sociale, la preghiera in aiuti umanitari. Il sottinteso è che conta di più salvare un uomo in mare che un'anima persa. So la risposta: salvando un uomo, salvo Gesù Cristo, in ogni uomo c'è Lui, far la carità è il modo migliore di testimoniare la fede in Dio. Ma a giudicare dall'attenzione, dalle parole e dagli atti di ogni giorno, sta avvenendo piuttosto qualcosa di diverso: Dio è sostituito dall'umanità, Cristo è sostituito dal povero, l'anima è sostituita dal corpo da sfamare, la redenzione ultraterrena è soppiantata dal riscatto sociale. E diviene irrilevante il rito, la liturgia, il simbolo, la preghiera, la fede. Ecco, la cosa che più sconcerta e che tanti avvertono, è la sostituzione. Al posto di Dio l'umanità. La cattedrale è il barcone. Ma ci vuole fede per compiere azioni solidali o basta l'altruismo, occorre la religione, l'immortalità dell'anima e Dio trascendente, o basta la rivoluzione e il socialismo umanitario?A volte la passione polemica mi porta a esondare nella critica e me ne scuso; non ho certezze, tantomeno sono depositario di verità, so che potrei sbagliarmi. E se oso criticare il Papa attuale lo faccio nel nome di Papi, teologi e santi che la pensavano diversamente da lui. Però per amor di verità non posso tacere quel che mi pare di vedere. Dubito della fede e me ne assumo il tormento; ma non riesco ad accettare l'idea che la Chiesa di Bergoglio anziché aiutarmi a dissipare i dubbi me li accresca, o addirittura me li faccia ritenere secondari, irrilevanti, rispetto all'urgenza di prestare soccorso umanitario.Tutto questo è reazionario, caro Augias? Non mi pare. A meno che consideri Dio il primo reazionario.
Il toro iconico di Wall Street a New York (iStock)
Democratici spaccati sul via libera alla ripresa delle attività Usa. E i mercati ringraziano. In evidenza Piazza Affari: + 2,28%.
Il più lungo shutdown della storia americana - oltre 40 giorni - si sta avviando a conclusione. O almeno così sembra. Domenica sera, il Senato statunitense ha approvato, con 60 voti a favore e 40 contrari, una mozione procedurale volta a spianare la strada a un accordo di compromesso che, se confermato, dovrebbe prorogare il finanziamento delle agenzie governative fino al 30 gennaio. A schierarsi con i repubblicani sono stati sette senatori dem e un indipendente affiliato all’Asinello. In base all’intesa, verranno riattivati vari programmi sociali (tra cui l’assistenza alimentare per le persone a basso reddito), saranno bloccati i licenziamenti del personale federale e saranno garantiti gli arretrati ai dipendenti che erano stati lasciati a casa a causa del congelamento delle agenzie governative. Resta tuttavia sul tavolo il nodo dei sussidi previsti ai sensi dell’Obamacare. L’accordo prevede infatti che se ne discuterà a dicembre, ma non garantisce che la loro estensione sarà approvata: un’estensione che, ricordiamolo, era considerata un punto cruciale per gran parte del Partito democratico.
2025-11-10
Indivia belga, l’insalata ideale nei mesi freddi per integrare acqua e fibre e combattere lo stress
iStock
In autunno e in inverno siamo portati (sbagliando) a bere di meno: questa verdura è ottima per idratarsi. E per chi ha l’intestino un po’ pigro è un toccasana.
Si chiama indivia belga, ma ormai potremmo conferirle la cittadinanza italiana onoraria visto che è una delle insalate immancabili nel banco del fresco del supermercato e presente 365 giorni su 365, essendo una verdura a foglie di stagione tutto l’anno. Il nome non è un non senso: è stata coltivata e commercializzata per la prima volta in Belgio, nel XIX secolo, partendo dalla cicoria di Magdeburgo. Per questo motivo è anche chiamata lattuga belga, radicchio belga oppure cicoria di Bruxelles, essendo Bruxelles in Belgio, oltre che cicoria witloof: witloof in fiammingo significa foglia bianca e tale specificazione fa riferimento al colore estremamente chiaro delle sue foglie, un giallino così delicato da sfociare nel bianco, dovuto a un procedimento che si chiama forzatura. Cos’è questa forzatura?
Zohran Mamdani (Ansa)
Nella religione musulmana, la «taqiyya» è una menzogna rivolta agli infedeli per conquistare il potere. Il neosindaco di New York ne ha fatto buon uso, associandosi al mondo Lgbt che, pur incompatibile col suo credo, mina dall’interno la società occidentale.
Le «promesse da marinaio» sono impegni che non vengono mantenuti. Il detto nasce dalle numerose promesse fatte da marinai ad altrettanto numerose donne: «Sì, certo, sei l’unica donna della mia vita; Sì, certo, ti sposo», salvo poi salire su una nave e sparire all’orizzonte. Ma anche promesse di infiniti Rosari, voti di castità, almeno di non bestemmiare, perlomeno non troppo, fatte durante uragani, tempeste e fortunali in cambio della salvezza, per essere subito dimenticate appena il mare si cheta. Anche le promesse elettorali fanno parte di questa categoria, per esempio le promesse con cui si diventa sindaco.
Ecco #DimmiLaVerità del 10 novembre 2025. Il deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo ci parla del progetto del Ponte sullo Stretto e di elezioni regionali.






