2019-11-03
Allarme Buddha blues. La cannabis sintetica si svapa e trasforma gli studenti in zombie
Si usa con le sigarette elettroniche e causa paralisi, tachicardia, paranoia. Dalla Francia si sta diffondendo in tutta Europa.«Svapano» il Buddha blues, un cannabinoide sintetico che può contenere una sostanza equivalente a una concentrazione del 95% di tetraidrocannabinolo (Thc), il più importante principio attivo responsabile degli effetti psicotropi associati alla cannabis sativa. Causa paralisi, tachicardia, paranoia, purtroppo piace tanto agli studenti francesi che secondo Le Figaro hanno iniziato a conoscerlo nel 2014. Adesso però è allarme, dopo che 17 giovani di sette scuole superiori del dipartimento del Calvados, in Normandia, sono finiti in ospedale gravemente intossicati per aver fumato sigarette elettroniche con fiale del pericoloso liquido blu. Lo acquistano sul mercato nero online tramite il deep Web, dove il 5f-Akb48 (questa la formula chimica dello psicoattivo) viene venduto a 20 dollari al grammo o in confezioni già diluite, a poche decine di euro. Prodotto principalmente nei laboratori clandestini cinesi e, in misura minore, in India, questo farmaco può essere confezionato in Europa. Inodore, ti arriva a casa senza problemi di spedizione. In Francia è illegale da un paio d'anni. I giovani che ne fanno uso cercano gli effetti della cannabis, ma le conseguenze «sono molto più pericolose», ha spiegato Gregory Lange, dell'Associazione nazionale francese di prevenzione dell'alcolismo e della dipendenza.Inalato il Buddha blues, chiamato anche K2 o Spice, può avere effetti devastanti. Dalla sensazione di rilassamento si passa rapidamente all'euforia, spesso seguita da panico, delirio, allucinazioni, a conferma che potrebbe contenere altri derivati molecolari potenzialmente ancora più pericolosi. Chi l'ha provato racconta che l'effetto è istantaneo e «poi ti senti uno zombie». Non a caso, la droga viene indicata anche con l'acronimo Ptc che sta per «pète ton crâne», «ti scoppia la testa». Gli stessi venditori consigliano di non fumarla più di tre volte di seguito. Sul sito Wedinos.org, che offre informazioni sulle nuove droghe, spiegano che viene spacciato come «preparato a base di erbe» anche se è totalmente sintetico e «contrassegnato come non destinato al consumo umano». Avvertono: «Siate molto cauti nell'utilizzare tali composti nelle pipe ad acqua o nelle sigarette elettroniche: è più difficile regolare l'assunzione ed è facile prenderne troppo». Gli studenti francesi che inalano Buddha blues non sono ancora molti, rispetto al 40% dei diciassettenni che consumano regolarmente cannabis, ma la non conoscenza di tutti gli effetti collaterali del cannabinoide sintetico sta preoccupando le autorità sanitarie. Il problema non è solo francese. A inizio ottobre, 26 persone sono morte negli Stati Uniti dopo aver usato sigarette elettroniche, per lo più contenenti liquidi infusi con cannabis. In Europa si sono registrati già decessi per «svapo» di Ptc. Dati sul consumo in Italia non si conoscono e «dello stesso Buddha blues se ne sa pochissimo», commenta Giovanni Serpelloni, che è stato a capo del dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio. L'acquisto su Internet ne aumenta la pericolosità. «Sicuramente esalterà gli effetti della cannabis che sono già terribili per conto loro», afferma Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. «Le percentuali di tetraidrocannabinolo, responsabile dell'intossicazione, oggi sono sempre più elevate nei preparati a base di cannabis. I prodotti sintetici, poi, sono puri, potentissimi. Bisogna stare alla larga da queste sostanze chimiche». Garattini condanna anche le sigarette elettroniche, non solo perché il loro utilizzato è stato associato a gravi malattie polmonari (1.299 i casi segnalati negli Stati Uniti), ma anche perché «non riducono gli effetti cardiovascolari della nicotina, anzi. Se ne assume molto di più che con le sigarette». Il professore fa notare «che non c'è controllo delle fiale che vengono messe all'interno dei dispositivi. Non si sa quali sostanze ci siano, anche gli aromi aggiunti per dare sapore non sappiamo a lungo termine cosa provocheranno ai polmoni. Immaginiamoci che cosa possono causare “svapi" con cannabinoidi sintetici superpotenziati».