2019-03-07
Acea porta a casa 270 milioni di utili
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Il 2018 è stato l'anno migliore di sempre per Acea: la società partecipata al 51% dal comune di Roma che si occupa di servizi idrici ed energetici ha chiuso il bilancio con una crescita dell'utile del 50%, un ebitda in rialzo dell'11% e ricavi netti consolidati in aumento dell'8%. Una serie di numeri positivi che permette alla spa guidata dall'ad, Stefano Donnarumma, di essere «in largo anticipo sulle tappe fissate dal piano industriale». Acea ha chiuso il 2018 con un risultato netto del gruppo pari a 271 milioni di euro, in crescita del 50% rispetto al 2017. Crescita a doppia cifra anche per i margini: l'ebitda è salito a 933 milioni di euro (+11%) e l'ebit a 479 milioni (+33%). I ricavi netti consolidati ammontano a 3,028 miliardi, in crescita dell'8%. Per il 2019 la società prevede risultati ulteriormente positivi: l'ebitda è visto in aumento di una percentuale compresa tra il 5% e il 6% rispetto al 2018 e gli investimenti sono previsti in crescita di oltre il 10% rispetto allo scorso anno. Il cda proporrà inoltre all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,71 euro per azione (+12% rispetto al 2017) che sarà messo in pagamento a partire dal 26 giugno 2019, con stacco della cedola il 24 giugno e record date il 25 giugno. A fronte dei risultati migliori delle attese, Acea ha inoltre fatto sapere che "è sempre ferma la volontà del gruppo di realizzare importanti investimenti in infrastrutture che, senza incidere sulla solidità della struttura finanziaria, abbiano un immediato impatto positivo sulle performance, sull'ebitda e sui processi di fatturazione e incasso". Per Stefano Donnarumma quello appena concluso è stato «un anno importante per Acea. Un anno di svolta, soprattutto a livello industriale. La forte spinta impressa dalle aree operative, che si sono sempre mosse seguendo i valori dell'innovazione, dell'evoluzione tecnologica e della sostenibilità, ha infatti permesso di rivedere più volte al rialzo, nel corso del 2018, la guidance e ha consentito al gruppo di chiudere un bilancio nettamente positivo». Inoltre, ha aggiunto l'ad, il netto incremento dei risultati economici e finanziari e anche il forte miglioramento registrato nella qualità del servizio verso i clienti ci impongono di presentare a breve un sostanziale aggiornamento del piano industriale, con obiettivi ancora più sfidanti».Tra le questioni più urgenti c'è senza dubbio il problema degli approvvigionamenti idrici per la città di Roma, a proposito del quale Donnarumma ha fatto sapere che «resta sempre la ferma volontà dell'azienda di portare avanti, in armonia con le comunità locali, tutti i passaggi necessari per la realizzazione della seconda linea dell'acquedotto del Peschiera, attesa da decenni, che metterà in sicurezza il fabbisogno idrico della Capitale almeno per i prossimi cento anni». L'ad di Acea ha poi parlato anche della legge sulla gestione dell'acqua proposta dal Movimento 5Stelle, il cui iter in Parlamento dovrebbe partire il 25 marzo. Per Donnarumma la nuova normativa dovrà rispettare la durata delle concessioni esistenti fino alla scadenza; inoltre, ha spiegato il manager, «il dibattito non potrà che portare alla ragionevolezza sulla copertura degli investimenti in tariffa». L'ad di Acea ha ricordato infatti che «sono necessari investimenti miliardari e pensare di caricare lo Stato di questi costi è molto difficile».