2019-09-06
A Torino grillini e Pd uniti per sostenere il gruppo del guru Foti
Fratelli d'Italia denuncia: la Regione (nell'era di Sergio Chiamparino) e il Comune di Chiara Appendino hanno appoggiato Hansel e Gretel.«Esiste un Partito di Bibbiano? Sicuramente esiste un sistema Bibbiano che, anche in Piemonte e senza alcuna indagine avviata dalle Procure piemontesi, approfitta di patrocini pubblici concessi da Pd e Movimento 5 stelle per svolgere attività remunerativa, di tipo formativo e terapeutico». A parlare è Maurizio Marrone, consigliere regionale piemontese di Fratelli d'Italia. Ora che la nuova giunta guidata da Alberto Cirio, si è insediata in Regione, i partiti di centrodestra hanno deciso di indagare a fondo sui legami fra le amministrazioni pubbliche e il centro Hansel e Gretel fondato da Claudio Foti. E quello che emerge non è molto confortante. «Abbiamo scoperto», dice Marrone, «che c'è stato un rapporto costante tra il Comune di Torino, la Regione Piemonte e Hansel e Gretel. Il Comune ha patrocinato soprattutto eventi riguardanti la formazione, mentre la Regione ha concesso gratuitamente sedi pubbliche per lo svolgimento di corsi rivolti ai servizi sociali, con costi di partecipazione piuttosto alti, che garantivano anche crediti formativi». Un esempio? La tre giorni che si è svolta tra il 14 e il 16 febbraio del 2019, in occasione del trentennale di Hansel e Gretel. Ha avuto il Patrocinio del Comune di Torino concesso dalla giunta guidata da Chiara Appendino (Movimento 5 stelle). Il tutto si è svolto nella sala convegni Atc di proprietà della Regione Piemonte, all'epoca guidata da Sergio Chiamparino (Pd). Tale sale è stata concessa gratuitamente, spiegano da Fratelli d'Italia, «invece che al costo di 2.250 euro da listino». A ogni partecipante all'evento, per altro, sono stati richiesti 75 euro più Iva. Il motivo per cui degli enti pubblici debbano cedere gratuitamente una sala a un'associazione privata che per di più si fa pagare per i corsi è tutto da chiarire. Un altro convegno che gode del patrocinio del Comune e della Regione è quello intitolato «L'educazione sessuale che non c'è. L'abuso sessuale che non c'è e il mancato ascolto dei bambini». Si è svolto a Torino il 30 e 31 marzo del 2017, e ha visto la partecipazione di Claudio Foti, Nadia Bolognini, Federica Anghinolfi e Francesco Monopoli, tutti indagati nell'inchiesta «Angeli e demoni».Più che di «partito di Bibbiano», dunque, dovremmo parlare di «inciucio di Bibbiano», perché i 5 stelle sembra proprio che abbiano fatto la loro parte nel sostegno ad Hansel e Gretel. Che qualche abboccamento ci fosse stato era già emerso alla fine di giugno. Salto fuori, infatti, che il Movimento 5 Stelle Piemonte, il 24 maggio 2019, aveva inserito il Centro studi Hansel e Gretel nella lista delle Onlus beneficiarie di un assegno di 195.000 euro. Quando questa storia uscì sui giornali, i pentastellati del Piemonte si affrettarono a chiedere indietro i denari, e sembrava che i rapporti tra il giro di Foti e il Movimento fossero finiti lì. E invece adesso si scopre che le cose stavano in maniera un poco diversa. Certo, i 5 stelle non hanno sponsorizzato Hansel e Gretel con la stessa foga dimostrata dal Pd, però si può dire che il Comune di Torino guidato da Chiara Appendino abbia dato il suo bel contributo alla causa. Questo, tuttavia, è soltanto un problema politico. I guai veri potrebbero emergere da un esame approfondito del sistema di gestione dei minorenni. Fratelli d'Italia, infatti, chiede un approfondimento anche a questo riguardo. Come spiega il consigliere Marrone, «Hansel e Gretel, in un documento risalente al 2016 e pubblicato sul suo sito, si vanta di aver trattato molti bambini in Piemonte. Complessivamente i casi affrontati dai diversi servizi di Hansel e Gretel nel periodo 2011- 2015 sono stati 463: 252 bambini e 211 adolescenti». Il fatto è che, come spiegano Foti e i suoi, circa il 70% di questi bambini e adolescenti «possono essere categorizzati come interventi terapeutici centrati sul trauma». Significa che la stragrande maggioranza di questi minori è stata considerata vittima di una qualche forma di maltrattamento. «Ci chiediamo, visto quello che è successo a Bibbiano e visti i metodi che venivano utilizzati lì», dice Marrone, «se non ci siano casi analoghi anche in Piemonte». Non fa una grinza: i giudici di Reggio Emilia spiegano che i metodi di Hansel e Gretel sono estremamente invasivi nella vita di bimbi e ragazzi. È facile pensare che anche in Piemonte si utilizzassero analoghe modalità di intervento, dunque chissà che non spuntino anche lì abusi inesistenti e affidi ingiustificati. Anche per questo Fratelli d'Italia lancia un appello alle famiglie che ritengono di aver subito abusi: «Ci contattino. Seguiremo la questione a livello regionale e la porteremo anche in Parlamento, se ne occuperà Augusta Montaruli che porterà i casi alla commissione che indaga sul Forteto. Qui in Regione, invece, non faremo una commissione speciale, perché vogliamo evitare che la presidenza finisca a Pd o 5 stelle, dunque sarà una commissione permanente a occuparsi delle indagini». Tra gli altri obiettivi di Fratelli d'Italia c'è quello di sospendere le «linee guida in materia di segnalazione e la presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento ai danni di minori». Sono state approvate il 20 marzo scorso dalla giunta Chiamparino ormai a fine giostra, e dovrebbero andare a regime entro il marzo prossimo. Tali linee guida sono state elaborate in collaborazione con il Cismai, e secondo Fratelli d'Italia sono più che discutibili. «Notiamo che tra Hansel e Gretel e Cismai ci sono ancora legami», dice Marrone, «e comunque ci sembra proprio che queste linee guida siano intrise dell'ideologia espressa da Hansel e Gretel». Meglio indagare a fondo, allora. E ad approfondire devono essere per forza i partiti di destra. I 5 stelle, a quanto pare, sulla questione affidi - almeno a livello nazionale - hanno già fatto marcia indietro. Chissà, forse temono di scoprire i propri scheletri nell'armadio.
La Guerra in Ucraina, il disarmo di Hamas e le persone che scompaiono durante i conflitti.
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 23 ottobre con Carlo Cambi