A Roma affisso il più grande manifesto contro aborto

A Roma affisso il più grande manifesto contro aborto

Questa mattina, a Roma in via Tiburtina, è stato affisso il più grande manifesto pro life d'Italia (250 metri quadri), che ha come protagonista Michelino a 11 settimane dal concepimento e lo slogan: «Cara Greta se vuoi salvare il pianeta, salviamo i cuccioli d'uomo. #Scelgolavita». A spiegare il cartellone dell'associazione Pro Vita e Famiglia sono direttamente Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente anche del Congresso mondiale delle famiglie, sottolineando come l'affissione arrivi poco dopo la vittoria di Pro Vita davanti al Tar in merito ai manifesti anti-aborto che il sindaco di Magione aveva fatto rimuovere con delle assurde motivazioni e in violazione dell'articolo 21 della Costituzione. «Noi scegliamo Michelino, ci battiamo per la vita di tutti, senza discriminazioni in base all'età o alla fase di sviluppo. Non ci fermeranno» hanno concluso Brandi e Coghe che saranno presenti all'appuntamento del mondo pro life del 18 maggio, la Marcia per la Vita, che partirà da Piazza della Repubblica alle ore 14.

Riparte la litania catastrofista di Ocse & C.
Ansa
Gli obiettivi imposti sono rifiutati perché deleteri e insostenibili. Farebbero meglio a seguire i consigli di Bill Gates.

L’appuntamento è fisso e il corollario di allarmi sulla imminente fine del mondo arriva puntuale. Alla vigilia della Cop30 - la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà a Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre - il fronte allarmista globale ha rinnovato il coro catastrofico con la pubblicazione di due rapporti cruciali. L’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) ha diffuso il suo State of the Global Climate Update 2025, mentre l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ha pubblicato il suo Climate Action Monitor 2025.

Dimmi La Verità | Giovanni Maiorano (Fdi): «Una proposta di legge a tutela delle forze dell'ordine»

Ecco #DimmiLaVerità del 7 novembre 2025. Il deputato di Fdi Giovanni Maiorano illustra una proposta di legge a tutela delle forze dell'ordine.

Fontana: «Ghe sem». La Lombardia al centro della sfida olimpica

Il governatore: «Milano-Cortina 2026 sarà un laboratorio di metodo. Dalle Olimpiadi eredità durature per i territori».

«Ci siamo. Anzi, ghe sem, come si dice da queste parti». Con queste parole il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha aperto l’evento La Lombardia al centro della sfida olimpica, organizzato oggi a Palazzo Lombardia per fare il punto sulla corsa verso i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026.

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La Lega: «In pandemia l’Oms pensava ai soldi»
Francesco Zambon (Getty Images)
Audito dalla commissione Covid Zambon, ex funzionario dell’agenzia Onu. Dalle email prodotte emerge come il suo rapporto, critico sulle misure italiane, sia stato censurato per volontà politica, onde evitare di perdere fondi per la sede veneziana dell’Organizzazione.

Riavvolgere il nastro e rivedere il film della pandemia a ritroso può essere molto doloroso. Soprattutto se si passano al setaccio i documenti esplosivi portati ieri in commissione Covid da Francesco Zambon, oggi dirigente medico e, ai tempi tragici della pandemia, ufficiale tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Di tutte le clamorose notizie diffusamente documentate in audizione, ne balzano agli occhi due: la prima è che, mentre gli italiani morivano in casa con il paracetamolo o negli ospedali nonostante i ventilatori, il governo dell’epoca guidato da Giuseppe Conte (M5s) e il ministro della salute Roberto Speranza (Pd) trovavano il tempo di preoccuparsi che la reputazione del governo, messa in cattiva luce da un rapporto redatto da Zambon, non venisse offuscata, al punto che ne ottennero il ritiro. La seconda terribile evidenza è che la priorità dell’Oms in pandemia sembrava proprio quella di garantirsi i finanziamenti.

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