2021-01-03
A Londra chiudono le elementari
Boris Johnson (Chris J Ratcliffe/Getty Images)
La variante inglese dilaga: «Più minori in corsia». Rimandata un'altra gara in Premier. Arriva l'ok alla seconda dose d'immunizzante anche se di marca diversa dalla prima.Con una giravolta repentina, il governo britannico di Boris Johnson ha deciso di chiudere tutte le scuole elementari di Londra fino almeno al 18 gennaio a causa dei numeri preoccupanti sulla diffusione del Covid-19 nella capitale. Oggi non si giocherà la partita di campionato tra Burnley e Fulham (squadra dell'omonimo quartiere londinese: è il secondo rinvio in pochi giorni per il Fulham, a causa di «un'ulteriore crescita di positività al Covid-19», come si legge in un comunicato della società.La stretta sulle scuole annunciata dal ministro dell'Istruzione, Gavin Williamson, è stata definita dai suoi detrattori un'«imbarazzante inversione a U» rispetto alla decisione precedente di tenere chiuse fino al 18 solo le scuole delle aree più a rischio. «Finalmente il governo ha fatto una cosa sensata», ha commentato il sindaco di Londra, Sadiq Khan. Ma non basta, secondo la National education union, il principale sindacato degli insegnanti britannico, che ieri mattina si è riunito e ha chiesto al governo la chiusura di tutte le scuole d'Inghilterra. La segretaria Mary Bousted ha invitato l'esecutivo ad applicare anche in Inghilterra il modello adottato in Scozia, Galles e Irlanda del Nord, prima che l'infezione vada «fuori controllo». «Se si consente che le condizioni peggiorino», ha dichiarato, «alla fine si dovrà chiudere più a lungo».In ciascuno degli ultimi 4 giorni, i contagi giornalieri nel Regno Unito sono stati intorno ai 50.000. Ma a destare grande preoccupazione sono i ricoveri di minori a Londra. A lanciare l'allarme è la capo infermiera del King's College Hospital, Laura Duffel. «Nella prima ondata i minori erano colpiti in maniera minima, ora ne abbiamo un intero reparto», ha dichiarato alla Bbc, aggiungendo che altri colleghi le hanno riferito di situazioni simili in altri ospedali della capitale britannica. Le sue dichiarazioni hanno suscitato le reazioni degli esperti: Damian Roland, consulente di medicina d'urgenza pediatrica e professore associato all'Università di Leicester, ha accusato su Twitter la Bbc di «cattiva informazione», sottolineando che «non stiamo assistendo a un'ondata nazionale di Covid-19 nei bambini».Per garantire lo scudo immunitario a più persone possibili, in un momento in cui il Paese è alle prese con una variante più contagiosa, che ha fatto impennare il numero dei nuovi casi, il governo britannico ha deciso due mosse. La prima: consentire alle persone di ricevere delle dosi di diversi vaccini contro il Covid-19, qualora la dose del medesimo vaccino applicato la prima volta dovesse risultare esaurita (una scelta in controtendenza rispetto alle altre strategie a livello globale). La seconda: distanziare le due dosi del vaccino, aspettando fino a 12 settimane tra le somministrazioni.Intanto, in attesa che l'Agenzia europea del farmaco si esprima sul vaccino sviluppato dall'Università di Oxford e dalla società farmaceutica anglosvedese AstraZeneca, il Regno Unito ha deciso di raddoppiare la distribuzione portandola a 2 milioni di dosi a settimana entro metà gennaio.
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