A&A, ex intoccabili come le toghe che li coccolavano

A&A, ex intoccabili come le toghe che li coccolavano

Per anni, nelle procure italiane ci sono stati due intoccabili. Per quante ne combinassero, per quante balle sparassero, per quanto i loro propositi fossero loschi, nessuno - e ribadisco, nessuno - ha avuto il coraggio, la voglia o il potere di fermarli. Così Vincenzo Armanna e Piero Amara, il primo ex funzionario dell'Eni licenziato dall'azienda petrolifera (come prima era stato licenziato dalle Ferrovie), il secondo ex avvocato del cane a sei zampe, anch'egli a un certo punto messo alla porta dai vertici del gruppo, hanno potuto agire indisturbati, diventando in pratica «collaboratori di giustizia», coccolati e ascoltati come oracoli dai pm di diversi uffici giudiziari d'Italia.

Dopo gli screzi con Bergoglio Leone prova a recuperare l’amicizia tra Chiesa ed ebrei
Papa Leone XIV (Ansa)
Prevost scrive a Di Segni: «Rafforziamo il nostro dialogo». Pizzaballa: «Un viaggio in Terra Santa è tra le priorità». Aria nuova pure nella gestione della diocesi di Roma.
La Procura accusa l’Ilva ma già nel primo verbale si chiedeva il via libera per l'intervento
Getty Images

Quanta confusione attorno all’Ilva. La richiesta di colaggio dei fusi da parte di Acciaierie d’Italia è stata formulata fin dalla prima istanza, in sede di esecuzione del sequestro dell’Altoforno 1 colpito da un incendio nella notte tra il 7 e l’8 maggio scorsi.

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I riformisti del Pd non votano al referendum del Pd
Il presidente del Copasir, Lorenzo Guerini (Ansa)

La sfida alla segretaria Pd Elly Schlein è lanciata da dentro il partito: «La condizione del lavoro in Italia passa dal futuro, non da una sterile resa dei conti col passato». Gli ex renziani del Nazareno si smarcano dalla segreteria perché non ci stanno a sconfessare il Jobs Act e così, in una lettera a Repubblica, hanno annunciato che l’8 e 9 giugno voteranno a favore solo dei referendum abrogativi sulla cittadinanza e sugli appalti, astenendosi sugli altri quesiti che riguardano il Jobs Act.

Per la sinistra il voto è un dovere «sacro» soltanto se fa comodo
Elly Schlein (Ansa)
Delirio per l’invito all’astensione, ma la soglia è prevista dalla Carta. Come la libertà d’espressione, cara ai progressisti.
Le Firme

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