Il gruppo estremista si spacca sulla proposta di Donald Trump, coi falchi contrari alla resa. Per i miliziani, inoltre, radunare e consegnare gli ostaggi in pochi giorni è impossibile.
Il movimento jihadista prende altro tempo per una risposta definitiva al piano di Donald Trump, ma filtrano alcune controproposte Il gruppo sarebbe spaccato tra un’ala aperta al dialogo e una intransigente. Donald e Netanyahu discutono ancora di Iran.
L’esercito israeliano ha comunicato l’inizio dei preparativi per lo spostamento forzato dei palestinesi dalle «zone di combattimento» situate nel Sud della città a partire da oggi. Hamas apre a un compromesso per un «accordo parziale» su ostaggi e cessate il fuoco.
Miliziani disposti a firmare la tregua e rilasciare parte degli ostaggi in cambio della garanzia di non essere eliminati dal Mossad. Tra le clausole, pure la gestione degli aiuti umanitari a Gaza. Usa e Israele contrari. Prossimi colloqui tra Stati Uniti e Iran a Oslo.
Esporre la bandiera palestinese dai balconi non significa preoccuparsi per la sorte dei bambini della Striscia, ma schierarsi con chi vuole distruggere Israele. È questo il gioco dei terroristi: usare le vittime civili per rinfocolare l’antisemitismo latente.