2018-10-28
«No alle liste di volumi sgraditi»
Gentile direttore, in qualità di presidente e a nome dell'Associazione italiana editori sento il dovere di esprimere stupore e sconcerto a fronte della pubblicazione sulla Verità della rubrica Scovato dai lettori, dedicata alla segnalazione dei libri di testo definiti «politicamente distorti». Noi, editori italiani, (...)(...) non possiamo accettare censure alla libertà di espressione. La libertà di opinione e di pensiero, la libertà di edizione e di stampa, valori costituzionali della democrazia, affermati e tutelati nella nostra Carta costituzionale, sono i principi cardine a cui si ispira e attiene la nostra Associazione. La lettura, i libri - e come lei, direttore, certamente condivide, i liberi giornali - sono sempre un valore e come tali non possono essere censurati in alcun modo.La libertà di pensiero e il civile confronto sono alla base del dibattito democratico e della libera circolazione delle idee. Tutto ciò è incompatibile con lo stilare liste che mettono all'indice i libri, a maggior ragione se si tratta di testi dedicati al mondo della scuola e ai ragazzi, la cui libertà di accedere al confronto delle idee, di conoscere ed esplorare il mondo, non può e non deve mai essere compressa o limitata ma chiede, al contrario, di essere costantemente tutelata come un bene prezioso.