2023-03-01
Zelensky bombarda la Russia con i droni. Uno sfiora Mosca
L’offensiva di Vladimir Putin si concentra nel Donetsk. Manfred Weber (Ppe) apre agli acquisti congiunti di armamenti dell’Ue per rifornire Kiev.Momenti di altissima tensione ieri in Russia: un attacco ucraino con droni ha infatti colpito una raffineria del colosso petrolifero Rosneft a Tuapse, nella regione di Krasnodar. L’impianto ha preso fuoco. Secondo una nota dal ministero della Difesa di Mosca, nella notte tra ieri e l’altro ieri sono stati abbattuti nel sud della Russia altri due droni ucraini che cercavano di attaccare infrastrutture civili nella regione di Krasnodar e nella Repubblica di Adighezia.Un ulteriore drone si è schiantato al suolo nel distretto di Kolomna, a circa 100 km da Mosca. Il velivolo avrebbe avuto come obiettivo una infrastruttura civile, che non è stata danneggiata. «È accaduto vicino al villaggio di Gubastovo», ha dichiarato il governatore Andrey Vorobyov su Telegram, «i servizi russi si stanno occupando dell’accaduto e gli abitanti non devono temere per la loro sicurezza». Non è stato precisato se il drone sia stato abbattuto oppure sia precipitato per altre cause. Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto ai servizi di sicurezza interni, la Fsb, di sorvegliare il confine con l’Ucraina per sventare le azioni di gruppi di sabotatori. Putin, a quanto riferisce la Tass, ha chiesto di continuare a neutralizzare le attività di chi cerca di dividere la Russia. I servizi, ha aggiunto, devono essere vigili per sventare i tentativi della «feccia» che cerca di provocare divisioni interne usando le armi del «separatismo, del nazionalismo, del neonazismo e della xenofobia».Alta tensione anche a San Pietroburgo, dove ieri mattina i servizi di emergenza hanno avvertito che lo spazio aereo sulla città era stato chiuso per un raggio di 200 chilometri a causa di un oggetto volante non identificato. Per più di un’ora nessun aereo è decollato o atterrato da San Pietroburgo». Il ministero della Difesa, quando la situazione è tornata alla normalità, ha comunicato che si è trattato solo di una esercitazione, con il decollo di caccia per identificare e intercettare un obiettivo fittizio. Il Cremlino ha reso noto, attraverso il portavoce Dmitry Peskov, che Putin era «pienamente informato» su quanto avvenuto a San Pietroburgo. Resta il giallo su un episodio che ha messo in allarme tutte le leadership mondiali.Intanto, è sempre Bakhmut, città del Donetsk, il punto più caldo della guerra sul campo: «La situazione intorno a Bakhmut è estremamente tesa», ha scritto sui social il comandante delle forze di terra ucraine Oleksandr Syrskyi, «nonostante abbia subito perdite significative, il nemico ha inviato le sue unità d’assalto del gruppo Wagner per cercare di sfondare le difese delle nostre truppe e circondare la città». Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, uno dei protagonisti più incendiari, dal punto di vista delle dichiarazioni, di questa guerra, ieri si è portato avanti con il lavoro: «La cosa importante adesso», ha detto Stoltenberg, «è sostenere l’Ucraina, nessuno può sapere quando finirà la guerra. Ma quando terminerà dobbiamo garantire che una situazione di questo tipo non si ripeta mai più. Quindi dovremo rafforzare le difese dell’Ucraina per impedire che la Russia non possa invaderla nuovamente». Toni sempre più alti anche da Mosca: «Nel momento in cui la Nato», ha detto Peskov a Izvestia, «è diventata di fatto un partecipante al conflitto in Ucraina, la situazione è cambiata. Ora la Nato agisce come un unico blocco non più come nostri avversari, ma come nemici».A questo proposito, ieri Politico.ue ha riportato una dichiarazione del capogruppo del Ppe al Parlamento europeo, il tedesco Manfred Weber, relativa all’idea che l’Unione europea possa effettuare acquisti congiunti di armi da destinare poi a Kiev: «Se facciamo acquisti congiunti di beni militari in Europa», ha detto Weber, «l’Ucraina dovrebbe essere la prima a beneficiarne». Per ora è solo di una ipotesi che il viceministro degli esteri, Edmondo Cirielli, di Fdi, ha commentato così alla Verità: «Su questi temi strategici noi siamo sempre per un ragionamento condiviso».Intanto Putin ha firmato e promulgato la legge che prevede la sospensione da parte della Russia del New Start, l’ultimo trattato bilaterale con gli Usa sulla limitazione delle armi nucleari. Ieri Vladimir Solovyev, giornalista della tv russa, milionario e amico di Putin, ha attaccato duramente l’Italia, facendo riferimento alla campagna italiana del generale Aleksandr Vasilevic Suvorov, che tra l’aprile e il settembre 1799, alla guida capo dell’armata russo-austriaca, sconfisse l’esercito francese costringendolo a lasciare Milano. «Se parliamo seriamente», ha detto Solovyev, «allora lasciateli tremare, i bastardi. Poi ci sarà un’altra traversata delle Alpi, se è necessario. Pensate al monumento a Suvorov, e chissà se a Milano si ricordano come baciavano le mani dei soldati russi. Se fate i maleducati con noi, voi bastardi, dovete tremare. I russi partono piano, ma poi vanno veloce».Cresce la tensione in Moldavia, dove la polizia si è scontrata con centinaia di manifestanti del partito filorusso Sor che cercavano di fare irruzione nella sede del governo. Diverse persone sono state arrestate. Dopo gli scontri una parte del corteo si è diretta presso il municipio di Chisinau, la capitale moldava. E sempre ieri, dalla relazione annuale della nostra intelligence presentata dai vertici dei nostri servizi, è emerso che la Russia si prepara ad una guerra lunga in Ucraina, con un apparato militare che raggiungerà un milione e mezzo di unità, e continuerà a lanciare anche attacchi cyber e campagne di disinformazione contro i paesi che sostengono Kiev.