2023-12-11
Zanotelli difende Med che in chat lo accusa
L’ex no global &C. sul missionario: «Non mi è mai piaciuto». «È un estremista».«In questi giorni stiamo assistendo a un vero e proprio dossieraggio nei confronti della Ong Mediterranea, con articoli contenenti la trascrizione di conversazioni telefoniche non pubblicabili. Il taglia e cuci delle conversazioni telefoniche serve a minare l’attività della Ong, in particolare il finanziamento da parte della Chiesa». Padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano organizzatore dei «digiuni di giustizia», dei sit-in per denunciare politiche migratorie «razziste», con un funambolico trasformismo arriva in soccorso dell’ex tuta bianca Luca Casarini e della sua ciurma. Zanotelli attacca l’inchiesta della Verità: «Una vera gogna mediatica, un vigliacco attacco verso operatori delle navi salvavita come don Mattia Ferrari, Casarini, con il solo obiettivo di impedire l’aiuto economico da parte della Chiesa alle Ong». Ma, mentre padre Zanotelli ora si schiera a difesa di Mediterranea, dei Casarini boys e della Chiesa, dalla cloaca delle chat dell’inchiesta di Ragusa emergono i rigurgiti che gli hanno dedicato i protagonisti dell’indagine e che ricordano quando, nel 2020, ad attaccare la Cei c’era proprio lui. Il 27 agosto 2020, per esempio, dopo l’ennesimo naufragio in mare con decine di morti, Beppe Caccia scrive nella chat di gruppo: «Buongiorno, l’appello di Nigrizia (la rivista diretta da Padre Zanotelli, ndr) è uscito, continua a esserci lo sgradevole riferimento al “popolo ebreo” («le vostre mani grondano sangue» tuonava il profeta Isaia ai capi del popolo ebreo responsabili dei crimini contro i più indifesi, era scritto nel documento che Nigrizia chiedeva di sostenere, ndr) e hanno cambiato l’attacco alla Chiesa italiana in attacco alla Cei. Secondo me comunque così non è firmabile da Mediterranea. È il solito estremismo verbale di Zanotelli, ma mai che avesse mosso un dito per noi». Casarini chiede spiegazioni: «Beppe, ma ti riferisci al nominare il popolo ebreo da Isaia, o al fatto che attacca la Cei? Mi pare un appello un po’ generico di certo, ma non ho capito il punto politico di dissenso. Su cosa in particolare secondo te? Non amo Zanotelli, da sempre, ma non vorrei che risultasse più evidente l’assenza che la presenza». E anche Padre boat, don Mattia, è sulla stessa linea: «In generale è il solito appello di Nigrizia, che usa estremismo verbale ma poi alla fine di concreto non ottiene nulla». Poi valuta: «Io sono indeciso. [...] È generico e potrebbe forse essere un po’ pericoloso per noi firmare un appello che attacca la Cei proprio nel momento in cui i vescovi italiani iniziano a finanziarci in modo decisivo».
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