2021-01-11
La voglia di distruggere la donna del nemico
Esiste una violenza carnale che serve ad appagare non l'appetito sessuale, ma l'odio etnico. Ecco perché l'invasione da parte di grandi masse di maschi è una tragedia per qualunque popolazione femminile. Vale per le guerre come per l'immigrazione.Sono figlie dell'Illuminismo l'incapacità di fermare il genocidio, l'incapacità di osteggiare lo stupro etnico: perché dove non c'è l'eternità, l'etica sparisce, ha ragione Dostoevskij. Il cristianesimo non è stato un innesto genetico. L'umanità è rimasta quella che era, e l'umanità europea è particolarmente violenta: romani a Sud e barbari a Nord. Il cristianesimo però ha formato un'etica. Quando il cristianesimo è stato sospeso nelle due terrificanti religioni anche del XX secolo, comunismo e nazismo, la ferocia è riesplosa, e lo stupro è ritornato come ufficiale arma di guerra.Gli stupri all'interno di una società sono vietati. Questa è la base del patto sociale. I greci non stuprano le donne greche, ma sottopongono a violenza le troiane dopo che Troia è caduta. L'ingresso di grosse masse di maschi estranei in una società può essere un problema se queste persone fanno parte di un'altra società, perché non riconoscono il patto sociale, perché non hanno il controllo sociale, il timore della disapprovazione di amici e parenti che sono altrove. In Europa quasi metà degli stupri commessi sono commessi da maschi estranei alla civiltà europea, che sono meno del 10% della popolazione. La presenza di maschi europei in terra d'Africa al tempo del colonialismo aumentò gli stupri perché non riconoscevano patto sociale con gli africani.Lo spostamento delle popolazioni, in particolare di popolazioni solamente maschili, è una tragedia per le donne. La guerra con il passaggio di eserciti è una tragedia per le donne. Il colonialismo europeo è stato una tragedia per le donne africane. L'immigrazione incontrollata di maschi africani senza documenti e senza la dignità e la stanchezza che dà un lavoro è una tragedia per le donne europee. Chi nega questa verità o è un idiota o sta mentendo. La nazione con più stupri in Europa è la Svezia.Come fa notare lo scrittore Laurent Obertone nel libro La France orange mécanique, mai tradotto in italiano benché altissimo nelle classifiche per quasi un anno in Francia, lo stupro da parte di persone immigrate o nate in Francia di seconda o terza generazione non è solo particolarmente frequente, ma anche particolarmente violento. Lo stupro etnico non vuole il possesso della donna, non vuole ricavare piacere dal corpo della donna, vuole la distruzione della donna in quanto femmina del nemico. Nel libro è riportato un caso di una giovane donna che un francese di origine africana già di seconda generazione scaraventa giù da una terrazza così da causarle una frattura della colonna vertebrale. L'uomo ha stuprato una donna quindi che aveva appena subito una frattura della colonna vertebrale, col viso sfigurato dal dolore. Solo grazie a un enorme quantitativo di odio si può riuscire a compiere un atto di una simile brutalità.Analogo il caso della giovane imprenditrice di origine etiope Agitu Gudeta, uccisa a martellate in Trentino da un uomo che l'ha stuprata mentre era agonizzante. Ha confessato l'omicidio un suo dipendente ghanese. Il fatto che entrambi, assassino e vittima, arrivino dall'Africa, ha impedito a molti di identificare le linee inconfondibili dello stupro etnico. L'Africa è un continente, non un villaggio: c'è spazio abbastanza per popolazioni diverse che si odiano. La base dello stupro etnico non è il desiderio, è l'odio. Agitu e il suo assassino facevano parte di due popolazioni diverse in quanto il popolo etiope non è considerato un vero popolo africano in molte contrade dell'Africa; facevano parte di due popolazioni diverse in quanto lei era una donna forte, che forniva lavoro, era un dono per l'Italia che l'aveva accolta, lui è un uomo debole, un peso: un peso per la nazione che purtroppo l'ha accolto. Il suo odio è l'odio livido e irrisolvibile che i sommersi hanno per i salvati, è in tutto e per tutto un odio etnico.A Roma una ragazzina di nome Desirée, facilmente resa tossicodipendente (si regalano le prime dosi fuori dalla scuola), è stata stuprata per ore mentre era agonizzante, mentre il suo corpo era gelido ricoperto da sudore gelido. Esistono 4 livelli di stupro etnico.1 Quello uno a una, dove un unico uomo assume la responsabilità della donna e dei suoi figli, come i greci con le troiane, come gli indiani del Nord America. La donna diventa una schiava, ma sopravvive. L'uomo aumenta la sua discendenza e ha qualcuno che tiene pulita la casa. È un atto brutale, ma non psicotico.2 Stupro molti a una, e la donna sopravvive e finito lo stupro è libera. 3 Stupro molti a una, e la donna non sopravvive in quanto viene uccisa dopo lo stupro o deportata in un luogo - bordello, caserma - dove resterà fino alla sua morte. Ad esempio, durante la seconda guerra mondiale, migliaia di donne manciù e cinesi morirono nei bordelli per i soldati giapponesi, e numerose fanciulle polacche cristiane furono prelevate con la forza per servire nei bordelli della Wehrmacht, salvo finire ad Auschwitz se contraevano la sifilide.4 Donne stuprate a morte (massacro o stupro di Nanchino, 1937). A causa del gran numero di violenze si ha uno sfondamento dei fornici laterali e la morte avviene per peritonite e shock settico.Siamo sempre più fuori dalla fisiologia, più vicini alla follia. La norma tra i mammiferi è che un maschio impedisca ad altri maschi di avvicinarsi alla femmina. Lo stupro di gruppo è contrario all'istinto. Il piacere non c'entra, si tratta di odio. Immaginate di dovervi calare le brache davanti ai vostri commilitoni, di fronte a voi avete la ragazza sfigurata dal dolore e poi i parenti di lei, il villaggio cui lei appartiene: tutti con gli occhi sul vostro pene. Non è un gesto di arbitrio, è un gesto psicotico. Un uomo normale non ha nessuna voglia di andare a mettere il suo pene dopo altri dentro una donna sfigurata dal dolore. Lo stupro di gruppo è contro natura. La stupro uno a uno è brutale, ma ha il senso di aumentare la propria discendenza, e dà piacere, un piacere goduto nell'unica maniera possibile per la sessualità umana, in appartata solitudine. Se ho l'erezione, bene, se non ce l'ho posso sempre chiedere alla mia vittima di cucinare e qualcosa guadagno.Le psicosi sono contagiose. Non è una figura retorica, è un'informazione tecnica. La contagiosità delle psicosi è diventata meno importante da quando esistono i neurolettici, ma è un fenomeno forte e reale. Da qui anche il fenomeno descritto dal Manzoni della irresponsabilità della folla. Tutto questo si trova nei film sugli zombie e sui virus che rendono le persone simili a essi.Lo stupro si sta estendendo sempre di più anche ai maschi. Le denunce sono poche, perché la vergogna della vittima è terribile. Anche il dolore terribile, molto più grave che nello stupro vaginale dove almeno è aggredito un organo che ha una struttura adatta. In alcuni casi abbiamo visto insorgere dissociazioni mentali.E ora grazie alla tecnologia una nuova forma di stupro si presenta sulla scena: quello mediatico. Lo stupro sui social. Lo stupro direttamente comprato da siti porno, perché e molto più divertente vedere uno stupro vero. Non tutte le persone che guardano pornografia finiscono a guardare stupri veri e pedopornografia, ma tutti coloro che guardano stupri veri e pedopornografia hanno cominciato guardando pornografia.Tutto questo si fermerà in una maniera sola: riconquistando l'etica. E come diceva Dostoevskij, dove non c'è l'infinito, dove non ce l'eterno, dove non c'è Dio, l'etica vivacchia un po' e poi si spampana.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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