2023-11-01
Vietare gli sponsor del gioco d'azzardo può favorire le scommesse illegali nel calcio
True
Lo scandalo che ha colpito i giocatori Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, ha acceso i riflettori sull'ipocrisia del mondo del pallone. In Italia la pubblicità di azienda legate al gaming sono state vietate nello sport dall'ex ministro Luigi Di Maio, ma spesso le si possono vedere a bordo campo e ben 8 squadre di Premier League hanno sulla maglia i nomi di società del settore. A distanza di due settimane sullo scandalo scommesse, con la scoperta che alcuni giocatori di calcio scommettevano su piattaforme illegali violando il regolamento della Figc, sul mondo del pallone è calata una coltre di silenzio. Sandro Tonali e Nicolò Fagioli sconteranno le loro squalifiche di 10 mesi, con in aggiunta altri mesi di riabilitazione, mentre c’è chi nel settore fa notare l’ipocrisia andata in onda nel settore calcistico in queste ultime settimane. La raffica di critiche da pare delle istituzioni alla ludopatia, infatti, mette in luce invece un un mondo, quello del calcio, che avrebbe estremamente bisogno dei soldi delle aziende di scommesse. Nel 2022 lo Stato ha riscosso circa 10,3 miliardi di euro dall’industri del gaming. Al calcio, al contrario dei tempi del Totocalcio quando una quota andava al Coni, arriva poco o nulla. Ma almeno prima dell’arrivo del governo di Giuseppe Conte le società potevano stringere accordi con queste realtà. Ora dipendono soprattutto dai diritti televisivi. Come noto, nel 2018, l’allora ministro per lo Sviluppo Economico Luigi Di Maio aveva vietato «qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro» sulle manifestazioni sportive. Una mossa che, oltre a far perdere al nostro campionato oltre 100 milioni di euro all’anno, ha probabilmente favorito il gioco illegale. Del resto, reclamizzare piattaforme legali di scommesse portava almeno nelle case dei cittadini forme di gioco d'azzardo regolamentate. Per di più ancora adesso a bordo campo spuntano pubblicità di scommesse, ma è soprattutto sulle maglie di calcio anche di squadre estere che continuano a esserci sponsor legati al gambling. Una ricerca di Sporting Pedia ha scoperto che "agenzie di biaggi" e "gioco d'azzardo" sono attualmente gli sponsor principali sulle maglie di calcio dei 5 campionati europei, dal momento che riguardano rispettivamente 12 e 11 squadre di Liga, Ligue 1, Bundesliga, Lega Serie A e Premier League. Rispetto alla stagione precedente c’erano anche 10 piattaforme di trading che sponsorizzavano alcuni club, ma dopo gli scandali degli ultimi mesi (basti pensare a Digitalbeats ancora in vertenza con l’Inter) sono praticamente scomparse. Al momento, gli unici due settori che detengono una quota di mercato superiore al 10% nella sponsorizzazione delle magliette, sono appunto gioco d'azzardo e i viaggi. Ma per di più le aziende che godono della quota di mercato maggiore in Inghilterra sono proprio gli operatori di scommesse con il 40%. In ogni caso nella Premier League inglese gli sponsor delle maglie provengono da otto diversi settori economici. La maggior parte, con otto squadre, proviene dal settore del gioco d'azzardo, seguita da quattro squadre dal settore finanziario. Il settore vacanze e viaggi è l'unico altro segmento con più squadre, con i loghi di Etihad Airways e Fly Emirates sulle maglie dei campioni e secondi classificati della scorsa stagione, cioè Manchester City e Arsenal. Notevolmente assenti dal mercato della Premier League sono le aziende dei settori, Trading, Real Estate, Telecomunicazioni e costruttori di automobili. In Spagna, invece, sono le società di telecomunicazioni a detenere la quota maggiore, sponsorizzando quattro squadre. Al secondo posto si collocano le agenzie di viaggio, con i loro marchi esposti sulle magliette di tre squadre. Settori come tecnologia, finanza, settore immobiliare e cibo e bevande hanno ciascuno due squadre sponsorizzate. Siviglia e Real Sociedad sono le due squadre della Liga che ancora giocano senza sponsor di maglia. Il gioco d'azzardo è vietato e dal mercato della Liga mancano anche i settori del commercio, delle case automobilistiche, delle assicurazioni e dell'energia. Nella Serie A italiana, le aziende dei settori Finanza e Viaggi sono i principali investitori, ciascuna sponsorizzando tre squadre. Telecomunicazioni, case automobilistiche ed energia sono i successivi settori più rappresentati, con due squadre ciascuno. Due squadre di Serie A non hanno ancora uno sponsor di maglia: sono Lazio e Roma. Il gioco d'azzardo è vietato e dal mercato della Serie A mancano anche i settori del commercio, dell'immobiliare e delle assicurazioni. La Bundesliga tedesca vanta una vasta gamma di aziende provenienti da diversi settori economici che sponsorizzano squadre di calcio. Le aziende orientate alle telecomunicazioni e alle assicurazioni sponsorizzano due squadre ciascuna, mentre le aziende di altri otto settori sponsorizzano diverse squadre. È interessante notare che i settori finanziario ed energetico sono assenti dal mercato della Bundesliga. Nella Ligue 1 francese, immobiliare e viaggi sono gli unici settori economici che investono in tre squadre ciascuno. Due squadre presentano i loghi delle società di gioco d'azzardo. Il mercato della Ligue 1 è particolarmente carente di rappresentanza di vari settori, tra cui commercio, finanza, produttori di automobili, assicurazioni, telecomunicazioni e società tecnologiche. Comunque anche la Premier League cambierà registro nel 2026/2027, quando sarà vietata la sponsorizzazione del gioco d’azzardo sulle maglie delle squadre di calcio.
Il presidente colombiano Gustavo Petro (Ansa)
L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro (Ansa)