2024-11-15
In viaggio lungo la linea di San Michele
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Il santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo, in provincia di Foggia (iStock)
Un’idea «mistica», perfetta per chi crede, ma anche per chi ama scoprire il patrimonio storico-artistico a prescindere dalla fede. L'itinerario attraversa i sette santuari principali dedicati al santo, collegati da una linea immaginaria che va dall'Irlanda ai Paesi Mediterranei, Italia inclusa.Si tratta di una linea immaginaria, che collega i 7 principali luoghi di culto dedicati al santo. Una linea che attraversa l’Europa e arriva in Terra Santa, percorribile per intero (avendo a disposizione parecchio tempo), in parte o anche a pezzi, dividendo il viaggio in più periodi.La Sacra Via viene anche definita “spada di San Michele”, in quanto l’Arcangelo, durante il Medioevo, era venerato negli ambienti militari.2.000 chilometri. Questa la distanza che separa i santuari tra loro più lontani, quelli d’Irlanda e d’Israele. In mezzo, l’Inghilterra, la Francia, l’Italia e la Grecia.A vederla dall’alto, si tratta di una linea retta, che si è spinti a immaginare come voluta. E invece no: tale collegamento è del tutto arbitrario, benché unisca luoghi di grande spiritualità.Ecco allora che un viaggio lungo questa ley line (linea che collega punti di interesse spirituale) può diventare un’esperienza a tutto tondo, che coinvolge il corpo, la mente e soprattutto l’anima.Irlanda: Skellig Michael (“roccia di Michele”)Una piramide. Anzi, no: uno scoglio che spunta dalle acque dell’Atlantico. Un luogo a dir poco inaccessibile e remoto, che induce soggezione in chi lo visita. Patrimonio Unesco, per di più, considerato il suo eccezionale valore naturalistico e storico.Vi si può accedere solo da metà maggio al 1° di ottobre, ma bisogna attrezzarsi: per raggiungere il monastero, infatti, bisogna salire ben 618 scalini, considerato poi che il clima, da queste parti, non è poi così clemente. E infatti bisogna controllare preventivamente il meteo, per vedere se le barche possono partire alla volta dell’isolotto.Di certo la sua inaccessibilità non è casuale: i monaci scelsero il posto proprio per condurre una vita ascetica, testimoniata da alcuni igloo di pietra, che un tempo erano le loro abitazioni.Sembra che l’Arcangelo apparve qui a San Patrizio per aiutarlo a liberare l’Irlanda dal demonio. Effettivamente non poteva scegliere luogo migliore, perché qui ci si sente davvero a contatto con Dio. Basta osservare il mare al tramonto e vedere le prime stelle comparire all’orizzonte. È tutto mare e roccia e, a meno che i propri sensi non siano del tutto ottusi, si tocca con mano qualcosa che va al di là delle spiegazioni razionali.Per arrivare sull’isola, si parte da Portmagee Marina. Sono diverse le compagnie, ma bisogna sempre prenotare con anticipo, perché si tratta di un luogo molto ambito. La navigazione dura circa un’ora, ma come detto bisogna affidarsi alla fortuna meteorologica. Se non ce la si sente di fare un trekking così impegnativo, esistono anche gite giornaliere caratterizzate solo dal giro in barca, sia per adocchiare il monastero che le numerose specie di uccelli che abitano il luogo.DormireThe Moorings Hotel & Seafood Restaurant, Portmagee, Skellig Ring, Ring of Kerry, Portmagee: una locanda di fronte al romantico porticciolo di Portmagee.MangiareThe Bridge Bar, Doory, Portmagee: classico pub irlandese, dove bere rigorosamente birra per accompagnare il buon cibo locale.Gran Bretagna: St Michael’s MountMeno famoso di Mont-Saint-Michel, eppure altrettanto bello: St Michael’s Mount si trova in Cornovaglia ed è anch’esso un isolotto soggetto alle maree. Tale somiglianza non è un caso: a volere questo monastero fu la medesima comunità benedettina che fece costruire quello in Normandia.Un luogo suggestivo, sacro, che sorge di fronte al paese di Marazion. Ed è dalla sua spiaggia che si può raggiungere il “monte”, ma solo quando c’è la bassa marea. Il consiglio è di controllare gli orari (basta andare sul sito, dov’è anche possibile scoprire gli orari di apertura del bellissimo castello e dei giardini a terrazza), a meno che non si voglia rimanere arroccati sul monastero per qualche ora o non si preferisca tornare in barca.Percorrere il sentiero in granito che collega l’isolotto alla terraferma è un’esperienza affascinante per vari motivi: alla suggestione di questo fenomeno condizionato dalla luna si aggiunge quella legata alla vita sottomarina, che emerge in superficie lasciando tracce di sé. E così conchiglie, alghe e granchi sono disseminati lungo il cammino che porta a San Michele.Oggi St Michael’s Mount è la dimora di una nobile famiglia inglese.DormireOcean Villas, North Street, Marazion: se si vuole dormire in un luogo con una vista incredibile, allora questo è il posto giusto!MangiareFire Engine, Higher Fore St, Marazion: pub senza pretese, dove fare incetta di fish and chips con vista su St Michael’s Mount.Francia: Mont-Saint-MichelIl fratello (o il cugino?) francese di St Michael’s Mount è un luogo celeberrimo, anch’esso sospeso tra cielo e mare. Situato tra Normandia e Bretagna, è Patrimonio UNESCO dalla fine degli anni ’70.Una volta approdati sull’isola, si percorre la Grand Rue, la via principale di Mont-Saint-Michel. L’aspetto è quello tipico delle vie medievali, circondate da edifici a graticcio e botteghe.Ma il cuore dell’isola è la sua abbazia risalente al 709, che si trova sulla sommità. Il consiglio è di acquistare preventivamente il biglietto, in modo tale da non ricevere brutte sorprese in biglietteria, considerato che parliamo del luogo francese più visitato dopo Parigi. All’interno dell’abbazia si trova anche la reliquia del teschio di Aubert, vescovo a cui apparve in sogno l’Arcangelo Michele.Imperdibile la passeggiata sui bastioni del complesso abbaziale, da cui si gode di una magnifica vista.Come St Michael’s Mount, Mont-Saint-Michel è soggetta alle maree. Un’idea per rimanere senza parole? Osservare la marea che sale piano piano, trasformando l’ampia spiaggia in una vasta distesa d’acqua, da dove sbuca, maestoso, il sacro monte.DormireLe Relais Du Roy, La Caserne, Le Mont Saint Michel: si trova all’inizio della passerella che conduce all’isola.MangiareAu Pelerin, Grand Rue, Mont-Saint-Michel. Un posto semplice, dove fermarsi per una sosta-panino.Italia: Sacra di San MicheleEbbene sì, anche l’Italia si piazza sulla rotta di San Michele, non con uno, ma con due santuari.Qui siamo in Piemonte, precisamente in Val di Susa, sulla cima del Monte Pirchiriano, nel comune di Sant’Ambrogio di Torino.Tre sono i sentieri per raggiungere a piedi la Sacra: uno parte da Sant’Ambrogio e tocca le 15 stazioni della Via Crucis; il secondo – il Sentiero dei Principi – parte da Frazione Mortera; il terzo, infine, è la Ferrata Carlo Giorda, adatta però solo a escursionisti esperti. Volendo, si può arrivare alla Sacra di San Michele anche in auto o con gli autobus in partenza da Torino.L’abbazia benedettina venne costruita tra il 983 e il 987 su un insediamento militare romano ed è oggi gestita dai Frati Rosminiani. Noi consigliamo di affidarsi alle visite guidate: una volta al mese, infatti, permettono di accedere a luoghi altrimenti chiusi al pubblico. Oltre alla chiesa, infatti, esistono una biblioteca, il Museo del Quotidiano, un’officina e la Sala a Righe.Salendo sulla Torre della Bell’Alda, si può godere di un impagabile panorama.Anche questo è un luogo ricco di leggende, che prendono forma con una serie di affascinanti simbolismi: si pensi allo Scalone dei Morti o al Portale dello Zodiaco. Il primo rappresenta infatti la fatica che occorre per raggiungere la vetta. Quanto al nome, niente paura: richiama il fatto che sotto le scale venivano sepolti i monaci.Il Portale dello Zodiaco è invece un coacervo di simboli che rappresentano il bene e il male.DormireCertosa 1515, via Sacra di San Michele 51, Avigliana: un luogo silenzioso, immerso nella natura, con vista sulla valle sottostante.MangiareSpaghetti House, via Falconero 2, Sant’Ambrogio di Torino: ottimi soprattutto i piatti a base di pesce.Italia: Santuario di San Michele ArcangeloDal Piemonte alla Puglia: siamo sul Gargano, dove il culto di San Michele si radicò tra il V e il VI secolo d.C.Il complesso si trova a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, ed è anch’esso patrimonio UNESCO. La chiesa è particolarmente suggestiva, perché scavata nella roccia e situata nella parte inferiore del santuario, che nella sua forma attuale risale al XIII secolo, anche se in verità le sue origini si perdono nel tempo, collegate alle diverse apparizioni dell’Arcangelo in terra garganica.La parte superiore è costituita dal portale romanico e dalla torre angioina, mentre la parte inferiore – oltre alla chiesa – contiene un museo devozionale e delle cripte. All’interno della grotta di San Michele si trova la statua in marmo di Carrara ad esso dedicata, che lo raffigura mentre sconfigge satana. Sì, perché San Michele rappresenta la sempiterna lotta del bene contro il male.Questa terra vedere da secoli migliaia di pellegrini recarsi al santuario, ma è il 29 settembre di ogni anno che è possibile far parte della fiumana di persone che, partendo a piedi da Vieste e attraversando la Foresta Umbra, arrivano a venerare il santo.Il santuario è uno dei molti motivi per visitare Monte Sant’Angelo, che nel suo biancore spicca contro il cielo e il mare azzurri di Puglia e offre decine di motivi storici, artistici e naturalistici che invogliano a venire da queste parti.DormireHotel Residence Il Porto, via del Mare – SP 53 Litoranea per Vieste, Mattinata (FG): per l’incredibile vista sul mare e per la piscina a sfioro.MangiareMedioevo, via del Castello 21, Monte Sant’Angelo: da provare i ravioli con burrata, scampi e fiori di zucca.Grecia: Monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis Un’altra meravigliosa location: l’isola di Symi. È qui che sorge il monastero consacrato all’Arcangelo, caratterizzato da splendidi affreschi, da un’importante iconostasi in legno e da un’icona miracolosa dedicata a San Michele e circondata dai doni dei fedeli.La bellezza di questo santuario – come del resto quella degli altri – è caratterizzata anche dal paesaggio circostante. Affaccia infatti su una bellissima cala circondata da colline punteggiate dai pini. Insomma, il tipico paesaggio mediterraneo.L’ideale sarebbe arrivare al monastero via mare, anche perché quel tratto di Egeo è anch’esso consacrato al santo. Si dice tra l’altro che gli ex voto buttati in acqua dai marinai di tutto il mondo approdino proprio qui. Difatti, all’interno del monastero si trova una parte dedicata ai vari oggetti devozionali appartenuti ai lavoratori del mare.C’è poi un’usanza che rende questo monastero ancor più degno di nota: i pellegrini, di solito, portano con sé una scopa per spazzare la parte antistante l’icona dedicata a San Michele. Un gesto che simboleggia l’atto del pulire l’anima dai propri peccati.DormireIapetos Village, Main Street, Sými: residence elegante e circondato da un grande giardino nella zona portuale di Symi.MangiarePantelis, Ano Symi: tipica taverna affacciata sul mare, dove assaggiare la feta con miele e sesamo.Israele: Monastero di Stella MarisL’ultimo dei 7 luoghi sacri si trova ad Haifa, sul Monte Carmelo.Nonostante il nome si riferisca a Maria e nonostante sia stato fondato sulla grotta dove si ritiene abbia vissuto il profeta Elia, il monastero fa parte a pieno titolo della Sacra Via, in quanto il culto di San Michele è legato a quelli della Vergine e del profeta.In effetti, se con l’immaginazione ci si spinge oltre il punto in cui termina la linea dei monasteri, si raggiunge la valle dell’Armageddon, dove il bene (San Michele) sconfiggerà il male, almeno stando all’interpretazione dell’Apocalisse di San Giovanni.L’attuale forma del sacro edificio risale al XVIII secolo, anche se le sue radici affondano nel 1100 circa.All’interno è possibile ammirare bellissimi affreschi e opere sacre, mentre gli esterni sono dominati da una ricca natura mediterranea, dove questo viaggio simbolico può terminare in serenità.DormireThe Colony Hotel, Ben Gurion Boulevard 28: hotel storico situato in posizione attuale (è vicino alla stazione e al porto)MangiareQuando Pasha, Hamam al-Pasha Studio 99, 9, Haifa: cucina raffinata in un bel palazzo medievale.
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 10 settembre con Flaminia Camilletti
Margherita Agnelli (Ansa)