Vediamo cosa si inventa adesso Giuseppi

Vediamo cosa si inventa adesso Giuseppi
Ansa
Il 20 agosto, nel discorso al Senato dopo la mozione di sfiducia presentata dalla Lega, Giuseppe Conte disse che Matteo Salvini avrebbe fatto meglio a presentarsi a Palazzo Madama e chiarire il caso russo. Un mese e mezzo fa, quello del presidente del Consiglio apparve come un elogio non solo della trasparenza, in una vicenda dai contorni oscuri, ma anche una riaffermazione del ruolo del Parlamento, a cui si devono informazioni sui fatti rilevanti della vita politica. Non si scappa davanti alle domande, era il senso del discorso al veleno con cui il premier servì il ministro che intendeva sfiduciarlo. Certo, il capo del governo non immaginava che di lì a poche settimane, a non voler affrontare il fuoco di fila degli interrogativi sarebbe stato proprio lui. L'avvocato del popolo, tanto abile a giocare con il diritto e il rovescio, ma soprattutto tanto scaltro da disinnescare gli argomenti degli avversari nelle memorie difensive dei suoi clienti, non poteva pensare che presto si sarebbe trovato (...)
Francia nel caos. Per mandar giù i tagli i socialisti si giocano la carta patrimoniale
Emmanuel Macron (Ansa)
La sinistra esige un’imposta sui «ricchi» in cambio del decisivo appoggio a Lecornu: un modo per indorare la pillola austerità.
L’ultimo ribelle del cinema: ha recitato per una vita ma non ha mai fatto finta
Robert Redford (Getty Images)
Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
La Cina minaccia sui chip per ridurre i dazi
Donald Trump (Ansa)
Pechino accusa il colosso Nvidia di aver violato le norme antitrust mentre a Madrid i due governi stanno trattando sulle tariffe. Trovato l’accordo su TikTok: la piattaforma finisce sotto il controllo statunitense. L’intesa sarà chiusa venerdì da Trump e Xi.
Leone sterza: «La Chiesa non è democratica»
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.
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