2023-12-04
Vannacci aveva ragione. E torna in campo
Il generale sarà capo di Stato maggiore del comando delle forze terrestri: «Sono onorato». Strilli a sinistra.Roberto Vannacci sarà nominato capo di Stato maggiore del comando delle forze terrestri. L’iter è già avviato e il generale oggi si recherà a Roma per iniziare un periodo di affiancamento all’attuale capo di Stato maggiore del comando delle forze terrestri, il generale Fernando Paglialunga. Quindi dopo tante polemiche tutto torna come prima. Non si tratta di una promozione, infatti, ma di un ritorno alla normalità, dopo che in agosto Vannacci era stato sollevato dal comando dell’Istituto geografico militare. «Non è stato né promosso né retrocesso», ha precisato infatti il ministro della Difesa Guido Crosetto, invitando tutti «ad attendere con serenità che, come sempre, la legge faccia il suo corso». Il riferimento è all’inchiesta interna sul generale, «i cui esiti», ha ricordato Crosetto, «sono ancora in via di valutazione». Il ministro ha precisato la natura del ruolo che ricoprirà Vannacci: «Un incarico di staff, all’interno di una catena di comando ben delineata e in linea con la sua esperienza». Crosetto ha spiegato che «il comando delle forze terrestri ha un suo comandante, il generale Camporeale, e un vicecomandante, il generale Ristuccia, comandante delle forze operative. Il generale Vannacci dipenderà e sarà dunque agli ordini del generale Ristuccia». «Sono molto contento e onorato, è sicuramente un incarico prestigiosissimo, di sicuro adatto al mio background e anche molto impegnativo» ha detto Vannacci alla Verità e alla domanda se questa nomina gli impedisce di scrivere altri libri ha risposto: «Tutte le altre attività si fanno nel tempo libero, non credo che mi mancheranno alcune ore magari la sera per dedicarmi alle mie passioni».Insomma aveva ragione lui e questa nomina lo dimostra. Vannacci era sicuro che sarebbe arrivato un nuovo incarico, certo di non aver commesso mancanze disciplinari o violato codici militari. Farlo tornare alla normalità dopo una rimozione, significa ammettere di aver fatto un errore. Certo non si possono cancellare i giorni, le settimane, in cui in Italia non sembrava ci fosse altro argomento al di fuori del libro di Vannacci Il mondo al contrario. Chiunque aveva un’opinione su quel testo, soprattutto chi non lo aveva letto. A criticarlo con più ferocia era chi aveva letto dei piccoli passaggi estrapolati dal contesto. A questo punto le chiacchiere stanno a zero, sono i fatti a parlare e a far tacere tutto il resto. La nomina naturalmente ha indignato le opposizioni che hanno già levato un coro di proteste. «Crosetto chiarisca come è stato possibile promuovere al vertice dell’Esercito un generale che fa politica e esalta discriminazione e odio come valori». Così Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti nella segreteria nazionale del Partito democratico. «Una nomina indegna» per il segretario di +Europa Riccardo Magi. «Scandalosa», secondo Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera. «Mentre Salvini ospita la feccia d’Europa a Firenze, Crosetto e il suo ministero non trovano di meglio da fare che far avanzare la carriera di Vannacci. L’Italia merita di meglio» scrive il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Mentre proprio dal vicepremier Matteo Salvini arriva un augurio: «Complimenti e buon lavoro al generale Vannacci, leale e coraggioso servitore dell’Italia e degli italiani».
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Benedetta Scuderi, Annalisa Corrado, Arturo Scotto e Marco Croatti (Ansa)