2023-01-31
L’Ue copia gli Usa sui rialzi dei tassi ma non sui maxi aiuti all’economia
La Commissione sbaglia la cura e i mercati non credono nel lancio del fondo sovrano.alla classifica, a parte la presidente von der Leyen, Valdis Dombrovskis, Frans Timmermans e Margrethe Vestager. La questione è stata descritta in modo magistrale su questo giornale domenica da Giuseppe Liturri, per quanto mi riguarda voglio solo aggiungere alcune considerazioni che mi sembrano di buon senso e che, soprattutto, dovrebbero essere conosciute da uno studente universitario che ha sostenuto con successo l’esame di economia politica ma che, evidentemente, sono ignorate da quegli ignorantoni che ci guidano in Europa. La prima. Gli Stati Uniti a causa dell’inflazione tengono, sì, i tassi alti ma accompagnano questa misura con l’iniezione di centinaia di migliaia di dollari all’interno dell’economia statunitense. Basti pensare che solo l’Inflation reduction act vale 369 miliardi di dollari cui vanno aggiunte svariate decine di miliardi di dollari destinati al Chips and science act. Perché questo modo di procedere? Per un ragionamento semplicissimo ed elementare che è il seguente: aumento da una parte il costo del denaro per provare a ridurre l’inflazione ma, essendo famiglie e imprese in crisi per l’aumento di prodotti e servizi, immetto allo stesso tempo nell’economia ingenti somme di denaro destinate a sostenere i consumi.La seconda. I tre dell’Ave Maria hanno detto che sarebbe un errore rincorrere il modello americano utilizzando un linguaggio che sembra quello dei bambini all’asilo: siccome lo fa lui io non lo faccio. La ciliegina sulla torta ce l’ha poi messa il professor Mario Monti che ha sostenuto che i commissari hanno ragione. E la frittata è servita. Quindi in Europa il 2 febbraio verranno aumentati i tassi ulteriormente e non verranno messi in piedi ulteriori strumenti di aiuto all’economia perché quelli che ci sono, ci dicono da Bruxelles, sono più che sufficienti. Sorvolano sul fatto che agli Stati, a oggi, sono stati erogati poco più di 10 miliardi e che 220 miliardi dagli Stati membri non sono stati ancora richiesti, come ricordava Liturri. E qui non si può sfuggire a una domanda: ma perché mai se gli Stati membri, a partire dall’Italia, hanno così bisogno di quattrini non sfruttano quelli messi a disposizione dall’Europa? Per due motivi fondamentali: con questi soldi ci puoi fare sostanzialmente due cose (transizione ecologica e transizione digitale) quando molti Stati, noi in testa, avremmo bisogno di impiegarli in altre direzioni; l’altro motivo è che accedere a questi fondi e renderli disponibili ai vari enti è complicatissimo, anzi, molti enti non hanno il personale che sia in grado di compiere queste complicatissime procedure che i burotauri d Bruxelles, nelle notti di luna piena, scrivono intingendo la penna nel calamaio rosso per sottolineare l’aspetto diabolico che è contenuto in questi provvedimenti. La terza. I soliti commissari, che più che i tre tenori potremmo soprannominare i tre fringuelli o, se preferite, i tre chiocconi (cioè dalla chiocca, testa dura) si sono meravigliati perché di fronte all’idea di un fondo sovrano europeo i mercati hanno cominciato a titubare. E ci credo, immaginate una riunione di questi tre con gli analisti finanziari, con ognuno che dice la sua e dimostrando un’unità di intenti di consistenza pari al formaggio parmigiano grattugiato. Cosa devono pensare gli analisti finanziari? Prima di tutto che questi rappresentanti europei non hanno un briciolo di idea chiara, poi che un fondo sovrano è una cosa seria - e che sarebbe utilissimo per l’Europa -ma essendo seria non se la sentono di metterla in mano a questi tre, e da ultimo avranno pensato questi poveri analisti: se tre commissari non riescono a mettersi d’accordo figurati l’intera Commissione, il Parlamento europeo e tutti gli altri organi di governo. Meglio lasciar perdere. Del resto, è difficile dar loro torto di fronte a personaggi di questo tipo che non hanno le idee chiare, che non hanno un mandato politico serio da parte degli Stati membri e i quali, evidentemente, hanno scarse competenze in materia di politica economica e monetaria. Vedremo come andrà a finire ma, con questi presupposti: senza voler essere pessimisti, questi possono combinare una tragedia.