2023-04-23
L’uomo di Zinga salvato dallo scudo di Conte
Carmelo Tulumello, direttore Protezione civile Lazio (Imagoeconomica)
Il capo della Protezione civile del Lazio non risponderà della presunta cresta di 100.000 euro intascata dal suo socio per la vendita all’ente regionale di mascherine a prezzo maggiorato. Le toghe contabili hanno le mani legate dal salvacondotto grillino.Bocche cucite alla Regione Lazio sulla vicenda delle 300.000 mascherine chirurgiche che Protezione civile ha acquistato dalla Union petroli, controllata da un socio di Carmelo Tulumello, direttore proprio della Protezione civile. Dopo lo scoop della Verità che ha svelato l’affaire, risalente al marzo di tre anni fa, la parola d’ordine alla Regione, che ha in corso approfondimenti e valutazioni, pare essere «prudenza». Quasi certamente tra i temi sul tavolo c’è anche il cosiddetto scudo - poi revocato - che il governo Conte 2 aveva varato ai primi di marzo del 2020. Argomento che la Corte dei conti ha già affrontato, proprio riguardo a Tulumello (e all’allora presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti), nel procedimento sulla fornitura commissionata alla Ecotech, pagata in anticipo 14,68 milioni di euro e mai arrivata. E proprio dalla lettura dell’invito a dedurre inviata dalla magistratura contabile a Tulumello e Zingaretti emerge che, salvo che l’autorità giudiziaria non dimostri un ipotetico dolo, l’eventuale danno erariale che potrebbe derivare dal sovrapprezzo applicato dalla Union petroli alle mascherine, acquistate da un’altra azienda già fornitrice della Regione Lazio, sarebbe coperto dallo scudo. Riassunto delle puntate precedenti: il 18 marzo 2020, la Nbc System di Blera (Viterbo), azienda affermata nel settore della fornitura di sistemi di protezione, vende alla struttura della Regione diretta da Tulumello due milioni di mascherine chirurgiche al prezzo di 0,5 euro l’una. Pochi giorni dopo il 25 marzo, la Protezione civile affida, con una determina firmata dallo stesso Tulumello, una commessa per altre 300.000 mascherine chirurgiche (al costo di 0,82 euro l’una, per un sovrapprezzo di quasi 100.000 euro) alla Union petroli, con sede legale ad Alessandria e amministrata da Luigi Blasi. Quest’ultimo dal febbraio del 2016 al 1° marzo di quest’anno è stato socio di Tulumello (e di altre persone estranee alla vicenda delle mascherine) in una Srl con sede a Rieti, la Gestoil, che nei primi mesi di attività aveva preso in affitto dalla Union petroli una pompa di benzina a Rieti. Ma a legare Tulumello a Blasi, nato a Rieti nel 1965 ma che dalle visure camerali risulta domiciliato nel Principato di Monaco, c’è anche un terreno. Un appezzamento di circa mezzo ettaro ubicato a Poggio Nativo, (Rieti) e acquistato nel 2008 da Tulumello, Blasi e Domitilla Mazzarisi l’unica socia (con il 49% delle quote ) dell’imprenditore reatino nella Union petroli. Alla Verità il titolare della Nbc, Giorgio Cinquantini, ha spiegato che il rapporto con la Union petroli è nato da una segnalazione: «Ci hanno chiamato sia dalla Regione che da altre parti, per chiederci se potevamo aiutare questa persona». Al momento della fornitura da parte della società alessandrina alla Protezione civile è in vigore lo scudo varato dal governo Conte 2, che i magistrati contabili, nel provvedimento relativo alle contestazioni a Tulumello e Zingaretti in relazione alla commessa Ecotech ricordano così: «L’incauto affidamento della fornitura è avvenuto in applicazione di una normativa […] emanata per fronteggiare la pandemia e che prevedeva particolari esenzioni dalla responsabilità amministrativa e contabile per l’acquisizione di dispositivi medici». Poi spiegavano come «in relazione ai contratti relativi all’acquisto dei dispositivi […], nonché per ogni altro atto negoziale conseguente alla urgente necessità di far fronte all’emergenza […], posto in essere dal dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri e dai soggetti attuatori, non si applica l’articolo 29 del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010, […] e tutti tali atti sono altresì sottratti al controllo della Corte dei conti». Inoltre, «per gli stessi atti la responsabilità contabile e amministrativa è comunque limitata ai soli casi in cui sia stato accertato il dolo del funzionario o dell’agente che li ha posti in essere o che vi ha dato esecuzione». Nel caso di Ecotech, la Corte dei conti ha ritenuto che l’effetto dello scudo varato dal Conte 2 e decaduto il 24 aprile 2020, non andasse applicato, in quanto i contratti di affidamento erano stati revocati dalla Protezione civile della Regione Lazio il giorno successivo. Da quanto risulta alla Verità, infatti, la Nbc il 25 marzo 2020 (giorno in cui Tulumello ha firmato la determina per la fornitura delle mascherine a 0,82 euro più Iva), ha ricevuto dalla Union petroli un bonifico di 91.500 euro, seguito poi due giorni dopo da un ulteriore trasferimento di fondi di 27.500 euro. Il 2 aprile la Regione effettua un bonifico da 205.000 euro alla Union petroli con indicata nella causale una commessa da 250.000 mascherine. Il 17 aprile la stessa società aveva acquistato altre 40.000 mascherine dalla Nbc. E, pochi giorni dopo, aveva ricevuto un secondo pagamento dalla Regione, sempre con causale fornitura mascherine chirurgiche, da 41.000 euro. Quattro giorni prima che il governo Conte 2 abrogasse il decreto legge che istituiva lo scudo.
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