2024-07-05
«Under the bridge», la serie crime basata su una storia vera sbarca su Disney+
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«Under the bridge» (Disney+)
Negli Stati Uniti d’America, quello di Reena Virk è uno fra i casi di nera più noti al pubblico. La serie con Riley Keough a interpretare Rebecca Godfrey, autrice del libro-inchiesta pubblicato nel 2005, sarà disponibile su Disney+ a partire da mercoledì 10 luglio e proverà a riavvolgere il nastro.Negli Stati Uniti d’America, quello di Reena Virk è uno fra i casi di nera più noti al pubblico. In Italia nessuno, l’Italia di Thomas e dell’omicidio di Pescara, di una violenza inaudita e di una cattiveria fredda, priva di qualsivoglia forma di empatia, nessuno – o quasi – ha mai sentito parlare della quattordicenne, uscita di casa per una festa, la sua prima, e mai rientrata. Reena Virk è stata ammazzata, a quella festa, presa a calci e pugni, i capelli incendiati. Il suo corpo, il corpo di una ragazza che non avrebbe voluto altro all’infuori dell’approvazione dei coetanei, della loro simpatia, è stato trovato solo una settimana più tardi, giù da un ponte, arenato vicino all’acqua. Lo avevano gettato le stesse ragazzine per cui Reena stravedeva, le bullette di scuola decise a tormentare la compagna per via del suo peso, delle sue origini indiane, di una fede religiosa – quella di Geova – che la rendeva minoranza all’interno della minoranza, i sikh. Era il 1997, il mese quello di novembre. Il volto di Reena Virk rimbalzava fra notiziari e giornali, imprimendosi indelebilmente all’interno della mente di Rebecca Godfrey, scrittrice.È stata lei, poi scomparsa per un tumore, a mettere su carta quella storia tremenda, pubblicando nel 2005 il libro-inchiesta Under the bridge: The true story of Reena Virk, oggi adattato in una serie crime. Under the bridge, con Riley Keough a interpretare la scrittrice, sarà disponibile su Disney+ a partire da mercoledì 10 luglio e proverà a riavvolgere il nastro. A fare chiarezza su una vicenda che i media hanno (anche) sfruttato a loro vantaggio, per un po’ di vendite straordinarie. «I fatti che vengono riletti dai media in chiave sensazionalistica diventano qualcosa da consumare. Tutti noi siamo stati impegnati nel voler correggere le storture con cui è stata spesso raccontata questa storia, centrando invece la narrazione su Reena, la sua famiglia e tutti quegli elementi umani che hanno reso questa vicenda una tragedia dandole anche un profondo impatto sociale», ha dichiarato Lily Gladstone, nella serie come poliziotta.«Erano stati arrestati otto adolescenti, sette ragazze. In un articolo che avevo letto, un amico delle ragazze disse che non fossero una banda ma soltanto un gruppo di amici che uscivano insieme prima che delle cose fossero successe. Aveva detto che il movente fosse da riferirsi a dei pettegolezzi. Mi aveva incuriosito molto la natura evasiva delle risposte e mi sono chiesta che cose fossero accadute e quali fossero questi pettegolezzi», aveva spiegato nel 2005 l’autrice del libro, raccontando così la genesi di quelle sue pagine, di una curiosità che l’ha portata a fare luce su una storia orrenda, di leggerezza, indifferenza, di una cattiveria senza ragione, di quelle che andrebbero solo sotto la macrocategoria di Male.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)