2020-10-14
Una piazza per arginare la valanga sulla vita
Come era prevedibile, il governo a trazione Pd-M5s sta inanellando una serie di provvedimenti spacciati per etici e progressisti che in realtà ledono delle libertà: dalla pillola abortiva alle minori fino al ddl Zan. Il 17 ottobre manifestazione a Roma per dire no.La vergognosa valanga contro la vita, la famiglia e la libertà educativa non conosce sosta. Purtroppo come avevamo previsto, il connubio Pd-M5s sta avanzando giorno dopo giorno sulla strada della cultura della morte e dell'abbandono di chi è più fragile ed ha maggiore bisogno di difesa e di aiuto. Dopo l'infame circolare sulla Ru 486 che segna a suo «merito» due vittime in più (il bambino, che può essere eliminato fino alla nona settimana di vita gestazionale, e la mamma abbandonata all'autogestione dell'aborto, senza ricovero in ospedale, in un momento che tante donne che hanno abortito definiscono «drammatico»), ci si mette anche l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) che trasforma la «pillola dei cinque giorni dopo» in un banale prodotto da banco, a disposizione delle minorenni senza obbligo di prescrizione medica, come fosse un integratore o una vitamina. E, colmo dell'assurdo, si dichiara che è una scelta a favore della salute dell'utente, utilizzando addirittura espressioni solenni: «Uno strumento etico in quanto consente di evitare i momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze». Dunque, prendiamo atto che è uno strumento «etico» una pratica che annulla il fondamentale rapporto di cura medico-paziente con il relativo «consenso informato» dopo un dialogo preciso e completo relativo al farmaco che si sta per assumere, e che di fatto lascia la ragazza totalmente sola di fronte alla scelta da farsi. Uno strano modo per risolvere «i momenti critici a carico solo delle ragazze». Mi sembra già di sentire le parole del partner coinvolto nel fatto: «Arrangiati, sono fatti tuoi; la scelta è tua!». Alla faccia della scelta ponderata e della responsabilità condivisa! Purtroppo non c'è da meravigliarsi di quanto sta accadendo, perché è in perfetta coerenza con una cultura ed una prassi politica che sta negando ogni principio e valore, ma c'è da indignarsi e da opporsi con tutti i mezzi leciti a disposizione. Siamo di fronte al «mondo alla rovescia» e l'etica laica e civile è stata rovesciata come un pedalino: oggi è «etico» allargare le maglie per uccidere un bimbo, opporsi ad ogni onesto tentativo di salvare una piccola vita innocente, abbandonare le persone nei momenti critici dell'esistenza, comprare il corpo di una donna con l'utero in affitto, somministrare abortivi chimici come fossero caramelle, promuovere ed aiutare il suicidio, intercettare i bimbi down per eliminarli in utero. Basti pensare all'assurda critica «gridata» dalla senatrice Cirinnà contro le delibere di vari Comuni italiani che mettono a disposizione fondi economici per offrire un'alternativa alla donna che ne fa richiesta e che sta facendo la scelta abortiva. Proprio come vuole la stessa legge 194. Chissà se la senatrice l'ha mai letta quella legge che tanto sventola come un grande vessillo di civiltà? Ha dichiarato che così si «comprano le donne». Se esiste ancora un briciolo di buon senso nelle menti di tanti esagitati militanti pro-aborto, «comprare una donna» è dare soldi per affittare il suo utero e non assicurarle un aiuto da lei stessa richiesto per far nascere il suo bimbo. Credo, che questo significhi amare il bimbo e la mamma, perché questa è solidarietà concreta quando si ama la vita. Dunque, indignarsi e opporsi, si diceva, cominciando con il difendere la libertà di pensiero e di opinione che il ddl Zan vorrebbe cancellare. Già ne abbiamo parlato in numerose occasioni. Ribadiamo che il sale della democrazia è la libertà di pensiero, così come il totem della dittatura è la sua negazione e l'imposizione del «reato di opinione». Il contrasto alla discriminazione verso le persone omosessuali è solo una vergognosa maschera. Nessuno e per nessuna ragione può essere fatto oggetto di violenza o discriminazione: lo vuole la Costituzione e l'intero Codice penale. Al contempo nessuno può essere obbligato a rinunciare ai valori e principi in cui crede in tema di sessualità ed affettività. È alle porte un'occasione che non dobbiamo perdere, anche in tempo di Covid: la presenza in piazza del Popolo a Roma, sabato 17 ottobre. Restiamo liberi, per il bene dei nostri figli e per amore al nostro Paese che ha pagato un prezzo altissimo di lacrime e sangue per conquistare e garantire la libertà di pensiero e la democrazia.