2024-11-05
Un nuovo gruppo verso l’Albania
Il pattugliatore «Libra» della Marina Militare (Ansa)
La nave Libra ha effettuato a Lampedusa due trasbordi di stranieri per il pre screening Piantedosi: «Non credo solleveranno obiezioni, ma nel caso ci sono le sedi opportune». Tutto pronto per la seconda missione verso l’hotspot albanese di Shengjin. Ieri il pattugliatore militare Libra ha effettuato a Lampedusa due trasbordi di migranti (in totale otto persone) per il pre screening. Le operazioni di trasporto verso l’Albania stanno per ripartire e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi non ha dubbi: «Attendiamo le condizioni logistiche giuste per l’intercettazione e il pre screening delle persone». Questo approccio non è solo una risposta all’emergenza, ma un piano strategico per la gestione dei flussi migratori in Europa, che nei giorni scorsi ha incassato l’endorsement anche dal leader del Ppe Manfred Weber. Il recente decreto sui Paesi sicuri approvato dal governo potrebbe rappresentare la chiave per superare le incertezze legate alla convalida dei trattenimenti da parte dell’autorità giudiziaria. «Le questioni giuridiche si risolvono attraverso percorsi appropriati», ha sottolineato Piantedosi, che a proposito delle impugnazioni davanti ai giudici della Corte di Cassazione ha precisato: «Alcune saranno decise anche relativamente presto». Poi ha aggiunto: «Tutte le questioni di diritto sono opinabili nell’ambito giudiziario. Eventualmente, non credo che riaccadrà, ma nel caso ci saranno le sedi opportune». Le sfide legali, insomma, non impensieriscono il governo. Il progetto di trasferimento dei migranti in Albania è considerato un investimento strategico in vista dell’entrata in vigore, nel 2026, del nuovo regolamento europeo che obbligherà i Paesi di frontiera, come l’Italia, ad attuare misure specifiche per la gestione dei flussi migratori. «Stiamo facendo un investimento necessario per prepararci in anticipo a questa normativa», ha affermato il ministro. E il pattugliatore militare Libra è pronto ad accogliere i migranti provenienti da Paesi considerati sicuri. Con una seconda nave militare, il Cassiopea, già libera da ordini di servizio, per affiancare, qualora dovesse presentarsi la necessità, il Libra nell’operazione. L’obiettivo della missione è intercettare i barconi dei migranti in mare da trasferire immediatamente nell’hotspot albanese di Shengjin e poi nel Centro di trattenimento di Gjader. La previsione è di trasferire in Albania tra le 60 e le 70 persone, ben più delle 16 iniziali della prima fase di test. Uno degli obiettivi principali di questa fase è il trasferimento dei tunisini, agevolato dagli accordi di rimpatrio già sperimentati con la Tunisia. Le tempistiche per i trasferimenti ovviamente dipenderanno dalle condizioni in mare. L’approccio italiano, supportato da una visione europea, è considerato un passo cruciale verso una gestione ordinata e umana della migrazione. Come era facile immaginare dall’opposizione sono tornati alla carica. «Inizia la seconda puntata della pessima fiction, targata governo Meloni, sui centri in Albania, con il nuovo imbarco di migranti su nave Libra», afferma Nicola Fratoianni di Alleanza dei Verdi e Sinistra. E ha annunciato un esposto alla Corte dei conti il deputato pentastellato Alfonso Colucci: «Il governo persevera. Il ministro Piantedosi ha annunciato che le operazioni verso l’Albania possono riprendere e poco dopo è uscita la notizia che altri migranti sono stati presi a bordo della Libra a Lampedusa. Non si possono mettere a carico dei cittadini italiani, chiamati dal governo Meloni a pagare nuove tasse e a subire tagli dei servizi pubblici, gli enormi costi di questa scatola vuota che è il protocollo d’intesa con l’Albania. Valuterò un esposto integrativo alla Corte dei Conti per un ulteriore possibile danno erariale».
Sergio Spadaro e Fabio De Pasquale (Imagoeconomica)
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (Imagoeconomica)
Iil presidente di Confindustria Emanuele Orsini (Ansa)