2023-10-18
Ucciso a colpi di pistola l’assassino di Bruxelles. Faceva colazione in un bar
Il tunisino ha freddato due tifosi scandinavi. In casa c’era l’arma dell’attacco. Furia di Stoccolma per gli allarmi snobbati. Sette arresti, si cercano due sospetti complici.Il terrorista islamico che ha ucciso due persone lunedì sera a Bruxelles è morto nel primo pomeriggio di ieri. L’attentatore si chiamava Abdesslem Laswad, aveva 45 anni ed era un clandestino con passaporto tunisino. Le vittime innocenti erano invece due cittadini svedesi di età comprese tra i 60 e i 70 anni. Lunedì sera, quando a Bruxelles si giocava la partita Belgio-Svezia per la qualificazione agli Europei di calcio 2024, Laswad ha sparato con un kalashnikov contro due tifosi di Stoccolma. Come affermato dallo stesso terrorista islamico, il Paese nordico doveva pagare per non aver impedito la distruzione del Corano. In effetti in Svezia, lo scorso giugno, un trentasettenne di origine irachena, Salwan Momika, aveva bruciato in pubblico una copia del libro sacro per i musulmani. In un video registrato prima dell’attentato, Lassoued ha detto che «il libro di Allah è una linea rossa per la quale (ci) si sacrifica».Dopo l’assassinio dei due tifosi, era iniziata una caccia all’uomo. Le autorità della capitale belga avevano invitato la popolazione a non uscire di casa e bloccato 35.000 tifosi delle due nazionali. La polizia di Bruxelles aveva ritrovato Laswad nella mattinata di ieri in un bar di Schaerbeek, nel Nord della Capitale belga. Testimoni citati dai media belgi hanno riferito che il terrorista stava tranquillamente facendo colazione. Durante la cattura c’è stato uno scontro a fuoco. L’attentatore musulmano ha riportato gravi ferite che ne hanno provocato la morte, mentre veniva trasportato in ospedale. Il terrorista musulmano autore dell’attentato di lunedì sera aveva una lunga serie di precedenti penali. Eppure le autorità del Belgio ne hanno tollerato la presenza per molti anni. Almeno fino al 2020, anno in cui Bruxelles ha respinto la domanda d’asilo presentata nel 2019. Ieri il ministro della Giustizia belga, Vincent Van Quickenborne, ha confermato che Laswadaveva era noto alle forze dell’ordine per «traffico di esseri umani», «soggiorno illegale», nonché «minaccia alla sicurezza dello Stato». Lo stesso ministro ha rivelato che già nel 2016 delle «informazioni non confermate erano state trasmesse dalla polizia di un Paese straniero». Questa descriveva Laswad come un individuo con «un profilo radicalizzato e che voleva partire per una zona di guerra per la jihad». Van Quickenborne ha anche ammesso candidamente che il 2016 era l’anno degli attentati a Bruxelles, quindi «c’erano moltissime notifiche di questo tipo». Lo stesso ministro ha affermato che il terrorista tunisino era stato allontanato «anche in una moschea di Bruxelles nel giugno 2022» e che, quest’anno, «avrebbe minacciato sui social un ospite di un centro di asilo». Quest’ultimo aveva riferito che Laswad sarebbe stato condannato per terrorismo in Tunisia. Il ministro ha detto però che «le verifiche condotte dalle autorità belghe hanno permesso di appurare che l’attentatore di lunedì sera era stato condannato nel suo Paese solo per reati minori». Van Quickenborne ha anche detto che, la segnalazione della presunta condanna per terrorismo, aveva indotto la polizia di Anversa a contattare l’agenzia dell’antiterrorismo belga. Le due autorità avrebbero dovuto incontrarsi ieri. A proposito delle segnalazioni dall’estero, ieri si è scoperto tra l’altro che il terrorista tunisino sarebbe stato identificato dalla polizia italiana nel 2016, a Bologna. Poi, nel 2021, Laswad è stato avvistato a Genova. La conferma arriverebbe da foto postate sul suo profilo Facebook (poi oscurato) riprese dal parlamentare europeo della Lega, Marco Campomenosi, sul suo profilo Twitter. Secondo l’Ansa, il terrorista islamico tunisino sarebbe arrivato a Lampedusa nel 2011, tuttavia l’Italia non è il solo Paese Ue nel quale ha vissuto. Ieri il premier svedese, Ulf Kristersson, ha confermato che Laswad aveva soggiornato anche nel suo Paese. E dalla Svezia ieri sono arrivate anche pesanti critiche al Belgio. Parlando a Expressen, l’esperto di terrorismo Hans Brun ha detto che «il Belgio è, insieme alla Francia, uno dei Paesi che hanno il maggiore problema con il terrorismo islamico».Tornando a Bruxelles, il procuratore federale belga, Frédéric Van Leeuw, ha riferito che l’inchiesta sull’attentato è tuttora in corso e che si sospetta che Laswad fosse un «lupo solitario». Tuttavia non è escluso che abbia avuto almeno due complici. Inoltre, sette persone sono state fermate. Nel frattempo le autorità di Bruxelles hanno sorprendentemente già abbassato l’allerta attentati, sebbene la tensione sia alta, tanto che i tifosi svedesi sono stati invitati a nascondere le loro bandiere e magliette con i colori nazionali per evitare attacchi.