2021-02-20
Tutti i 70 film che arriveranno su Netflix nel 2021
True
L'azienda di Scotts Valley ha superato i 203 milioni di iscritti ed è pronta ad aprire la sua prima sede italiana nel cuore di Roma. «Un'occasione per consolidare e ampliare la nostra rete di relazioni, idee e progetti, con grandi benefici per la community di produttori e creativi italiani». Le trame dei lungometraggi che debutteranno sulla piattaforma streaming. Lo speciale contiene due articoli e gallery fotografiche. Netflix scommette sull’Italia e annuncia che aprirà una sede romana nella seconda parte del 2021. «Siamo entusiasti di avere trovato in Roma la nostra nuova casa, prova tangibile delle nostre ambizioni e punto di riferimento per la nostra avventura italiana. Sarà un'occasione per consolidare e ampliare la nostra rete di relazioni, idee e progetti, con grandi benefici per la community di produttori e creativi italiani» ha affermato Eleonora Andreatta, vicepresidente delle serie italiane originali di Netflix, in una dichiarazione riportata dal magazine Variety. Un progetto ambizioso, annunciato - forse casualmente o forse no - dopo la presentazione da parte di Disney+ della nuova piattaforma Stars dove troveranno casa quattro produzioni originali italiane, dalla quarta stagione di Boris all’adattamento televisivo delle Fate Ignoranti di Ozpetek.Complice dello sbarco in Italia di Netflix è anche il successo delle ultime produzioni made in Italy come il documentario Sanpa e il film La vita davanti a sé che è valso una candidatura ai Golden Globe per Sophia Loren. Il gigante dello streaming, che a da poco tagliato il traguardo dei 203 milioni di utenti globali, continua a investire su nuovi contenuti, nonostante i suoi tanti detrattori. Ultimo della lista, il maestro Martin Scorsese che dopo aver debuttato con il suo The Irishman su Netflix, ha spiegato in un’intervista come la nascita di queste piattaforme «svaluti sistematicamente» l’arte del cinema ormai «spinta ai margini umiliata e ridotta al suo minimo comune denominatore, il “contenuto”».Ed è proprio questa ricerca di contenuti sempre nuovi che ha spinto Netflix ad annunciare che lungo tutto il 2021, la piattaforma pubblicherà un nuovo film ogni settimana. Nel 2019 gli abbonamenti video on demand hanno raggiunto gli incassi da “botteghino” e nel 2020 li hanno addirittura superati. Un trend che non sembra arrestarsi, principalmente a causa della pandemia, e che porterà le piattaforma di streaming a raddoppiare i loro incassi entro il 2024.Secondo il rapporto «Il settore media & entertainment fra innovazione e pandemia», realizzato dall’Area studi Mediobanca, i ricavi nei nove mesi del 2020 per Netflix sono aumentati del 24,9%. Questo dopo che la crescita media nel 2015-2019 è stata dieci volte superiore a quella del settore (31,3% contro 3,3%).Con i cinema ancora chiusi e una data di riapertura ancora lontana, Netflix è diventato il migliore alleato per le grandi case di produzioni. Nell’elenco di 70 film per il 2021 compaiono infatti produzioni originali e importanti acquisizioni come Red Notice, il colossal da 160 milioni di dollari prodotto da Universal la cui uscita (prevista per il giugno 2020) è stata più volte rimandata a causa del Covid.L’annuncio di Netflix si affianca a quello di Disney+ di rilasciare decine di nuovi contenuti sulla sua piattaforma e a quello di Warner che aveva replicato facendo sapere che avrebbe fatto uscire 17 nuovi film in simultanea nelle sale e su Hbo. Briciole rispetto alla sfida di Netflix che solo l’anno scorso ha pubblicato 134 nuovi prodotti originali. Un numero così alto da far bisbigliare i più maligni che il re dello streaming abbia prodotto anche serie e film di bassa qualità.Una critica che Netflix quest’anno sembra voler evitare a ogni costo. Nel loro piano di uscite troviamo infatti Don’t Look Up di Adam McKay che vede come protagonisti Jennifer Lawrence e Leonardo di Caprio. «Un messaggio neanche troppo sottile del prestigio conquistato da una piattaforma che fino a pochi anni fa veniva considerata marginala a Hollywood» ha sottolineato il New York Times.
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)